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Tsunami in Giappone: cane salvato dopo tre settimane

Le calamità naturali colpiscono in modo atroce l’umanità e tutte le creature viventi ma, per fortuna, esistono i miracoli a portare speranza e un pò di luce nell’animo di chi, suo malgrado, si trova a sopportare terribili tragedie. Come nel caso del Giappone, provato da terremoto, pericolo radiazioni e uno tsunami, quest’ultimo ancora più dannoso del sisma perchè ha trascinato con sè, vite, ricordi e in parte il futuro. La Guardia Costiera giapponese, però, ha riacceso un pò di gioia nel cuore di tutti con un salvataggio che ha dell’incredibile che ha coinvolto un amico a quattro zampe. Un cane, provato da giorni di sofferenze e affamato, infatti, stava andando alla deriva in mare aperto, intrappolato sul tetto di una casa trascinata al largo dalla corrente e in pericolo di morte, ma adesso è vivo e sarà curato a dovere.

Lo tsunami dello scorso 11 marzo, del resto, non ha lasciato scampo, a seguito del terremoto di magnitudo 9,0 che ha colpito il nord-est del Paese. Le fonti del corpo di salvataggio hanno riferito che è stato l’equipaggio di un elicottero in volo di ricognizione ad avvistare il cane, un bastardino marrone di taglia media, nella sua scomoda posizione a circa 2 chilometri dalla costa. Si trovava all’altezza del porto di Kesennuma, una delle localita’ piu’ colpite dalla catastrofe e praticamente non aveva alcuna speranza di salvezza.

I soccorritori, quindi, si sono calati con l’elicottero lungo un cavo, per posarsi sulla casa galleggiante, imbragarlo e portarlo via con se’. Il povero animale, però ha avuto qualche timore dopo lo stress di questi giorni e si e’ gettato in acqua, raggiungendo poi un altro relitto alla deriva, sul quale si e’ arrampicato.I militari, allora, lo hanno raggiunto con il canotto e, alla fine, sono riusciti nell’impresa. Il cane ha capito il gesto e si è rivelato subito molto affettuoso, questo dimostra anche che doveva appartenere a qualcuno ed era abituato a restare in casa.Indossava un collare, dal quale si era pero’ staccata la targhetta e, quindi, non è possibile risalire all’identità del padrone. La speranza è che possa riconoscerlo venendo a conoscenza del miracoloso salvataggio. Da tanto male, insomma, è venuto fuori ancora una volta un eroico gesto d’amore.

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