Savona, l’Enpa propone una spiaggia accessibile ai cani in ogni comune

spiaggia per caniUna spiaggia accessibile ai cani (ma anche ai gatti eventualmente) in ogni comune del savonese. E’ la proposta dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) in previsione delle vacanze estive 2010. Come ogni anno, infatti, le associazioni animaliste, con l’approssimarsi del momento delle prenotazioni da parte degli italiani in alberghi e strutture vacanziere, si preoccupano delle scarse opzioni  che si trovano davanti i proprietari di cani e gatti.

Se l’estate è infatti per molti la stagione delle ferie e del tanto agognato riposo dopo un anno di duro lavoro, per gli amici a quattro zampe è invece il periodo in cui si registrano più fenomeni di abbandoni sul ciglio dell’autostrada. Cercare di rendere più facile la vita al popolo vacanziero con cane al seguito è dunque un primo passo importante per arginare anche il problema dei tanti cani abbandonati al loro destino a luglio ed agosto.

Campania: l’orrore non ha fine

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In questo bel fine settimana di sole una brutta storia di violenza, inciviltà e cattiveria ci ha tolto il sorriso. Infatti in Campania, più precisamente a Castellammare di Stabia, alcune persone si sarebbero divertite ad uccidere dei poveri cuccioli di cane in un modo che definire crudele è poco, con un’accetta per tagliare la legna. Le povere creature sarebbero state rinvenute in un bosco da alcuni passanti che inorriditi hanno subito chiamato le autorità.

Dei quattro cani due sono morti sul colpo a causa della spaccatura celebrale mentre altri due sono vivi per miracolo ed in precarie condizioni di vita: al momento si trovano in cura presso una struttura veterinaria della Ausl campana per subire delicate operazioni. Uno dei cuccioli avrebbe la spalla squarciata mentre l’altro tagli lungo la schiena che si teme possano divenire infetti e dunque portare l’animale alla morte.

La notizia del ritrovamento è stata scritta proprio dalle persone che hanno ritrovato i cani dopo il massacro: ovviamente i colpevoli di tale azione non sono ancora stati ritrovati e si teme resteranno impuniti dato che il tutto è avvento in una zona non frequentata o comunque priva di controlli da parte delle forze dell’ordine. Intanto il popolo di internet si sta mobilitando: su facebook è stata creata una petizione per porre fine all’ingiustizie e alle violenze contro gli animali (link http://www.facebook.com/notes/giovanna-urciuoli/mail-mandata-al-sindaco-di-castellammare-di-stabia/362004959946#!/note.php?note_id=362004959946&id=1253750585&ref=mf).

Moria di tigri in Cina, è emergenza

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Sono ben 11 le tigri di razza siberiana trovate morte in uno zoo cinese: si tratta di una vera e propria emergenza, soprattutto in considerazione del fatto che la tigre siberiana è un animale in via di estinzione. Lo zoo presso il quale si sono verificate le morti, nella provincia di Liaoning, avrebbe mantenuto le bestie in pessime condizioni. in particolare le autorità che indagano sulla vicenda avrebbero riferito che il cibo a disposizione per le tigri sarebbe stato scarsissimo, se non addirittura carente.

In Cina vi sono ben5 mila tigri che vino in cattività, in zoo spesso fatiscenti che non rispettano le minime regola per la salvaguardia di tale specie: i gestori dello zoo si sarebbero giustificati dicendo che alle bestie erano date ossa di pollo. In realtà pare che il cibo fosse di scarsa qualità, marcio, e che gli animali, grandi e bisognosi di tanto spazio, fossero rinchiusi in gabbie troppo piccole per le loro dimensioni, gabbie umide ed esposte alle intemperie.

L’impossibilità di muoversi provoca alla lunga negli animali non solo patologie psichiche e fisiche, ma anche una maggiore esposizione delle stesse alle malattie: altro dato curioso è che nonostante la popolazione di tigri allo stato brado sia in forte diminuzione,  il numero di tigri è comunque consistente negli zoo e nei centri di riproduzione del nordest del paese. Per quale motivazione?

Inaugurato il primo dog park a Lecce

dog parkIeri a Lecce è stato inaugurato il primo dog park cittadino. Un parco per cani, nè più nè meno, ma noi italiani si sa che amiamo dare nomi anglicizzanti alle case e alle cose per darci un tono. Contenti noi. Comunque, chiamamola pure come meglio crediamo, ma quella aperta nella cittadina pugliese è un ‘area attrezzata per ospitare cani e padroni, durante le passeggiate per espletare i bisogni fisiologici dell’amico a quattro zampe (ovviamente raccogliendo sempre con paletta e busta i rifiuti organici), ma anche per giocare, chiedere consigli agli animalisti presenti nel parco sulla cura e la corretta gestione negli spazi pubblici dell’animale domestico.

E, soprattutto, particolare non da poco, i cani potranno scorrazzare liberi, correre senza guinzaglio,  senza il rischio di incontrare persone che temono i cani e che mal sopportano gli animali ai giardini pubblici, facendo mille storie ai proprietari.

Gatto dimenticato nel frigorifero: salvo!

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Incredibile vicenda di un gatto domestico, che è stato rinchiuso dentro ad un frigorifero nel quale è rimasto per ben quattro settimane, restando in vita ed in salute grazie al cibo surgelato rinvenuto all’interno dell’elettrodomestico. In particolare il micio ha mangiato per un mese piselli surgelati, che evidentemente gli hanno permesso di restare in vita anche in condizioni veramente avverse e pericolose, a circa meno 2 gradi.

Il gatto, non si sa per quali ragioni, forse si era perso o forse per curiosità, si era spinto all’interno di un frigorifero di un’azienda che si occupa di surgelati: i dipendenti della ditta, si sono accorti della sua presenza solo dopo un mese, quando le sue condizioni potevano diventare disperate e l’epilogo di tale vicenda meno roseo.

Il gatto infatti è stato rinvenuto in fase di congelamento, con orecchie e coda che sono state amputate dai veterinari intervenuti in quanto completamente gelate ed ormai insensibili: il gatto è stato subito portato in un centro specializzato in cure per animali, il Woodside Animal Centre di Leicesterl, dove si spera che qualcuno lo possa andare a recuperare o per lo meno adottare.

Gli animali domestici e le malattie che possono trasmettere all’uomo

felinoAumentano di anno in anno le famiglie e le persone più in generale che decidono di vivere insieme ad un animale domestico ed in particolare in Italia, pare che l’amore per gli amici a quattro zampe sia in continua crescita. Tuttavia se non curati e fatti controllare periodicamente dai veterinari, queste creature in grado di trasmettere tanto affetto, possono causare dei disturbi all’uomo e, quindi, essere potenzialmente pericolosi. Niente che sconsigli la loro vita in una abitazione ovviamente, ma una volta “adottati” vanno preservati da qualunque disturbo. La maggior parte degli animali esotici, oggi molto di moda, nascondono delle insidie per la salute umana, ma non solo loro.

Circo Orfei, sparisce un canguro

canguroNei mesi invernali, uno degli appuntamenti che si ripete ogni anno è quello del circo e delle varie compagnie che attraversano l’Italia in lungo e in largo, portando in giro i loro spettacoli per divertire grandi e piccini. Non tutti negli ultimi anni apprezzano l’arte di insegnare ad animali feroci e mansueti, a correre, saltare e ad intrattenere la gente con numeri spettacolari, ma più o meno tutti sono stati colpiti dalla sparizione improvvisa di un canguro dal circo Orfei. La compagnia si trovava in Sicilia, a Castelvetrano, dove aveva da poco montato il tendone e iniziato a lavorare, quando il marsupiale non è più stato trovato nella sua gabbia. .

Tartarughe marine, è emergenza in Campania

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E’ di questi ultimi giorni la notizia che un gruppo di tartarughe marine sarebbero state trovate decedute nelle acque campane: in particolare si tratterebbe di ben tre esemplari di Carretta carretta, due femmine ed un maschio di circa 30 anni, dunque tre esemplari giovani, considerando l’estrema longevità delle tartarughe. Le cause del decesso sono state individuate in un’enterite iperplastica, in sostanza una brutta infiammazione dell’intestino tenue.

Il medico veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, che si è occupato del fenomeno, ha concluso la propria visita affermando che tali infiammazioni sono dovute alla presenza di cisti parassitarie, non trasmissibili all’uomo. Si tratterebbe in sostanza di una patologia che nell’uomo è nota con il nome di morbo di Crohn. La diagnosi tuttavia non è stata ancora confermata definitivamente in quanto prima occorrerò effettuare l’esame istologico.

Le voci insistenti tuttavia individuano come possibile causa della morte delle tartarughe, l’inquinamento delle acque nel litorale italiano:

È ancora molto azzardato ricondurre le cause della patologia ad un eventuale inquinamento delle acque. Per questo occorrerà attendere le indagini di tipo chimico sul grasso degli animali

Cani e gatti, prima causa di lite fra condomini

canigattiLa presenza di uno o più animali domestici in casa, soprattutto se si abita in un condominio, può diventare motivo di lite fra condomini e, anzi, negli ultimi anni, recenti statistiche dimostrano che sono fra le prime cause di dissapori fra vicini. Dopo il bucato che gocciola, il posto auto occupato, i rumori molesti o notturni e quelli dei tacchi sul pavimento, pare che siano gli amici a quattro zampe a creare dei disagi con l’abbaiare del cane, il miagolio del gatto e, via dicendo. Solo nel 2009, sono state trentasettemila le richieste di consulenza e conciliazione in seguito ad incongruenze tra chi possiede un animale e chi, in qualche modo viene disturbato dalla sua presenza. Nello specifico si tratta di un litigio ogni dodici minuti, per un totale di 103 al giorno. La denuncia parte dall’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente.

Francobolli con cani e gatti per i 150 anni del Battersea Dog & Cats Home di Londra

francobolli con cani e gatti

Per i 150 anni del rifugio per animali domestici abbandonati più importante dell’Inghilterra è stata creata una serie di 10 francobolli che ritrae 7 cani e 3 gatti dai musetti sornioni e sorridenti.

I francobolli stampati per i 150 anni del Battersea Dogs & Cats Home di Londra si possono acquistare in qualsiasi ufficio postale e c’è da scommettere che andranno a ruba; non a caso è già stato creato un gruppo omonimo su Facebook dove gli utenti si prenotano per accaparrarsi le diverse serie.

Manifestazione per la tutela delle galline

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Sabato 13 e domenica 14 marzo la Lav scenderà in 350 piazze italiane per porre l’attenzione dei cittadini su un problema attuale e brutale: le condizioni in cui vivono le galline da batteria. Le galline da allevamento intensivo infatti sono costrette in gabbie minuscole, all’interno delle quali non riescono neppure ad aprire le ali, pigiate fino all’inverosimile.

Tale condizione determina ovviamente disturbi per i poveri volatili, quali tic nervosi, spennamenti tra animali, infezioni: nuna vita innaturale alla quale le galline sono costrette per poter produrre quantitativi di uova esagerati. In Italia si consumano annualmente 12,9 miliardi di uova e ben l’80% delle galline sono allevate in allevamente intensivi: ed il consumo di uova è destinato ad aumentrare negli anni.

Una recente indagine condotta da Eurobarometro ha stimato che ben il 62% dei consumatori europei è disponibile ad acquistare prodotti maggiormente rispettosi del benessere degli animali, uova biuologiche o da allevamento naturale ad esempio, maggiormente rispettose altresì della salute umana in quanto si tratterebbe di galline allevate ad erba e mangimi naturali, senza antibiotici o sostanze dopanti come invece purtroppo spesso accade nelle batterie.

La Lipu denuncia, in Italia alberi e uccelli in pericolo

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Alberi che vengono tagliati in modo incontrollato e, nella migliore delle ipotesi, potati fino a rimanere degli scheletri con pochissime foglie. Da un lato eliminare i rami secchi, senza esagerare, può evitare pericolosi incidenti durante piogge e tempeste, dall’altro stanno diminuendo progressivamente i rifugi per molte specie di uccelli. L’Italia, in questo contesto, possiede la maglia nera in Europa, come denuncia la Lipu, che protegge proprio questi esseri viventi, in un nutrito dossier che ha pubblicato sul suo sito.

Al via un progetto di microchippatura per evitare l’abbandono dei conigli nani

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Pensavate che solo i cani e i gatti, o al limite i pesciolini rossi, fossero gli animali domestici più diffusi in assoluto? Bene, vi sbagliavate; secondo i dati Eurispes, i conigli nani stanno entrando prepotentemente nella classifica degli animali domestici più diffusi: sono ben 1.000.000 gli esemplari presenti nelle case degli italiani, tallonati dalle tartarughe di acqua dolce, dai roditori, che sono ben 50.000, dallo stesso numero di iguane, da circa 20.000 pappagalli e da 150.000 serpenti e animali esotici.

Purtroppo, però, nemmeno i conigli sono immuni dall’abbandono da parte di proprietari irresponsabili, e proprio per ovviare a questo fenomeno l’associazione AmiCOniglio ha istituito un progetto di registrazione e identificazione degli animali abbandonati che ha dato in adozione, formando una specie di banca dati.

La rabbia torna in Italia

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C’è grande preoccupazione tra i veterinari italiani per il ritorno di una malattia che si considerava debellata: la rabbia. Molti casi di rabbia si sono verificati soprattutto nelle regioni del Nord Est, dopo ben 15 anni che casi simili non si manifestavano. Per sensibilizzare i professionisti del settore e la popolazione su tale problematica è stata indetta una giornata studio intitolata Che rabbia, attualità e prospettive.

Lo studio è stato organizzato dalla Società italiana di medicina veterinaria preventiva (Simevep), con il patrocinio dell’assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna e della Facoltà di veterinaria dell’università di Bologna ed è in programma al Centro ricerche marine di Cesenatico per questo 12 marzo. La nuova rabbia si preannuncia come una malattia diversa dai ceppi precedentemente studiati, con tempi di diffusione sconosciuti e pericolosi.

Tale infezione per ora si è manifestata nelle volpi ma c’è il rischio concreto che la malattia si diffonda anche agli animali domestici e nell”uomo. Dalle prime avvisaglie in Friuli, la rabbia si è rapidamente propagata in Veneto ed in Trentino: è evidente come le vecchie misure per il contenimento della malattia siano venute meno o siano inefficaci. La prevenzione è certamente il primo strumento per contrastare la diffusione di una malattia che in passato ha mietuto parecchie vittime, animali e non.