Pechino, Golden Retriever allatta cuccioli di tigre, iena e leone

Che cos’hanno in comune un Golden Retriever, una tigre bianca, una iena e un leone?

Apparentemente nulla, eppure si è compiuto un piccolo miracolo avvenuto al Wildlife park di Pechino dove un esemplare femmina di golden retriever sta crescendo i suoi piccoli insieme ad altri cuccioli di leone, tigri e iene, abbandonati dalle loro madri. 

In totale sono otto i cuccioli che crescono e vengono allattati dalla generosa Golden che si preoccupa anche di farli giocare tutti insieme. Tigri bianche o siberiane, iene maculate e leoni africani: per la Golden Retriever non esistono veramente differenze di razza di nessun genere. 

Zoo di Pechino: animali nelle gabbie e anche al ristorante

ippopotamo

A Pechino, lo zoo presenta una grande varietà di animali che possono essere guardati giocare o sonnecchiare dietro le sbarre delle loro gabbie e, addirittura, mangiati! Si, perchè alcune specie in particolare come gli ippopotami, i coccodrilli e gli scorpioni sarebbero stati inseriti pure nel menù del ristorante annesso. Il Guardian ha ripreso la notizia pubblicata dal quotidiano cinese Legal Daily, il quale afferma che le organizzazioni ambientaliste sono già in fermento per trovare il modo di bloccare questa pratica così macabra. Intanto sembra che anche i clienti scelgano tali prodotti, visto che continuano a far parte dei piatti del giorno. Tra i più comuni, si possono preferire zuppe di scorpioni, coda di canguro o dita di ippopotamo e tantissime altre specialità, per i più da considerare sconcertanti, ma evidentemente gradite alla gran parte di chi si reca in visita al parco.

Panda giganti, Tokio li chiede in affitto a Pechino

pandaUn milione di dollari per collocare una coppia di panda maggiore nei propri giardini zoologici: è quanto è disposto a pagare il Giappone per la gioia di bambini e adulti in visita a Tokio. A intascare l’ingente somma è la Cina che presterà il simpatico animale perennemente a rischio estinzione e consoliderà in questo modo il delicato rapporto politico ed economico con la vicina nazione orientale. Lo zoo Ueno, infatti, è rimasto nel 2008 orfano di Ling Ling e, da allora, i teneri “orsacchiotti” bianchi e neri non sono più stati i protagonisti del parco, con grande dispiacere dei più piccoli.