Home » News » Cani al supermercato, l’appello di Brambilla

Cani al supermercato, l’appello di Brambilla

Consentire ai cani l’accesso ai supermercati per eliminare limiti anacronistici e semplificare la vita di chi ha un familiare a quattro zampe: è questo l’invito, formulato con una lettera aperta ai vertici dei principali gruppi della grande distribuzione operanti in Italia dall’ex ministro dell’Ambiente, deputato di Forza Italia, Michela Vittoria Brambilla. La presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente ha lanciato la campagna ‘Sempre con me‘.

Cani al supermercato, apppello Brambilla

Dopo l’esperimento di Conad avviato a dicembre in 334 punti vendita dell’Adriatico, con carrelli della spesa con apposito spazio per collocare il proprio cane, Brambilla ha lanciato la campagna ‘Sempre con me’ perché siano definitivamente eliminati divieti di accesso per i quattro zampe considerati anacronistici.

 “Secondo l’ultimo Rapporto Italia dell’Eurispes – ha commentato la parlamentare – quasi 4 italiani su dieci hanno in casa uno o più animali domestici. Nella grande maggioranza dei casi si tratta di un cane. Sono numeri importanti – osserva – che evidenziano come la convivenza con i nostri piccoli amici sia un aspetto di grande rilevanza per molti cittadini. Perciò abbiamo ritenuto di farci interpreti delle istanze di coloro che chiedono di potersi spostare liberamente con il proprio animale domestico, eliminando tali anacronistici divieti. Già importanti brand della GDO – sottolinea l’onorevole – hanno aderito eliminando i divieti di accesso per i cani e offrendo dei servizi dedicati”.

L’innovazione è attiva in 17 iper e supermercati di Marche, Abruzzo e Puglia. Sia i cani di piccola e media taglia che i gatti, possono essere collocati all’interno di un appisito vano del carrello della spesa, mentre i cani di grossa taglia dovranno essere tenuti al guinzaglio. I tempi del carrello con la scritta ‘io non posso entrare’ sembra stiano definitivamente per tramontare.

 

Fonte ansa.it

Photo credit Thinkstock

Lascia un commento