Cuccioli di Shar Pei e il sonno in culla alternativa (VIDEO)

Cuccioli di Shar Pei e il sonno in culla alternativa (VIDEO)

L’Apocalypse now dei cuccioli è proprio questa qua. Al sonno non si comanda e quando arriva è inarrestabile. Specie se sei piccino e fa tanto caldo. Come fosse la cavalcata delle Valchirie, arriva e cattura, il sonno: così è capitato a una cucciolata di Shar Pei che a contarli quasi non si riesce, nel mare di morbidissime pieghe e pieghette. Non importa come né dove: basta dormire. Anche in una carriola come raccontano le immagini di questo video.

 

 

 

Cane si gratta sempre dopo antiparassitario, veterinario risponde

cane si gratta dopo antiparassitario

Richiesta di consulto veterinario
“Il mio cane sharpei si gratta sempre: aveva una pulce e gli abbiamo fatto il trattamento con l’antiparassitario, il bagnetto adeguato e tre settimane di antibiotici e cortisone. Abbiamo finito il tutto, ma  si gratta ancora e si fa ferite; mangia forza dieci al pesce da quando e’ nata, ha 7 anni. Sono amareggiata, ditemi cosa devo fare, grazie”.

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Febbre di Shar-Pei

febbre shar-peiLa febbre di Shar-Pei è una malattia che si ritiene sia causata da un’anomala regolazione del sistema immunitario ed è di tipo ereditario.
Si tratta, come è facile intuire dalla denominazione stessa, di una patologia che affligge la razza shar-pei e i cani meticci con un genitore shar-pei, e gli incroci. La patologia può colpire in egual misura entrambi i sessi. I sintomi spesso iniziano a manifestarsi in cani di età inferiore ai 18 mesi, ma possono essere riscontrati anche in cani più avanti con gli anni.

La febbre di Shar-pei, come implica il nome, è caratterizzata da episodi di febbre ricorrente. Questa può essere accompagnata da infiammazione delle giunture multiple. I cani con febbre shar-pei sono ad aumentato rischio di sviluppare insufficienza renale o epatica in età avanzata.

Lo Shar Pei, il cane dragone

shar pei

Shar Pei significa cane di sabbia, nome che probabilmente deriva dalla consistenza della sua pelle. Il mantello dello Shar Pei forma sulla sua testa una serie di rughe e di aggrottamenti così particolari che lo rendono unico al mondo. Le prime tracce della loro presenza risalgono alla dinastia Han, in Cina, nel 220 d.C. Erano dei cani da pastore, da caccia e da guardia e venivano utilizzati anche per i combattimenti con cani delle stessa specie o di altre razze. I combattimenti tra cani sono sempre stati molto apprezzati in Cina, purtroppo.

Quando si instaurò il regime comunista lo Shar Pei rischiò di estinguersi. In realtà ci furono grossi problemi per tutti i cani e per i loro padroni. Il possesso di un cane comportava, per legge, sanzioni severe, non solo economiche ma anche corporali, e in più, tutti i cani che venivano incontrati in giro per le città venivano uccisi. Questo dipendeva dal segnale di benessere che veniva dato dal possedere un cane e una razza come lo Shar Pei, definita aristocratica e da sempre appartenuta alle corti dei grandi imperi, era assolutamente da eliminare. Un cane guerriero tanto nobile era il sinonimo di tutto ciò che la dittatura comunista voleva che la gente dimenticasse. Fortunatamente grazie agli sforzi di un uomo, Matgo Law, di Hong Kong, rimasero in vita un numero sufficiente di cani, venne chiesto l’aiuto al resto del mondo per la loro salvaguardia e lo Shar Pei è arrivato fino a noi, diventando oltretutto un cane da compagnia molto apprezzato e amato dai bambini.