L’uomo nuoce, anche gravemente, all’intelligenza del cane. La frase suona forse un po’ forte e colpisce l’orgoglio bipede, ma svela in soldoni e senza mezzi termini l’esito di uno studio condotto da Monique Udell, ricercatrice americana dell’università dell’Oregon. Migliaia d’anni di vita addomesticata hanno reso i nostri amici a quattro zampe troppo dipendenti da noi, pigri, meno lesti e veloci dei loro fratelli selvatici. Lo dimostrano i test di valutazione comportamentale a cui la studiosa ha sottoposto simultaneamente 10 cani domestici, 10 lupi e 10 cani provenienti da rifugi.
