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Elisabetta Franchi, il progetto Island Dog Village EF contro il festival di Yulin

Un progetto per contrastare la violenza e la crudeltà del massacro dei cani che si verifica puntualmente in occasione del festival di Yulin, in Cina. 

La stilista Elisabetta Franchi, da sempre impegnata nel sostegno della lotta per la protezione degli animali, finanzia il progetto Island Dog Village EF che nascerà nel nord della Cina.

Obiettivo della struttura, sarà quello di accogliere, curare, accudire e crescere i cani che sono stati salvati  dal massacro che avviene nelle zone più povere e sottosviluppate della Cina in occasione del festival di festival di Yulin.  

Fermare la Cina, abolire il festival di Yulin, vietare il consumo di cane e gatto, e sensibilizzare l’opinione pubblica. 

Pochi giorni fa, il 21 giugno, erano stati gli animalisti a protestare chiedendo l’abolizione del festival che ogni anno consente il massacro di circa 10 mila cani e gatti che vengono uccisi e mangiati in virtù della superstizione diffusa secondo cui la cane di cane e atto sarebbe fonte di salute, fortuna e vigore sessuale.

Una crudeltà contro cui si schiera il progetto di Davide Acito, attivista per i diritti degli animali che da anni che da anni cerca di proteggere i cani salvandoli dal terribile destino di essere bolliti vivi e mangiati anche arrostiti, come si vede dalle foto.

Il progetto di Davide Arcito diventa realtà grazie al finanziamento di Elisabetta Franchi che si punita all’Apa (Action Project Animal), l’associazione no profit impegnata nella loro ai diritti degli animali. Tra l’altro, il consumo di carne di cane in occasione del solstizio d’estate è legato solo ed esclusivamente a ragioni tradizionali e non certo alla carenza di cibo.

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