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Animali assassini, chi uccide per piacere

Parlare di animali assassini non è sbagliato se alcune specie o tipologie uccidono per piacere e non per necessità. Sciocca sempre un po pensare che possano esistere degli animali che, come gli esseri umani, uccidono se non ne hanno bisogno.

Esistono animali assassini davvero?

Questo dovrebbe far partire una riflessione importante sulla caccia, che per il momento metteremo da parte. Ora, quando parliamo di animali assassini dobbiamo fare però un piccolo distinguo: nella grande maggioranza dei casi hanno sempre una giustificazione a loro comportamento.

Vero è, allo stesso tempo, che esiste quello che viene chiamato il surplus killing, ovvero quando alcune specie uccidono molte più prede di quelle di cui avrebbero effettivamente bisogno.

Ricorda comportamento umano vero? E così, ed è stato osservato anche scientificamente in ragni, larve di libellula e mosca, mustelidi, procioni, leopardi. E ancora in volpi, coyote, lupi, leoni, linci, Iene, cani e gatti domestici. Per quanto possa sembrare incredibile potremmo annoverare tra gli animali assassini anche alcune specie di zooplancton, che uccide in surplus.

È importante analizzare questo fenomeno perché spesso è legato sia al territorio che alle condizioni di temperatura dello stesso. E soprattutto gli animali selvatici sono costretti da diverse variabili a una caccia di diverso genere.

I mammiferi che abbiamo elencato in alto, in particolare, spesso se hanno abbondanza di prede le uccidono per poi conservarle per momenti di bisogno. Dimostrando anche una certa intelligenza per quel che concerne la loro conservazione.

Insetti e non solo da annoverare nella lista

Parzialmente differente il discorso che dobbiamo fare per alcuni insetti. Prendiamo ad esempio le larve del moscerino predatore. In laboratorio è stato provato come questo insetto abbia il vizio di uccidere molte più larve di specifiche specie di zanzare senza che ve ne sia bisogno.

Mentre per i ragni il continuo predare insetti passa per la tipologia di alimentazione che hanno, e per l’effetto degli enzimi sui corpi della preda. Diventa quindi in questo caso la cosa più semplice da fare per potersi cibare in maniera corretta.

Tra gli animali assassini per definizione appare anche il delfino. Secondo gli scienziati il loro uccidere p ferire focene per gioco dipende dall’età. Si tratta infatti di un comportamento tipico dei delfini maschi adolescenti che, ancora inesperti, in questo modo sperimentano.

Insomma, se analizziamo a fondo la situazione l’unico vero senza scrupoli tra gli animali assassini è l’uomo. Le altre specie animali sopra descritte di solito agiscono in tal modo per motivazioni legate all’alimentazione o alla conservazione del cibo.

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