E’ il computer o il cane il miglior amico dell’uomo?

Non so voi ma io, anche mentre sono presa dal mio computer, non riesco a resistere agli occhioni dolci del cane che mi implorano di dargli retta e giocare e sono quasi certa che sarà così per molti di voi, amici di Tuttozampe. Eppure c’è chi afferma che la tecnologia ha scalzato Fido dal ruolo di miglior amico dell’uomo che lo vede in testa imbattuto e senza rivali da secoli. A dirlo è una recente ricerca effettuata dalla Royal society for the protection of cruelty to animals (Rspca) e pubblicata sulla rivista Computeractive (saranno mica leggermente di parte?).

I sofisticati meccanismi cerebrali del gatto, per creare i computer

gatto

Le capacità cerebrali dei gatti sono incredibili e, forse, non del tutto conosciute al genere umano, tanto che si calcola che siano in grado di riconoscere il volto del proprio padrone con una velocità 83 volte superiore rispetto al computer tecnologicamente più avanzato. Proprio da questo dato, partendo dal cervello del felino, gli esperti dell’Università del Michigan stanno pensando di mettere a punto una sofisticata macchina che lo prenda ad esempio. Un progetto futuristico, anche perchè gli animali in questione hanno una memoria a lungo termine e fissati i tratti somatici di un viso riusciranno a ricordarlo per sempre, insieme all’odore che emana la persona. Il protagonista della ricerca è  Wei Lu, del dipartimento di Ingegneria elettrica e scienza informativa, che ha iniziato a produrre il “memristor”, un circuito che “ricorda” lo stato elettronico e lo rappresenta attraverso segnali analogici.

Gatti riconoscono volti più velocemente di un computer

gatto al computerI gatti sono in grado di riconoscere un volto più rapidamente ed efficientemente di un supercomputer. Questo è il motivo alla base degli studi sul cervello felino come modello per un nuovo rivoluzionario computer ispirato a meccanismi biologici. A elaborare e seguire il progetto un team di ricercatori dell’Università del Michigan.

Il coordinatore dello studio, l’ingegnere informatico Wei Lu, sta sviluppando un processore che potrebbe essere in grado di imparare a riconoscere i volti, così come a prendere decisioni più complesse e svolgere più compiti contemporaneamente rispetto ai computer convenzionali.