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Le scatolette di cibo biologico per animali

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Non so se avete presente quei grandi cartelloni pubblicitari che rappresentano uomini e donne nudi con il viso di cani e gatti. Quella che ha prima vista poteva sembrare una provocazione, o, come avevo pensato io, una campagna contro gli abbandoni estivi degli animali, è in realtà la pubblicità di un’azienda che produce cibo biologico per animali.

Andiamo con ordine. L’idea di creare il cibo biologico per animali viene da Piergiovanni Capellino, secondo il quale:

Cani e gatti sono come noi, il piacere gastronomico li fa star bene, li appaga e li rende felici.

Forte di ciò Capellino ha fondato nel 2000 l’azienda Almo Nature, la prima a produrre scatolette di cibo biologico per animali, inserendo lo human grade, ovvero ingredietti adatti anche al consumo umano, anziché frattaglie o altri ingredienti poco salutari per i nostri animali.

Non vi allarmate, le scatolette normali non fanno male agli animali; ecco cos’ha dichiarato lo stesso Capellino:

Dico la verità le scatolette con i sottoprodotti non fanno male agli animali, la mia provocazione nasce da una spinta eco-gastronomica, dare a cani e gatti cibo di qualità. Poi ho pensato che l’Italia è la prima potenza gastronomica al mondo e che aveva un senso promuovere lo slow food anche per animali.

Capellino non è nuovo alle invenzioni legate agli animali, già in passato aveva brevettato uno dei primi collari anti pulci e una lettiera per gatti prodotta con la betonite.

Adesso la provocazione è diventata ancora più ampia perché nella campagna di marketing ci ha messo lo zampino il noto fotografo Oliviero Toscani, che ha immortalato uomini e donne nudi con i volti di cani e gatti; Capellino spiega la scelta di Toscani:

Uomini e donne si spogliano per essere più vicini agli animali. Toscani ha voluto interpretare Almo Nature come un’azienda senza veli, che tratta gli animali con lo stesso rispetto che si deve avere per le persone.

Foto: communicagroup.it

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