Cani dottore, in arrivo storie mai viste

Cani dottore, in arrivo storie mai viste

Cani dottore: sono in arrivo le storie più belle e commoventi di pet therapy mai viste prima d’ora. E’ stata presentata l‘anteprima della serie tv ‘Dogs: the untold story’ che racconta il mondo della pet therapy e andrà in onda su Discovery Channel dal prossimo aprile. Girata in più di 23 nazioni, la serie è incentrata sull’evoluzione del più fedele e alleato amico dell’uomo. Sarà trasmessa in Italia e in altri 119 Paesi del mondo in cinque episodi, mostrando i vari aspetti dell’universo canino ed esplorando le razze di tutto il pianeta.

 

pet-therapy-in-ospedale

 

Betsy e Walter due conigli giganti con licenza di curare

Betsy e Walter due conigli giganti con licenza di curare

Si chiamano Betsy e Walter, sono una coppia di conigli giganti, con licenza di curare: sono entrambi animali da terapia certificati, addestrati attraverso Pet Partners, un’organizzazione che prepara volontari e animali domestici per fornire pet therapy. Per questa loro speciale mansione, trascorrono molto tempo con persone che hanno bisogno di sostegno emotivo in ospedali e case di cura. Ma quando non sono al lavoro, amano mangiare e uscire a spasso con la proprietaria, Jenn Eckert, a Milwaukee, Wisconsin (Usa).

 

Due conigli mangiano erba

 

Pet therapy con cani per bimbi in neuroriabilitazione

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pet therapy cane bambiniLa pet therapy può aiutare anche i bambini neurolesi. Oggi vi raccontiamo di una delle tante modalità in cui questa terapia si può sviluppare e che riguarda una struttura sanitaria pubblica: cani addestrati per scopi sociali infatti entrano negli ambulatori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro, per il nuovo progetto di pet-coaching mirato al supporto dei bambini in neuroriabilitazione, ovvero affetti da problematiche neuro-motorie, che gli rendono difficile camminare e muoversi.

Pet Therapy in corsia nell’ospedale di Arezzo

pet therapy ospedale arezzo

pet therapy ospedale arezzo

Una bella novità nell’ospedale San Donato di Arezzo: in corsia una bambina di sei anni può contare su un infermiere di eccezione, il suo cagnolino, Jacky, un pastore australiano di circa un anno, che può trascorrere del tempo con la sua proprietaria, alleviandole il dolore e la solitudine ospedaliera. Arezzo è una delle poche aziende sanitarie, in Italia, che dà questa possibilità. Che cosa fa il cane nella struttura? Jacky sta ai piedi del letto della bambina, scodinzola, la rende felice: è la prima volta che il cane si ferma in una struttura pubblica per accudire un bambino, prima si era sempre trattato di soste occasionali ed ambulatoriali. I responsabili della struttura ospedaliera commentano:

Animali: l’Enpa di Savona ne chiede l’accesso negli ospedali

libero accesso cani ospedali

libero accesso cani ospedali

Libero acceso dei cani negli ospedali italiani: il caso della signora di Varese, cui è stato consentito dal Tribunale di poter ricevere la visita del suo cane nonostante sia ricoverata in una casa di cura, ha scosso l’Italia e le associazioni animaliste impegnate da anni su questo fronte, chiedono che cani e gatti possano entrare non solo negli ospedali ma anche in case di riposo. Per questa ragione l’Enpa ha spedito una lettera indirizzata al direttore generale dell’Asl2 savonese per attuare e regolamentare tale opportunità.

Gatti in ospedale: presto realtà?

La proposta arriva da Aidaa, associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, la quale vorrebbe introdurre dei gatti nei reparti degli ospedali italiani, per regalare sorrisi ai pazienti e migliorare la loro ripresa agevolando il ritorno a casa: una sorta di pet therapy con protagonisti dei mici anzichè dei cani. L’Aidaa proprio in questi giorni sta inviando lettere ai maggiori ospedali italiani per chiedere appunto l’introduzione di quello che verrebbe chiamato gatto da reparto, soprattutto nelle strutture dove sono presenti bambini ed anziani, ad eccezione dei reparti intensivi e chirurgici.

Pet Therapy e anziani: gli animali come supporto alle terapie tradizionali

pet therapy e anziani

Abbiamo parlato più volte dell’importanza della Pet Therapy, ovvero gli animali come terapia, e oggi vogliamo parlarne dal punto di vista dei benefici che gli amici a quattro zampe possono portare agli anziani. La presenza di un animale domestico nella casa o nella vita di un anziano è molto importante per il suo benessere psicologico, perché è fonte di stimoli; il rapporto che si crea con l’animale aiuta a rilassarsi e a distendere i pensieri, e nel caso delle persone sole, è fonte di affetto.

Ovviamente l’anziano che possiede un animale domestico è costretto ad una maggiore attività rispetto a quello che non ce l’ha, perché nel caso di un cane, deve portarlo a passeggio e, in quello del gatto, deve spazzolarlo, e in entrambi i casi, deve dargli da mangiare, pulire la ciotola e la lettiera.

La Pet Therapy è applicata anche nelle strutture per anziani, e ad essere impiegati in questi progetti sanitari sono sopratutto i cani. Le iniziative definite “attività assistite da animali”, prevedono occupazioni simili a quelle che gli anziani potrebbero svolgere nella loro abitazione, mentre quelle chiamate “terapie assistite da animali” prevedono la presenza degli animali come supporto ai farmaci, per migliorare le funzioni sociali ed emotive delle persone coinvolte nell’attività.