Home » Altre Specie » Cammelli, basta passeggiate davanti alle piramidi

Cammelli, basta passeggiate davanti alle piramidi

Cammelli più tutelati in Egitto? Sembrerebbe di sì, visto che oltre 50 aziende operanti nel Paese in ambito turistico hanno deciso di dire basta al loro sfruttamento.

Proteggere cavalli e cammelli dallo sfruttamento

In seguito a investigazioni condotte da PETA Asia sui maltrattamenti ai danni di cammelli e cavalli, Marriott ha deciso di rimuovere dai suoi pacchetti le passeggiate che li coinvolgono. Parliamo del più grande gruppo alberghiero a livello internazionale. Il fatto che abbia scelto di eliminare lo sfruttamento di cavalli e cammelli per le passeggiate nei pressi delle piramidi di Giza ha un significato molto importante.

Soprattutto perché conferma ciò che molte agenzie di viaggio hanno già deciso di attuare. Un po’ come accade da tempo qui in Italia, in particolare in città come Roma, per quanto riguarda le botticelle trainate dai cavalli, che con il caldo rischiano seriamente la vita.

Purtroppo non tutte le agenzie di viaggio e le strutture alberghiere hanno deciso di rinunciare all’utilizzo di questi animali. Per questa ragione, PETA Asia è intenzionata a richiedere l’intervento del governo egiziano affinché lo sfruttamento dei cammelli venga abolito.

L’associazione vuole che un blocco venga imposto per legge. Per quanto questa attività possa essere considerata tradizionale e difficile da sradicare, le problematiche legate allo sfruttamento dei cammelli restano gravi e continue.

Condizioni critiche di gestione

Come in ogni attività che coinvolge gli animali, la criticità riguarda in particolare le condizioni in cui questi vengono mantenuti e utilizzati. Nel corso delle ultime investigazioni condotte dall’associazione, è stato rilevato che gli animali venivano sfruttati fino all’esaurimento, sotto il sole cocente e costretti a viaggi lunghi con temperature altissime.

Cammelli e cavalli spesso malnutriti, ripresi mentre si nutrivano persino nelle discariche. Sono stati registrati video in cui i cammelli troppo vecchi, feriti o malati venivano sgozzati per “eliminare il problema”. Immagini come queste hanno convinto Marriott a smettere di offrire questo tipo di servizio.

Quella dell’abuso sugli animali nelle zone delle piramidi è una piaga difficile da risolvere. PETA auspica un intervento concreto da parte del governo egiziano. Soprattutto in virtù del fatto che, nel 2024, il Ministro del Turismo insieme a quello dell’Agricoltura hanno lanciato un programma nazionale per la cura e la protezione di cavalli, animali domestici e cammelli nei siti archeologici.

Il problema è che, all’atto pratico, molto poco è stato fatto. Le promesse di contrastare lo sfruttamento sono rimaste in gran parte disattese. Le strade percorribili sono due: garantire l’applicazione effettiva del programma nazionale oppure bloccare del tutto lo sfruttamento di questi animali. In ogni caso, è necessario intervenire per evitare che continuino a soffrire a causa dell’egoismo umano.

 

Lascia un commento