M6NTHS (6 mesi), il corto sul maialino allevato in gabbia

Si chiama M6NTHS (6 mesi) ed è il corto di 12 minuti girato dalla regista olandese Eline Helena Schellekens che è risultato il vincitore del Panda Award, il più importante riconoscimento per i film sulla natura. 

Un corto toccante che racconta la vita di un porcellino (solo sei mesi) tutta vista dalla sua prospettiva, e che si consuma interamente in un allevamento intensivo dove è ridotto a un prodotto. 

In America chi filma gli abusi sugli animali è un terrorista…

abusi animali

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Tempi duri per chi filma gli abusi sugli animali in America, che sarà considerato alla stregua di terroristi e condannato al carcere. A rivelarlo è stato l’attivista Ryan Shapiro, volto noto alle cronache statunitensi, accusato di aver registrato alcune crudeltà verso gli animali. I fatti risalirebbero al 2003, ma solo negli ultimi giorni rimbalzano da un’ente televisiva all’altra.

Campagna contro le pellicce: pronta una proposta di legge

Non vestirti di cadaveri. E’ questa la frase choc della nuova campagna promossa dal movimento La coscienza degli animali, fondato dall’ex ministro Michela Vittoria Brambilla col professor Umberto Veronesi, contro il commercio delle pellicce in occasione della Giornata Mondiale contro le Pellicce del 25 novembre scorso. I dati purtroppo parlano chiaro: quello legato alle pellicce è un business mondiale che riguarda circa settanta milioni di esemplari di animali l’anno, uccisi per creare pellicci, colli, manicotti, cappelli.

Design Against Fur, contro le sofferenze sugli animali da pelliccia

Questa domenica scadrà il concorso internazionale Design Against Fur, giunto alla sua nona edizione: si tratta di una competizione per la realizzazione di manifesti contro le sofferenze inflitte agli animali, suddivisa nelle quattro aree geografiche Europa, Cina, Russia e Irlanda. Collegandosi al sitosarete voi lettori a scegliere la creazione migliore e consentire a uno studente di vincere il premio finale di cinquecento dollari. Il tema del concorso riguarda gli allevamenti di animali da pelliccia: si tratta di industrie dove vengono allevati milioni di esemplari utilizzati poi per realizzare pellicce, guarnizioni di abiti e accessori come colli, guanti e calzature.

Manifestazione per la tutela delle galline

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Sabato 13 e domenica 14 marzo la Lav scenderà in 350 piazze italiane per porre l’attenzione dei cittadini su un problema attuale e brutale: le condizioni in cui vivono le galline da batteria. Le galline da allevamento intensivo infatti sono costrette in gabbie minuscole, all’interno delle quali non riescono neppure ad aprire le ali, pigiate fino all’inverosimile.

Tale condizione determina ovviamente disturbi per i poveri volatili, quali tic nervosi, spennamenti tra animali, infezioni: nuna vita innaturale alla quale le galline sono costrette per poter produrre quantitativi di uova esagerati. In Italia si consumano annualmente 12,9 miliardi di uova e ben l’80% delle galline sono allevate in allevamente intensivi: ed il consumo di uova è destinato ad aumentrare negli anni.

Una recente indagine condotta da Eurobarometro ha stimato che ben il 62% dei consumatori europei è disponibile ad acquistare prodotti maggiormente rispettosi del benessere degli animali, uova biuologiche o da allevamento naturale ad esempio, maggiormente rispettose altresì della salute umana in quanto si tratterebbe di galline allevate ad erba e mangimi naturali, senza antibiotici o sostanze dopanti come invece purtroppo spesso accade nelle batterie.

Carne e salute: ecco cosa ingeriamo ogni giorno

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Premetto che non sono vegetariana: il seguente articolo viene scritto unicamente per dovere di cronaca, per informazione, non si tratta di un inno alle proprietà dell’alimentazione priva di carne ma un attacco alle modalità con cui la carne viene macellata in Italia, quella stessa carne che ogni giorno finisce nei nostri piatti ed in quelli dei nostri figli.

Un dossier della Lav (Lega anti vivisezione) informa tutti i consumatori della presenza di dosi massicce di antibiotici nelle carni di animali destinate alla macellazione: in sostanza ogni anno chi consuma carna ingoia circa 9 grammi di medicinali antibiotici, l’equivalente di circa quattro cure antibiotiche, ovviamente non volute nè cercate.

Il dossier intitolato Rischio sanitario degli allevamenti intensivi. Resistenza agli antibiotici e nuove malattie è stato pubblicato dalla Lav in concomitanza con l’uscita del romanzo di Jonathan Safran Foer intitolato Se niente importa, perché mangiamo gli animali? Si tratta di un libro inchiesta sulle modalità di trattamento riservate agli animali destinati alla macellazione, in particolare sugli allevamenti così detti intensivi.