10 cattivissimi cani da guardia (FOTO)

10 cattivissimi cani da guardia (FOTO)

Attenzione al cane… ma chi ci sarà veramente dietro al cancello? Ogni volta che passiamo davanti all’ingresso di un’abitazione e ci imbattiamo nel cartello ‘Attenti al cane’, magari immaginiamo che dall’altra parte ci sia chissà quale bestia feroce con denti affilati. A volte la realtà è ben diversa! Fanno capolino o vediamo dietro recinzioni, simpaticissimi quattro zampe più in vena di compagnia e smancerie che di attacchi! Oppure, sorpresa delle sorprese, dietro al cancello ci sono ‘micioni’ molto particolari o  ‘guardiani’ un tantino voluminosi. Come queste 10 foto mostrano!

 

cane-affacciato-da-un-cancello

 

Ladri decapitano il cane da guardia: orrore a Caserta

cane da guardia

Una terribile vicenda di cronaca ha sconvolto la vita di due famiglie di Teano, in provincia di Caserta: i ladri hanno decapitato un cane da guardia per rubare in un casolare di campagna, alcuni attrezzi agricoli e qualche suppellettile. Il cane, di proprietà del vicino di casa della famiglia che vive nel casolare, era un vispo meticcio di un paio di anni che era solito gironzolare libero per le campagne, facendo la guardia alle due abitazioni.

cane da guardia

Dobermann, carattere e comportamento con i bambini

dobermann carattere comportamento bambini

dobermann carattere comportamento bambiniIl Dobermann (o Doberman) è di sicuro uno dei cani più belli, eleganti ed intelligenti che si conosca. Ma anche tra i più discussi. La sua prestanza fisica ne rende evidenti le potenzialità pericolose nell’eventualità di un’aggressione, ma difficilmente il cane, se cresciuto in mani adeguate, attaccherà per primo un possibile nemico. Assolutamente da bandire come leggenda metropolitana tra le più assurde ed illogiche quella che racconta come questo animale sia destinato ad impazzire intorno ai 7 anni di vita. Si ritiene cioè erroneamente, data la testa piccola (ma proporzionata) del Dobermann che ad un certo punto del suo sviluppo la scatola cranica smetta di crescere arrivando a comprimere il cervello invece in regolare sviluppo e provocando dunque una follia aggressiva.

Aidi, cane dell’Atlante

Aidi cane dell'atlante

Aidi cane dell'atlante

E’ bello questo cane che vedete nella foto, vero? E’ noto come cane dell’Atlante  o dell’Atlas o ancora come Aidi: nomi che derivano dalle sue più probabili origini, le montagne dell’Atlas in Marocco. E’ qui che questo cane di taglia grande esiste da sempre, anche se una minima diffusione si è sviluppata anche in Europa. Erroneamente si ritiene il cane Aidi, un cane da pastore: non ve ne sono nel Vecchio Continente allevati con questo scopo, ma neppure in Marocco, dove dalla notte dei tempi fino ad oggi è stato utilizzato essenzialmente come cane da guardia. E’ il fedele compagno delle popolazioni seminomadi delle montagne marocchine, deputato alla protezione della famiglia e del bestiame dai predatori, ma non alla cura degli animali, cosa propria, per l’appunto ai cani da pastore.

Cane per sventare una rapina rischia di non poter stare in negozio

Cane sventa rapina

Cane sventa rapina

Come può chiamarsi il cane di un fornaio? Brioche naturalmente, tra poco capirete perché i Nas hanno detto no alla presenza di Brioche nel forno “L’Arte della Panificazione”. Nei giorni scorsi il rottweiler di nome Brioche ha azzannato la mano del rapinatore che durante l’orario di chiusura, intorno alle ore 14, era entrato nel panificio armato di siringa. Il malvivente ha ferito Nathalie Boscardin con la siringa nonostante sia intervenuto il cane.

Gli Schnauzer, tre taglie per una razza

Schnauzer nano

Come già detto nella prima parte di questo brevissimo trattato sugli Schnauzer, questi cani, indipendentemente dalla loro taglia, risultano eleganti. Saranno i baffi, le sopracciglia cespugliose, il muso decorato di mustacchi e basette… certo è che ognuna delle tre taglie ha qualcosa di particolare, legata allo sguardo e alla testa: quella dello Schnauzer gigante è grande e imponente, quasi umana; lo Schnauzer di taglia media ha forme ed espressione che ricordano la vivacità dei Terrier; mentre lo Schnauzer nano, pur avendo l’indole da Terrier è più compatto, tenero e comico, come si può intuire dalla foto oltretutto!

Schnauzer nano

La statura dello Schnauzer nano è compresa tra i 30 e i 35 centimetri e il peso va dai 6 ai 7 chilogrammi. Ha la testa lunga e occhi scuri e ovali. Le orecchie mozzate a punta. Il mantello si presenta ispido al tatto e con folto sottopelo. I colori standard sono nero, sale e pepe, e bianco (come vedete dalla foto)! Lo Schnauzer nano è molto orientato alla famiglia ed è così devoto da sentirsi offeso quando vengono ricevuti degli ospiti (per lui sempre estranei!). E’ affettuoso, energico, simpatico, obbediente e addestrabile, infatti poche razze hanno così tanta disponiblità ad imparare ed elasticità nell’accettare le tecniche di addestramento. Ama ripetere i giochi e gli esercizi, infatti anche in ambito casalingo se non avete molto tempo da dedicargli non iniziate a giocare con lui, pochi minuti di gioco lo deluderanno! E‘ principalmente un cane da compagnia, ma nella precedente puntata sugli Schnauzer abbiamo già elogiato le sue doti da cacciatore e anche da cane da guardia, infatti è anche un gran abbaiatore.

Schnauzer, l’elegante cane dalle sembianze umane

Schnauzer (5)

Gli Schnauzer. Tre facce per un’unica razza, che in realtà risulta ben distinta e con particolari caratteristiche se stiamo parlando di Schnauzer nano, Schnauzer medio e Schnauzer gigante. L’eleganza di questo cane non ha pari, tanto che non è difficile scoprire che un padrone molto attento (e molto ricco), che vediamo intento a comprare un collare di diamanti sia il padrone di uno Schnauzer. Questo perchè nessuno meglio di lui sarà in grado di indossarlo! Ma qui non si parla di cani, che di certo non hanno bisogno di oggetti per dimostrare la loro personalità, ma di padroni un tantino eccentrici!

Lo Schnauzer di taglia media è la più antica delle tre varianti, se ne hanno tracce in alcuni dipinti della fine del Quattrocento e si sa che sempre in quel periodo questo cane, allora conosciuto come Pinscher a pelo duro, era un apprezzato cane da compagnia. Lo Schnauzer gigante invece fu ottenuto dall’incrocio con alcuni cani da gregge, con l’Alano e forse anche con il Bovaro delle Fiandre. Era un eccellente conduttore di bestiame, mentre adesso lo conosciamo come cane da guardia, cane poliziotto e anche più semplicemente come cane da compagnia. Lo Schnauzer nano è la versione più recente della razza, risale all’inizio del secolo scorso e nasce come cane da compagnia allo stato puro. In realtà come i piccoli Terrier si dimostra sia un buon cane da guardia, caratteristica che accomuna le tre taglie di Schnauzer, sia come cane da caccia di ratti e topi. Basta lasciarlo per un po’ all’aperto che immediatamente, sentendo il richiamo della natura, parte alla ricerca di prede, e proprio come un Terrier adora questa attività.

I cani nella storia, tra immagini e scritti antichi

cani e storia 2

Dopo il primo impatto con l’uomo preistorico, e quindi con la caccia, addentriamoci ancora all’interno del mondo canino, ripercorrendone i passi attraverso la storia e soffermandoci su un’altra caratteristica fondamentale dei cani, la guardia, che come la caccia venne scoperta e immediatamente utilizzata dall’uomo.

Le raffigurazioni preistoriche non riguardano i cani. Chiaramente gli artisti del tempo erano più attratti dal riprodurre grandi bisonti, elefanti, renne, gli animali che venivano cacciati e uccisi e che poi diventavano cibo, che fornivano pellicce e quindi il Canis Familiaris manca completamente nelle prime preistoriche forme d’arte. Esso era sicuramente un compagno abituale, che non richiamava l’attenzione in questo senso, fino a quando anche queste prime forme d’arte si sono evolute e sono cambiati anche i soggetti rappresentati. Appaiono le iene e gli sciacalli e circa nel 4.500 a.C. ecco comparire anche i cani, dipinti nell’atto di aiutare i cacciatori. E’ stato ritrovato anche un coltello, risalente a 4-5 mila anni fa, sul cui manico è ritratto un cane con un collare. Molte rappresentazioni hanno convinto gli storici e gli esperti riguardo al fatto che il cane venisse utilizzato anche per fare da guardia ai villaggi.

Siberian Husky, il cane da slitta

Funerale Husky

Siberian Husky (5)

Il nome di questo cane deriva da quello del popolo del freddo nord, gli Eschimesi, e si diffuse in Alaska, dove subì variazioni passando da Esky, a Eskimo, fino a diventare quello che tutti noi adesso conosciamo: Husky. La razza è stata allevata per più di tremila anni dal popolo Inuit della Siberia, che lo ha reso un cane perfetto per la cura delle mandrie di renne e il traino delle slitte. L’Husky è stato sempre apprezzato per la sua forza, la potenza nel traino, la sicurezza, la concentrazione nel lavoro e una resistenza che è sempre sembrata illimitata.

Oggi l’Husky è un cane molto dibattuto. Alcuni lo definiscono amabile e gentile, un cane da compagnia ideale, che ama i bambini e la famiglia, mentre altri ritengono che sia un cane a cui non piacciono affatto i bambini, che crea problemi per la sua totale incapacità a stare con persone che non siano i suoi padroni e che ha molta difficoltà a conviere con cani della sua specie e anche con altre razze. Risulta comunque per tutti un animale socievole, semmai molto particolare, caratterizzato da un fortissimo senso del territorio.

La corretta alimentazione di un cane

alimentazione cani

Ci sono dei piccoli accorgimenti da prendere nell’alimentazione dei cani che vanno bene per tutte le razze e per tutte le tipologie di cane (da caccia, da compagnia, da guardia), così come ci sono caratteristiche particolari di ogni animale da tener presente anche nella nutrizione, e per le quali potrete chiedere consiglio al veterinario o al vostro rivenditore di fiducia. Queste sono note generali da tener presente, consigli alimentari per garantire anche una vita lunga e sana al vostro amico, infatti pare che sia più probabile che un cane possa morire di indigestione che non di fame!

E’ fondamentale dare da mangiare al nostro cane sempre alla stessa ora, nello stesso luogo e nella stessa ciotola (che cambierete periodicamente solo dopo l’usura che non vi consente pù di pulirla a dovere). Se si tratta di un cane da guardia meglio che sia anche sempre la stessa persona a nutrirlo, così sarà molto difficile che accetti cibo da estranei. I cuccioli svezzati devono mangiare 4 volte al giorno, i pasti poi diventeranno 3 e infine 2 pasti quotidiani,  con intervalli di almeno 8 ore tra un pasto e l’altro in modo da permettere al cane di digerire bene prima di mangiare di nuovo. La pappa deve essere tiepida, non troppo calda perchè ustionerebbe le mucose e non troppo fredda perchè potrebbe bloccare la digestione del cane, causando coliche. Il cibo va lasciato al suo posto per circa mezz’ora, se il nostro amico capriccioso non lo mangia o non lo finisce non bisogna lasciarglielo lì per ore intere.