Animali braccati e ridotti in fin di vita per i selfie (FOTO)

Animali braccati e ridotti in fin di vita per i selfie

Come se non bastassero tutti i soprusi che già subiscono, sugli animali grava una nuova minaccia che non ha precedenti nella storia della crudele stupidità umana: i selfie. Sempre più spesso, infatti, le cronache riportano casi di animali minacciati, maltrattati, ridotti in gravi condizioni, quando non uccisi, per il capriccio umano di fare un selfie. Addirittura ai danni di animali ritenuti pericolosi. Gli ultimi due tristi casi infatti riguardano uno dieci squali tigre portati sulla riva di una spiaggia australiana da due giovani pescatori per il gusto di fare un click, e l’altro in Libano, una tartaruga marina ridotta in fin di vita dai bagnanti per lo stesso motivo.

 

Due pescatori con due squali tigre

 

Cane lasciato morire legato alla catena ma..

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Quella che si sono trovati innanzi agli occhi i volontari dell’organizzazione no profit Chain of Hope, era una scena straziante. Un cucciolo di cane di future grosse dimensioni, legato con un catena cortissima ad un blocco di calcestruzzo nel giardino, nonostante i suoi proprietari avessero cambiato abitazione. Unica cosa che riusciva a fare questo amico a quattro zampe? Abbaiare per chiedere aiuto. Il cucciolo sarebbe senza dubbio morto di stenti, ma leggete cosa  successo.

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Cerca di soffocare il suo cane ma per fortuna…

Gestione dei cani

Una brutta stria di maltrattamenti questa volta arriva da Bologna, dove un uomo ha cercato di soffocare il suo cane, un meticcio, fino a fargli perdere i sensi. Siamo a Crespellano, periferia bolognese: un ragazzo di 33 anni ha sollevato il suo amico a quattro zampe con il guinzaglio, lasciandolo a penzoloni.

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