Alluvione: come aiutare gli animali

Le piogge che negli ultimi giorni hanno incessamente colpito i comuni del levante ligure e della Toscana pare si siano attenuate, lasciando purtroppo dietro di se una scia di morte e terrore: in questi giorni ci siamo occupati della situazioni degli animali colpiti dall’alluvione, in particolare dei numerosi cani e gatti randagi dopo l’allagamento delle strutture e dei canili presso i quali erano ricoverati.

Adottate un Pitbull, appello del comune di Genova

L’appello viene dal comune di Genova, il cui canile cittadino è pieno di cani razza molossi che non vengono adottati proprio a causa della loro stazza e del loro carattere spesso considerato cattivo o non socievole. Duecento tra pitbull, rotweiler ed altri cani meticci di grosse dimensioni stanno aspettando da mesi, anni, una famiglia ed un padrone che si prenda cura di loro. Clara Bongiorno, responsabile del canile di monte Contessa dice:

Genova: entra in vigore la legge sulla protezione degli animali

Con l’entrata in vigore della legge sulla protezione degli animali (il 12 aprile scorso) sono ufficialmente attive le nuove disposizioni che regolano i rapporti uomo ed animale nel comune di Genova.  Non saranno tutelati solo cani e gatti, come solitamente avviene. I 51 articoli stabiliscono nuove norme di comportamento nei confronti di ogni tipo di essere vivente: a partire da insetti come le formiche fino ai classici animali domestici.

Sarà infatti vietato distruggere formicai nei parchi pubblici, cosa che cerca di sensibilizzare la popolazione al rispetto di ogni animale in relazione al suo ruolo di equilibrio ecologico, come sottolinea Edgard Meyer, esponente animalista che ha lavorato al nuovo codice insieme al comune. Si cambia registro anche per i gatti di città, tutelati grazie ad una nuova figura a loro dedicata, per i cani, che dovranno essere tenuti in ambienti idonei, ma anche per le aragoste (divieto di esporle vive), per i pipistrelli (istallazione di appositi “nidi”) e per i topi, attraverso un approccio più soft che punti più sulla pulizia della città che sulla derattizzazione come soluzione al problema sanitario.

Le norme introducono anche il divieto di nutrire i cinghiali selvatici che si avvicinano troppo alla città, cosa che non andrà giù ai tanti fan dell’ormai defunto cinghiale Piero, divenuto una star proprio nel genovese e l‘utilizzo della falconeria per allontanare piccioni e gabbiani. L’obiettivo, secondo Edgar Meyer, animalista e collaboratore dell’assessorato al Benessere Animale del Comune di Genova, nonché ideatore del regolamento stesso, è quello di  costruire la convivenza trovando un punto di equilibrio fra tutte le specie che abitano i centri urbani”. E di passare così “dall’antropocentrismo al biocentrismo.