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Uccisione orsa Daniza, la denuncia contro l’Italia dell’OIPA

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Oramai tutti conoscono la storia di Daniza, la mamma orso uccisa in Trentino a causa dell’anestesia. E la denuncia dell’OIPA è per lei, per quella vita rubata ad una specie rigorosamente protetta dall’Unione Europea. L’associazione, infatti, in collaborazione con I-Care Italia, Green Italia, Associazione Animalisti, Leal e Federazione dei Verdi, depositerà oggi un atto di denuncia alla Commissione Europea nei confronti della Repubblica Italiana.

Con l’uccisione di Daniza le Istituzioni hanno violato la Direttiva 92/43/CEE in relazione alla protezione rigorosa dell’orso bruno e alla conservazione degli habitat naturali nonché la Direttiva 2000/60/CE per la tutela dei corpi idrici superficiali. Come ha spiegato Edoardo Gandini, OIPA European Policy Officer, giurista internazionale e membro dell’European Enforcement Network of Animal Welfare Lawyersand Commissioners:

[…] Al di là della singola questione di Daniza e dei suoi cuccioli, gravissima in quanto lei – come tutti gli animali – era un essere senziente e che avrebbe dovuto essere protetta rigorosamente secondo le normative europea ed italiana, resta il fatto che per anni le autorità locali, i loro partner e tutto il Trentino hanno beneficiato di ingenti fondi europei e ora che li hanno ricevuti non vogliono rispettare i patti.

L’OIPA si augura che con questa iniziativa la Commissione Europea e la Corte di Giustizia prendano le giuste misure e sanzionino l’Italia. Spetterà poi al Governo scegliere se applicare una legge dello Stato e rifarsi sui singoli soggetti che hanno violato le normative europee oppure lasciare che siano i cittadini a pagare le pesanti sanzioni economiche.

Personalmente sono assolutamente d’accordo. Se le Istituzioni italiane hanno agito ignorando coscientemente le norme comunitarie già recepite e vigenti, è giusto che siano sottoposte al giudizio della Commissione europea. È voi, cosa ne pensate?

Via| OIPA; Photo Credit| Thinkstock

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