Cani, imparano nel sonno come gli esseri umani

cane, sogno

I cani sognano e riescono ad imparare nel sonno, esattamente come gli essere umani: è quanto emerge da uno studio  pubblicato su Scientific Reports dai condotto dai ricercatori dell’Università di Budapest, guidati da Ivaylo Borislavov Iotchev.

Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori su 15 cani che già erano stati addestrati a sedersi e stendersi con ordini in ungherese.

cane, sogno

Nel sonno però gli ordini sono stati impartiti in lingua inglese: gli studiosi hanno usato dei piccoli elettrodi sui cani per poterne registrare l’attività cerebrale durante il sonno. 

Agility dog, cos’è?

L’Agility dog è lo sport cinofilo più seguito in Gran Bretagna, sebbene oggi sia praticato con successo anche in Francia, in Danimarca, in Spagna e in Italia, e consiste in un percorso ad ostacoli, che valorizza l’agilità e la capacità di apprendimento del cane.

Doberman, il cane dell’esattore delle tasse

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Nessuno forse poteva immaginare che un giorno il Doberman Pinscher sarebbe diventato il cane elegante e rassicurante che è adesso. La razza nasce da un particolare miscuglio, effettuato da Louis Doberman, in Gemania, intorno al 1860. Questo signore era un esattore delle tasse, che spesso si trovava ad avere a che fare non solo con chi non voleva pagare, ma anche con malviventi, girando in brutti quartieri. Decise di creare per sè un compagno da difesa, e incrociò esemplari di Rottweiler, Alano, Manchester Terrier e probabilmente anche Bauceron e Levriero Inglese. Venne fuori un cane cattivo e aggressivo, sempre pronto a scattare con estrema violenza, difficile da domare, tanto che la gente si chiedeva come si potesse pensare di tenerlo in casa.

Otto Geller “pulì” la razza, la rese più regale e meno aggressiva, e nel 1900 fu presentata con estremo successo alle mostre canine. Negli Stati Uniti pare che poi il Doberman divenne quello che conosciamo oggi, un cane armonico, molto bello, pronto a proteggere e ottimo come cane da guardia, il migliore tra tutti, ma di certo non una belva feroce e indomabile. E’ forse il cane per cui vale maggiormente il detto “non esistono cattivi cani ma cattivi padroni”.