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Pellicce animali, l’e-commerce dice No

Pellicce animali e-commerce dice No

Il più grande sito di e-commerce inglese di moda e cosmetici, ASOS, si è formalmente impegnato a non vendere più alcun abito o accessorio con pellicce animali. Il sito, infatti, che distribuisce i suoi prodotti in USA, Inghilterra, Germania, Spagna, Francia e in altri 190 Paesi, tra cui anche l’Italia, ha deciso di aderire allo standard Internazionale Fur-Free, che tramite il marchio della Fur-Free-fox identifica i brand della moda e le reti commerciali che hanno fatto la scelta di non usare pellicce.

Il programma Fur-Free è stato realizzato dalla LAV assieme ad altre importanti organizzazioni estere di protezione degli animali, con lo scopo di fornire ai consumatori informazioni sulla politica adottata dalle aziende di moda e dai retailer relativamente alle pellicce.

Louise McCabe, direttore della Corporate Responsibility per ASOS ha dichiarato:

Essendo il più grande distributore di moda on-line nel mondo, ASOS vuole offrire il meglio ai propri clienti, e crediamo fortemente che estetica ed etica possano convivere senza compromessi. Siamo orgogliosi di avere aderito all’iniziativa della Fur Free Alliance per evidenziare il nostro impegno in un così importante settore della moda.

Asos, così, si aggiunge all’elenco delle aziende fur-free, pubblicato sul sito Nonlosapevo.com, che hanno deciso di orientarsi verso una moda sostenibile e responsabile, rispettosa della vita degli animali. Questo significa, in un futuro prossimo, che i brand del fashion dovranno spogliarsi anche di tutti gli altri materiali di origine animale come piume, seta, pelle e lana.

Come ha commentato Simone Pavesi, responsabile LAV Campagna Pellicce:

Si tratta di un risultato estremamente importante, perché significa che tutti i capi di abbigliamento e gli accessori che oggi e in futuro saranno commercializzati tramite la rete ASOS, dovranno essere privi di pelliccia animale. Ciò avrà inevitabili e positive ripercussioni sulle scelte stilistiche di migliaia di aziende.

Via|LAV – Lega Anti Vivisezione; Photo Credits|ThinkStock

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