Un cane a tre zampe mascotte della Forestale: ecco la sua storia

cane a tre zampe

Il corpo forestale dello Stato in Campania ha una mascotte d’accezione, il cane Tippete. Si tratta di un cane a tre zampe che è stato rinvenuto, solo ed abbandonato, vicino a dei rifiuti accatastati: spaurito cercava qualcosa da mangiare, ma non era facile per lui muoversi, con una zampa che gli faceva un gran male a causa di una brutta necrosi.

cane a tre zampe

Campania, taglia su chi uccide i gatti randagi

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Il fenomeno dell’abbattimento degli animali randagi è preoccupante, soprattutto data la sua diffusione in zone d’Italia come la Campania, che purtroppo detiene questo triste primato. Basti pensare che nelle ultime tre settimane tra Torre del Greco, Torre Annunziata ed Ercolano sono stati massacrati piu’ di 20 gatti randagi, secondo i dati raccolti e diffusi dal Commissario regionale dei Verdi in Campania. IL dato ancora più inquietante è come vi sia assoluto riserbo su coloro che compiono tale carneficina: un velo di omertà che non permette alle forze del’ordine di poter risalire ai colpevoli, punendoli adeguatamente.

I Verdi campani hanno perciò deciso di istituire una vera e propria taglia, facendo una colletta per offrire fino a 1.000 euro a chi li aiuterà ad individuare e denunciare i responsabili di questa carneficina. La notizia è stata diffusa dall’agenzia Ansa pochi giorni fa e subito ha suscitato pareri favorevoli tra alcune associazioni. In particolare Angelo Pisani, Presidente dell’associazione Noi Consumatori ha così commentato la vicenda:

Ottima iniziativa per la tutela degli animali randagi, negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un acuirsi della violenza sugli animali abbandonati, troppo spesso vittime di brutalità inaudite ad opera di persone senza scrupoli che fanno del male ai randagi perché li ritengono fastidiosi o per sadico divertimento. E’ giusto che chi commette questi reati venga punito severamente. Lo stesso vale per l’abbandono degli animali che si verifica ogni anno con la stagione estiva. Ma oltre alle condanne sono necessarie anche più strutture che accolgano animali per i mesi estivi e che si prendano cura dei randagi. Per arginare il fenomeno è, quindi, importante che le istituzioni competenti si mobilitino concretamente per la creazione di spazi appositi per gli amici a quattro zampe.

Tartarughe marine, è emergenza in Campania

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E’ di questi ultimi giorni la notizia che un gruppo di tartarughe marine sarebbero state trovate decedute nelle acque campane: in particolare si tratterebbe di ben tre esemplari di Carretta carretta, due femmine ed un maschio di circa 30 anni, dunque tre esemplari giovani, considerando l’estrema longevità delle tartarughe. Le cause del decesso sono state individuate in un’enterite iperplastica, in sostanza una brutta infiammazione dell’intestino tenue.

Il medico veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, che si è occupato del fenomeno, ha concluso la propria visita affermando che tali infiammazioni sono dovute alla presenza di cisti parassitarie, non trasmissibili all’uomo. Si tratterebbe in sostanza di una patologia che nell’uomo è nota con il nome di morbo di Crohn. La diagnosi tuttavia non è stata ancora confermata definitivamente in quanto prima occorrerò effettuare l’esame istologico.

Le voci insistenti tuttavia individuano come possibile causa della morte delle tartarughe, l’inquinamento delle acque nel litorale italiano:

È ancora molto azzardato ricondurre le cause della patologia ad un eventuale inquinamento delle acque. Per questo occorrerà attendere le indagini di tipo chimico sul grasso degli animali