A breve i nostri cani e gatti, ma anche cavalli, rettili e volatili, saranno trattati con l‘agopuntura non solo per curare disturbi ma soprattutto per prevenirli. La vera novità al centro del congresso internazionale della Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia (Scivac) in programma dal 27 maggio fino a oggi al palacongressi di Rimini è la divulgazione dell’antica medicina cinese con gli aghi. Vi partecipano più di 2500 veterinari che si occupano della salute dei nostri animali domestici A loro si rivolge Samantha Lindley, una delle maggiori specialiste internazionali di agopuntura dell’Università di Glasgow che proprio oggi in un’intera sessione di lavori insegnerà la tecnica. Il video si riferisce a un trattamento di agopuntura su un boxer.
La medicina alternativa così come viene applicata alla veterinaria può comprendere molti trattamenti diversi, ma è soprattutto un modo diverso di pensare e contrastare le malattie che affliggono i cani. Nella medicina veterinaria tradizionale, una malattia si vede soprattutto dai suoi sintomi che conducono ad individuare di volta in volta le cause di tali sintomi specifici. La terapia è quindi somministrata per cercare di alleviare i sintomi ed eliminare gradualmente l’origine del disturbo patologico. Nella medicina veterinaria alternativa, l’alleviamento dei sintomi è comunque un obiettivo basilare. Tuttavia, la malattia è vista come uno squilibrio e tutti gli aspetti della salute del cane sono considerati nel loro complesso in modo da trattare la malattia e al contempo ristabilire l’equilibrio.