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Otite cane cause e come curarla

Richiesta di consulto veterinario su otite nel cane

Buongiorno, sono la padrona di un pastore tedesco di 10 mesi. Intorno all’inizio di giugno il cane è stato curato per un’otite ad entrambe le orecchie abbastanza importante dopo aver fatto fare analisi approfondite ad un laboratorio tedesco per individuare il farmaco specifico per la cura. Ad inizio settembre notando che il cane teneva sempre l’orecchio destro abbassato abbiamo fatto fare immediatamente un controllo e ci è stato detto quanto segue:

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Il cane presenta un gonfiore nel canale uditivo che per via delle secrezioni favorisce il proliferare di stafilococchi.
Ci sono state prescritte un ciclo di iniezioni ogni dodici ore per 20 gg di 2.7 ml di Amikavet con relativa pulizia dell’orecchio con Surosolve e una spruzzata di Easotic. Inoltre 400 mg di Ketoconazolo. Tolto questo alla prossima visita il veterinario vorrebbe valutare un intervento chirurgico per risolvere definitivamente il problema (tecalbo ).
Vorrei sapere cosa ne pensate in quanto io non sono molto d’accordo.
Grazie mille Elena

 

Tipo di consulto: Veterinario Generale
Tipo di problema: Problema all’orecchio otite cane cure

 

 

Risponde il dottor Fabio Maria Aleandri, Medico Veterinario e direttore sanitario del Centro Veterinario Aleandri, con sede in Roma. Per contatti diretti mail [email protected] www.ambvetaleandri.eu

 

 

Gentile Sig.ra Elena Le otiti esterne del cane sono spesso dipendenti da più cause sia locali che sistemiche. In prima istanza possiamo avere dei fattori predisponenti quali la conformazione dell’orecchio, le patologie sistemiche, le neoplasie  e l’elevata umidità dei condotti uditivi. Queste situazioni da sole non possono indurre otite ma possono facilitare l’instaurarsi della stessa. Fattori che invece possono determinare un’otite sono:  le allergie , le malattie autoimmunitarie , i corpi estranei, i disturbi nella cheratinizzazione, microrganismi e malattie virali. Una volta instaurata l’otite questa può perpetuarsi perchè sul problema di base si innescano fattori cosi detti perpetuanti come le infezzioni batteriche , lieviti (per es. malassezia) patologie dell’orecchio medio ecc..

Per questa pluralità di fattori spesso la terapia delle otite esterne risulta particolarmente difficile. Individuare con un tampone i batteri o lievi coinvolti e curare di conseguenza può non risolvere il problema, se non si risolve la causa primaria. Molto spesso allergie e malattie immunitarie sono alla base del disturbo. Per questo è bene approfondire e cercare di trovare la causa iniziale (per es. allergie alimentari spesso coinvolte nella patologia).

Nel suo caso l’otite viene combattuta con un antibiotico l’Amikacina e un antimicotico il ketoconazolo. Quindi probabilmente abbiamo uno stafilococco particolarmente resistente (l’amikacina si usa , di solito, solo se l’antibiogramma non ci da alternative perché potenzialmente ototossica e nefrotossica) e un fungo o lievito (probabilmente malassezia) . Tuttavia non trascurerei il fatto che entrambi possano essere solo una complicazione di un’otite con altre origini.

Il ricorso alla chirurgia è l’ultima spiaggia se non riusciamo a trovare un rimedio e/o se le alterazioni del condotto uditivo sono particolarmente gravi

Sono tre i principali interventi :

1) resezione del canale auricolare verticale

2) resezione della parete laterale del tratto verticale (tecnica di Zepp)

3)ablazione totale del condotto uditivo (TECA-LBO)

 

Generalmente , se si interviene precocemente le prime due tecniche, soprattutto quella di Zepp possono aiutarci a risolvere o a comunque contenere il problema. Si ricorre alla TECA-LBO  in diverse situazioni : Otite proliferativa cronica all’ultimo-stadio  con ostruzione del canale orizzontale e verticale, otite persistente nonostante un precedente intervento chirurgico (resezione parete laterale, ablazione condotto verticale), tumori , traumi gravi del condotto uditivo , anomalie congenite del condotto uditivo , otite media intrattabile.

 

Non so con precisione in che condizioni sia l’orecchio del suo cucciolone e quindi quello che dico può non essere la cosa più indicata , ma, se non ci troviamo difronte ad una situazione drammatica, io preferirei prima escludere o curare i fattori scatenanti del problema e ricorrerei alla chirurgia solo in caso di insuccesso. Tuttavia non conoscendo la natura del rigonfiamento di cui parla (tumore? inspessimento della parete per infiammazione cronica? anomalia congenita?)  non so dirle se la TEC-LBO sia o no la soluzione migliore. Cordiali saluti Dott. Fabio Maria Aleandri Medico Veterinario

 

 

 

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Foto: Thinkstock

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