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Ordinanza sui cani pericolosi: ecco cosa prevede

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Lo scorso 3 marzo è stata approvata la nuova ordinanza sui cani pericolosi che a differenza della precedente prevede l’eliminazione della lista “nera” delle 17 razze più pericolose, introducendo il principio che ogni cane potrebbe essere potenzialmente rischioso; l’ordinanza punta soprattutto sulla formazione sulla formazione e sulla responsabilizzazione dei proprietari.

Vediamo quali sono le principali norme a cui si devono attenere i proprietari e i detentori dei cani. Innanzi tutto è stato introdotto un patentino rilasciato ai padroni attraverso la frequenza di percorsi formativi organizzati congiuntamente da Comune e Aziende Sanitarie. Durante la conduzione dell’animale, dovrà essere sempre utilizzato il guinzaglio ad una misura non superiore a 1,50 m, ad eccezione nelle aree per cani individuate dai Comuni; la museruola deve essere sempre a portata di mano del padrone per metterla al cane in caso di rischio o su richiesta delle autorità competenti.

Chi compra un cane deve conoscere le sue caratteristiche fisiche ed etologiche, nonché le norme in vigore, e quando necessario, deve affidarlo a persone in grado di gestirlo correttamente. Sono vietati gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia del cane, o a non scopo curativo, con particolare riferimento alla recisione delle corde vocali, al taglio delle orecchie e della coda, ad eccezione per i cani appartenenti alle razze canine riconosciute dalla Federazione Cinofila Internazionale. Il taglio della coda, ove consentito, deve essere eseguito e certificato da un medico veterinario entro la prima settimana di vita dell’animale.

 Infine, è vietato l’addestramento che esalti l’aggressività dei cani, mentre i veterinari saranno chiamati a segnalare alle Asl di competenza le situazioni di potenziale pericolo, e i cani che hanno già dato segno di aggressività saranno inseriti in un apposito registro.

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