Arthur, il cane salvato da un team di sport estremo

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Arthur è un batuffolo di pelo beige, abbandonato a se stesso, senza nessuno che si prenda cura di lui: forse è per quello che quando ha visto un gruppo di ragazzi correre nel corso di una manifestazione  di sport estremo, non ci ha pensato due volte e si è unito a loro. Ecco che da quel momento è nato un sodalizio sportivo che avrebbe portato il cane ad incontrare la sua nuova famiglia!

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Scarpe per cani, come sceglierle

scarpe per cani

scarpe per cani

Le scarpe per cani possono sembrare un accessorio futile, ma in realtà si dimostrano estremamente importanti per tutti coloro che portano gli amici a quattro zampe in montagna o a fare passeggiare in zone ghiacciate. Si tratta infatti di un prodotto studiato apposta per proteggere i polpastrelli e la pianta delle zampe del  cane da terreni pericolosi o appunto ghiacciati: il ghiacio infatti potrebbe fermarsi tra le dita ed il pelo, indurendosi e provocando dolore al pelosino. Ma non solo: le scarpe sono utili anche per animali che praticano attività sportiva come il dog trekking oppure che sono impiegati per la ricerca di persone tra le macerie. Scopriamo insieme come scegliere le migliori scarpe per cani, e quali caratteristiche devono avere.

Summer camp per cani in Veneto

I mesi estivi sono quelli in cui si registra il maggior numero di abbandoni di cani. Molti sono dovuti ai disagi che comporta il trovare delle strutture pet-friendly, disagi che scoraggiano più di una famiglia. O almeno questa è la scusa ufficiale. Un movente banale per giustificare l’atrocità che si cela nel lasciare un animale domestico al suo triste destino di stenti, solitudine e morte, in strada.
Come abbiamo avuto modo di vedere nei giorni scorsi, ci sono molte alternative fattibili: i pet-sitter, le pensioni per cani o, ancora meglio, partire con il quattrozampe al seguito ed optare per le tante strutture che accettano gli animali disseminate per la penisola.

Vi abbiamo presentato alcune idee per vacanze con il cane in Emilia Romagna con il dog trekking nel Parco del Frignano, in Umbria nei tanti agriturismi petfriendly, in Val d’Aosta, nell’appennino tosco-emiliano e nel bellunese con il dog bike ed il dog kart. Oggi vi parliamo del Veneto, con un summer camp studiato appositamente per cani che dura quattro giorni. Una vacanza dal divertimento assicurato con giochi, escursioni e lezioni di addestramento.

Dog trekking in Emilia Romagna

Proseguiamo la nostra carrellata di regioni, agriturismi, attività all’aria aperta rigorosamente pet-friendly in giro per la Penisola, per un estate a tuttozampe. Oggi torniamo a parlare di dog trekking, dopo avervi presentato qualche tempo fa la disciplina, vediamo in Italia dove si può praticare al meglio. In particolare, soffermiamoci sull’Emilia Romagna, grazie a Viaggi24 che propone come meta il Parco del Frignano, particolarmente adatto a passeggiate in mezzo alla natura in compagnia di Fido.

In verità il dog trekking si può praticare ovunque ci siano sentieri: in montagna piuttosto che tra i boschi, o in aperta campagna. Armatevi di guinzaglio e di tanta voglia di correre. Utile una comoda imbragatura (pettorina) soprattutto se andate ad un ritmo sostenuto. In caso le condizioni del terreno siano tali da poter causare ferite alle zampe, in vendita nei negozi specializzati di animali, troverete anche le booties, scarpette leggere da far indossare al vostro cane per il dog trekking. Pronti? Si parte.

Sport con cani: il dog trekking

dogtrekking

Il dog trekking è uno sport creato per tutti coloro che vogliono divertirsi in mezzo alla natura con il proprio cane, può essere praticato da tutti proprio per la sua semplicità: si tratta di una sorta di trekking eseguito insieme al proprio amico a quattro zampe. Tutti i cani possono praticare il dog trekking, purchè siano socievoli e con un buon carattere.

Il cane è gidato da un conduttore chiamato musher, il quale dovrà dare dei comandi al cane, semplici e secchi, in modo che possano essere compresi facilmente ed eseguiti. Per praticare il dog trekking basta avere un’attrezzatura base facilmente reperibile in qualunque negozio di articoli per animali e di sport.

Occorre innanzitutto una buona imbragatura: questa deve adattarsi all’anatomia del cane, lasciandolo libero nei movimenti e garantendo una distribuzione della forza di traino fra le spalle ed il torace in modo che l’animale non si sforzi eccessivamente. Il guinzaglio che unisce il cane al musher deve esere solido e va legato tramite dei moschettoni ad una cintura posta sui fianchi del conduttore: la cintura, preferibilmente imbottita, evita che il musher possa farsi male alla schiena.