Troppo grasso per correre, cane scagionato dal Tribunale

cane grasso

Scagionato dall’accusa di aggressione perché troppo grasso: la notizia è bizzarra, ma è stato proprio il peso eccessivo di Mishka, un esemplare di Alaskan Malamute a salvarlo dall’accusa di aver morso il polpaccio a un ciclista.

La vicenda è accaduta in Gran Bretagna: Mishka era stato accusato di aver corso e di aver morso un ciclista avventandoglisi contro mentre si trovava a passeggio nel parco con il suo proprietario Francis Thorley, 84 anni.

cane grasso

Il giudice del tribunale di Manchester però non la pensa allo stesso modo e ha assolto il cane che non avrebbe la forma fisica richiesta per potersi rendere responsabile dell’aggressione. 

Fiocco-Tequila, il gatto conteso dalle due vicine

gatto

Ci sono cani e gatti che vengono abbandonati e che non riescono a trovare una casa, ma ci sono addirittura animali domestici contesi: protagonista della storia, un gatto che cambia padrona con una vicenda che finisce davanti al Tribunale del riesame.

gatto

Si tratta della bizzarra storia di Fiocco-Tequila, un gatto nero che è stato conteso da ben due vicine di casa nella zona di Struppa, periferia di Genova della Valbisagno.  

Cani randagi, chi li sfama ne diventa responsabile

cane abbandonato

Se siete soliti dare del cibo a un cane randagio, ne diventate automaticamente responsabili da un punto di vista civile.

Lo stabilisce una sentenza della Cassazione secondo cui, offrire da mangiare del cibo a un cane randagio, che non è di proprietà e non è neppure dotato di microchip, rende automaticamente responsabile la persona stessa del cane e dei suoi comportamenti.

cane abbandonato

In questo caso, se il cane morde qualcuno, la persona che lo sfama, ne diventa responsabile. A creare il precedente, una sentenza del Tribunale di Termini Imerese dove un uomo aveva preso l’abitudine di lasciare del cibo per cani randagi in ciotole lasciate nel suo giardino. 

Ruba il gatto del vicino, ecco la decisione del Giudice

gatto del vicino

Che gli animali domestici siano paragonati a beni mobili, ovvero cose, lo sappiamo già. Ma che rubare il gatto del vicino di casa sia lecito no, non ce lo aspettavamo. Ecco la curiosa vicenda giudiziale che si è conclusa pochi giorni fa presso il Tribunale di Roma (Prima Sezione Penale), con una sentenza a dir poco paradossale.

gatto del vicino

Quando le feci dei cani finiscono in tribunale

Cane in tribunale per feci

Cane in tribunale per feciLa stravaganza delle liti condominiali oramai non dovrebbe sorprenderci più, si finisce davanti al giudice anche per i bisogni di un piccolo cagnolino con risvolti investigativi che farebbero impallidire anche il team di C.S.I. Per un caso come questo l’America, più precisamente lo stato Virginia nella Contea di Fairfax, arriva a studiare il DNA al fine di smascherare un piccolo colpevole a quattro zampe, l’indiziato è Baxter un incrocio tra West Higland Terrier e Bichon frisée che potrebbe aver fatto i suoi bisogni dove non era consentito.

Barboncina uccisa a calci: 10mila euro di multa

La Lav è soddisfatta ed ha messo a segno un altro, importantissimo, punto per il r How To Text Trick Your Ex Back ispetto e la protezione degli animali. In vista dell’estate, poi, bisogna che in molti ripassino la lezione su come coccolare un amico a quattro zampe, anche se il rispetto non conosce stagione ovviamente. Da poco, infatti, la prima sezione penale della Corte d’Appello di Firenze, per la precisione il primo giugno scorso, ha condannato al pagamento di una multa di 10mila euro una persona che aveva ucciso a calci un povero cane. E’ chiaro che come sempre quando si cerca di fare giustizia, nessuna cifra è mai equivalente al dolore per la perdita, ma almeno è un fatto simbolico che può scoraggiare a ripetere la terribile azione. Si è trattato più che altro di una conferma di quanto aveva già stabilito il Tribunale di Pistoia con sentenza del 9 novembre 2009.

Animali contesi, quando una storia d’amore finisce

cane

Divorzi, separazioni e litigi vari e, come capita per i bambini, anche gli amici a quattro zampe non possono che accorgersi di una unione familiare che si sfalda prima o poi, portando infelicità e attimi di stress. Sensazioni negative che, ovviamente, sentono perfettamente e, in più, per loro rischia di cominciare il tragico valzer del passaggio tra un partner e l’altro, una sofferenza silenziosa che, spesso, i padroni nemmeno notano più di tanto. In ogni caso, negli ultimi anni sono sempre di più le persone che decidono di affidarsi ad un tribunale, nel corso di una separazione, per stabilire modalità e tempistiche che regolano la “divisione” di un bene così prezioso.