Free Miro, il pastore maremmano torna a casa

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Miro torna a casa: il pastore maremmano è stato dissequestrato dal canile e potrà tornare a casa, a Roverè della Luna, come ha deciso il Tribunale del Riesame di Trento accogliendo l’istanza della famiglia proprietaria del cane.

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Il pastore era stato allontanato dalla famiglia e portato in canile a Rovereto con l’accusa di abbaiare troppo: dopo due decreti penali, , uno a ottobre scorso e un altro a gennaio, rispettivamente con 154 e 70 euro di multa, era scattato il sequestro da parte dei Carabinieri e il tentativo di sedare gli animi del vicino di casa che lamentava continui disturbi a causa del cane, erano stati vani. 

#FreeMiro, raccolte quasi 200mila firme per la liberazione del pastore maremmano

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Il caso di Miro, il pastore maremmano di Roveré della Luna sequestrato ai proprietari e portato in canile  perché abbaiava troppo in, è diventato internazionale catturando l’attenzione anche dei media oltre i confini dell’Italia.

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La raccolta di firme lanciata pochi giorni fa su change.org da Eva Munter, proprietaria di Miro, è già arrivata a quota 127mila per chiedere di sospendere l’istanza di sequestro e di permettere ai proprietari di affrontare il processo a fianco dell’animale, ma per conoscere il destino di Miro sarà necessario attendere il 10 aprile in occasione dell’udienza presso il tribunale di Trento per il dissequestro del cane.

#FreeMiro, la petizione per liberare il pastore maremmano

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Sono oltre 90mila le firme raccolte nell’arco di una sola settimana per la petizione #FreeMiro per chiedere la liberazione di Miro, un pastore maremmano, che vive a Roverè della Luna in provincia di Trento e che è stato sequestrato e condotto in un canile a Marco di Rovereto, con l’accusa di abbaiare troppo e di disturbare i vicini. Obiettivo: 150mila firme.

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La notizia arriva dal quotidiano locale Corriere del Trentino che qualche giorno fa ha raccontato che il cane era già stato oggetto di due decreti penali, uno a ottobre scorso e un altro a gennaio (con 154 e 70 euro di multa): alla fine è scattato il sequestro da parte dei Carabinieri che hanno tentato inutilmente di placare gli animi dei vicini esasperati, a quanto pare, dal continuo abbaiare del cane che toglierebbe loro il sonno. 

Biscotto, il cane innamorato

cane innamorato

Biscotto è un cane innamorato che vive sulla Costiera Amalfitata. Pensate che almeno due volte la settimana questo amico a quattro zampe percorre ben 16 km per andare a trovare la sua amata cagnolina, un pastore abruzzese che ha occhi solo che per lui. Ma ecco la storia di Biscotto e delle sue fughe d’amore.

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Cane randagio ucciso a bastonate

Cane randagio

Giustizia è stata fatta, o per lo meno si spera che verrà fatta. E’ stato infatti arrestato l’uomo che ha ucciso a bastonate un povero cane randagio, a Campoleone in provincia di Latina. Ecco come si sono svolti i fatti e soprattutto le futili motivazioni che hanno spinto l’uomo al folle gesto.

Cane randagio

La vera storia dei maremmani a guardia dei pinguini

Vera storia maremmani guardia pinguini

L’isola che non c’è… invece c’è. Esiste davvero nella realtà l’isoletta presidiata dal pastore maremmano a tutela di una colonia di pinguini che si vede nel film Giotto, l’amico dei pinguini (al cinema dal 29 ottobre). Solo che, se nel cine movie ci pensa Giotto, il cane protagonista, a proteggere dall’assalto delle volpi gli uccelli di Middle Island, l’isola a largo di Warrnambool in Australia, nella realtà, gli angeli custodi dell’insolito ‘gregge’ sono due splendidi esemplari maremmani, le sorelle, Eudy e Tula.

Vera storia maremmani guardia pinguini

Giotto l’amico dei pinguini, dal 29 ottobre al cinema

Giotto l'amico dei pinguini

Se qualcuno avesse raccontato questa storia a una convention di sceneggiatori, sarebbe parsa assurda e non credibile. E invece è vera e ha pure rivoluzionato il modo in cui tutelare i pinguini. Sapevamo che i pastori maremmani difendono pecore e galline, ma Giotto l’amico dei pinguini, (domani a Roma la presentazione alla stampa, a cinema dal 29 ottobre), ci mostra inconsuete abilità di un irresistibile uragano a quattro zampe, capace di proteggere i pinguini più piccoli e teneri della terra.

Giotto l'amico dei pinguini

Cane di Mannara o Mastino Siciliano, ufficializzata la razza

Mastino Siciliano

Il Cane di Mannara o Mastino Siciliano è diventata finalmente una razza vera e propria, con tanto di riconoscimento ed iscrizione all’Enci (registro nazionale della Cinofilia Italiana). La notizia è di questi giorni e rallegra quanti hanno sempre sostenuto ed allevato questa razza, tipica proprio della Sicilia: il cane di mannara è stato anche iscritto con il nome alternativo di mastino siciliano.

Mastino Siciliano

Pastore Maremmano: caratteristiche, prezzo e alimentazione

Pastore Maremmano caratteristiche prezzo alimentazione

Pastore Maremmano caratteristiche prezzo alimentazione

Il Pastore Maremmano è una razza da sempre utilizzata nella Maremma toscana e in Abruzzo come insuperabile difensore del gregge. Appartiene, infatti, al ceppo dei grandi cani bianchi del Centro Europa, stirpe antichissima di guardiani di armenti e del gregge. Vediamo insieme quali sono le sue caratteristiche, la sua alimentazione e quanto costa.

Pastore Maremmano: carattere e allevamento

Pastore Maremmano carattere allevamento

Pastore Maremmano carattere allevamento

Il Pastore Maremmano è una razza dall’aspetto maestoso e rustico allo stesso tempo. Guardiano attento e incorruttibile, è un cane equilibrato e protettivo, non è invadente e sa convivere pacificamente con altri animali. È un grande amante delle vita all’aperto. Conosciamolo più da vicino.

Montemarciano, maltrattamenti su un pastore maremmano

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Ancora una triste storia di maltrattamenti sugli animali: questa volta siamo a Montemarciano in provincia di Ancona. Le guardie zoofile dei Nuclei di Vigilanza hanno infatti scoperto che un pensionato deteneva il suo cane di razza pastore maremmano in condizioni critiche. Il povero animale era infatti detenuto all’interno di una capannina buia, grande solamente 1,5 metri per 4 metri. Una condizione non compatibile certamente nè con la stazza del cane, nè con le sue esigenze di vita.

In uno spazio così angusto infatti il povero animale non poteva muoversi, nè giocare, nè accucciarsi comodamente: inoltre l’animale era confinato nella capanna senza mai uscire, costretto a vivere tra i propri escrementi e, elemento ancora più angosciante, era costretto a nutrirsi degli animali morti nell’allevamento del proprietario. Il padrone del maremmano è stato immediatamente denunciato per maltrattamento di animale ed il povero cane, sequestrato, è stato condotto in una struttura in attesa della conclusione delle indagini.

Analoga sorte è toccata anche ad alcuni cani di Monsano, sempre nelle Marche, dove un uomo costringeva sette cani, tra cui tre cuccioli di poco più di un mese, a vivere in mezzo al fango, senza adeguati ricoveri e con l’acqua da bere putrida. Anche in questo caso sono scattate le manette ed una denuncia per maltrattamenti.