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Punto della situazione: diminuite del 34% le vendite di cuccioli a Natale

Secondo i primi dati relativi ai cento negozi di animali monitorati da Aidaa in tutta Italia le vendite dei cuccioli dall’inizio di dicembre alla vigilia di Natale sono scese del 34% in particolare i cani venduti sono scesi a 457 rispetto ai 780 dello scorso anno (- 42,5%) i cuccioli di gatto venduti sono scesi dai 540 dello scorso anno ai 321 di quest’anno (-40,6) e’ andata molto meglio con le tartarughe d’acqua le cui vendite sono scese da 882 esemplari dello scorso anno ai 431 di quest’anno con un decremento di circa 52 punti percentuali.

In diminuzione anche le vendite di uccellini, ed altri animali domestici, mentre crescono leggermente i pesci tropicali e piu’ in generale gli acquari.Complessivamente il dato di diminuzione si attesta attorno al 34% e questo se fosse confermato su scala nazionale vorrebbe dire che i cuccioli e gli altri animali domestici venditi nel periodo natalizio passerebbero dai circa 350.000 dello scorso anno a 231.000 con importanti numeri in discesa per quanto riguarda i cuccioli di cani e gatti. Unico dato negativo riportato da Lorenzo Croce:

Purtroppo le segnalazioni di cani acquistati via internet che si sono rivelati malati o che sono addirittura morti sono in aumento del 3% rispetto allo scorso anno e questo non lascia ben sperare anche sul dato complessivo degli animali venduti.

I primi dati del mercato ufficiale sono incoraggianti anche se si tratta di dati molto parziali, ma comunque degni di menzione la gente che ha acquistato nei negozi pare sia stata piu’ consapevole rispetto al passato, forse anche complice la crisi economica. Non e’ invece ancora possibile un monitoraggio attendibile dei dati della vendita di cuccioli in particolare cani avvenuta online.

Il commercio illegale che spesso avviene attraverso il web e’ negativo sia per gli animali ma anche per l’immagine della stessa categoria dei commercianti, dopo le vacanze chiederemo alle associazioni di categorie dei commercianti ma anche degli allevatori di aprire un tavolo di confronto per arrivare a costituire tutti insieme un osservatorio sul mercato che non puo’ essere bloccato ma sicuramente maggiormente controllato.

Fonte www.asca.it

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