Alfredo, il cigno che ama la colazione al bar

Alfredo, il cigno che ama la colazione al bar

Si chiama Alfredo, in tedesco Alfred, è un bellissimo cigno ma, bellezza a parte, il suo vero segno distintivo è che tutte le mattine ama fare colazione fuori casa, ovverosia fuori dal suo laghetto, e si presenta al bancone del bar pasticceria Brückencafé di Essen, in Germania. Il cappuccino pare gli piaccia poco schiumato, mentre di torte, sia al cioccolato che ai frutti di bosco, non si sazierebbe mai. E’ diventato il cliente più assiduo del locale e il più indimenticabile!

 

cigno davanti a un bar

 

Animali e gelo: due storie a lieto fine

uomo azzannato cane randagio

storia cane gelo

Oggi riportiamo una bella storia a lieto fine! Come sapete il gelo e le forti nevicate degli ultimi giorni hanno messo in difficoltà moltissimi animali, selvatici e non, che si sono improvvisamente trovati intrappolati nel ghiaccio: iniziamo con la storia dell’anatra, bloccata nel laghetto del Parco Forlanini, alla periferia est di Milano. Il Nucleo Soccorso Acquatico dei Vigili del Fuoco ha impiegato quasi due ore per estrarla, viva e vegeta: l’animale è stato poi affidato alle cure dell’associazione Enpa di Milano. Stessa sorte anche un bel cigno ferito ad una zampa dal ghiaccio, recuperato sempre al Parco Forlanini: in questo caso è stato affidato al WWF locale che si prenderà cura di lui.

Maltrattamenti su cigno: arrestato un cittadino francese

A Ventimiglia, in provincia di Imperia, è accaduto un fatto strano e decisamente contrario al buon senso: un cittadino francese ha preso a sprangate un cigno che si trovava sull’erba lungo un fiume e, non soddisfatto della sua condotta, ha perfino distrutto le uova che stava covando. Fermato da un passante mentre stava per uccidere il povero animale, l’aggressore è andato in escandescenza.

Questa notizia di cronaca è un buono spunto per affrontare il delicato tema dei maltrattamenti sugli animali: nella previsione del codice penale infatti non vi è alcuna distinzione tra animali da compagnia ed animali selvatici. A norma dell’art. 544 ter del codice penale 1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.

2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale.