Dsquared: ecco la collezione per avere un cane sempre alla moda

Si prendono tanto in giro i personaggi del mondo dello spettacolo, considerandati quasi sempre stravaganti per le loro scelte in merito “all’abbigliamento canino”, eppure non di rado anche le persone cosiddette comuni, non rinunciano a far indossare al proprio amico a quattro zampe, accessori particolari e certamente scomodi. Certi di un sicuro successo, quindi, gli americani gemelli Caten, hanno presentato nei giorni scorsi, la collezione A/I. A Beverly Hills, in una villa privata dove il lusso si sprecava. Qui i due artisti, hanno mostrato ai convenuti, assieme a yoox.com la collezione Dsquared per gli animali che hanno dei padroni con il portafoglio pieno o, semplicemente, molto attenti a ciò che detta lo stile del momento.

Floriterapia australiana per gli animali: ecco le essenze principali

Sono sempre di più i possessori di amici a quattro zampe che scelgono rimedi naturali per farli stare meglio; una alternativa che, non di rado, preferiscono pure le persone, trovando conforto e benessere e riuscendo ad affrontare meglio le difficoltà della vita. Per ogni sintomo o disturbo, infatti, le essenze floreali, in particolare quelle australiane, riescono ad agire e a migliorare lo stato del proprio cane o gatto, ad esempio. E’ chiaro che ciò non può sostituire le cure ufficiali e neppure eventuali problemi comportamentali che vanno seguiti dai professinisti, ma non sono rare le volte che per qualche leggero disagio si possa migliorare la condizione del proprio cucciolo, in attesa che superi magari le sue paure.

La scelta delle vaccinazioni per gli amici a quattro zampe

Sarebbe auspicabile che tutti i veterinari imparassero ad incoraggiare le persone a prendere delle decisioni importanti in merito alle vaccinazioni. Non è il caso, infatti, come è avvenuto negli scorsi anni, di creare una sorta di regola generale che dia al padrone piena libertà di scelta e, soprattutto, che sia difficilmente adattabile a tutte le specie di animali domestici. Ognuno di questi programmi, comunque, è ovvio, deve prendere in considerazione la massima copertura per le malattie potenzialmente mortali ed endemiche della zona in cui si trova il pet.

Animali e ansia da separazione

Quasi tutti gli animali domestici e, soprattutto, cani e gatti, soffrono se vengono allontanati dal padrone, anche momentaneamente. Del resto loro non sanno per quanto tempo resteranno a distanza e pensano sia per sempre. Il livello di angoscia e frustrazione varia da soggetto a soggetto, ma in linea di massima è per tutti una situazione di grande disagio che può portare a momenti di grande sofferenza. Non è diverso, poi, quando sono abituati a vivere e a giocare con altri simili o con esseri viventi, con i quali hanno instaurato uno stretto rapporto, per cui l’allontanamento, per quanto possibile, sarebbe sempre da evitare.

Potenza: finalmente un ambulatorio per gli animali

buona notizia giunge dal Comune di Potenza, che ha ceduto in comodato d’uso all’azienda sanitaria del capoluogo, per 12 anni rinnovabile per uguale periodo a richiesta del comodatario e solo a seguito di provvedimento espresso dell’Amministrazione Comunale, l’ex scuola materna di contrada Trinita’ Sicilia per realizzare un servizio finora mancante: l’ambulatorio veterinario, piu’ volte richiesto dalle associazioni protezionistiche.

La struttura servira’ il capoluogo e altri Comuni per le sterilizzazioni gratuite, per evitare cucciolate indesiderate, per il pronto soccorso veterinario nonche’ per incentivare le iscrizioni dei cani padronali all’anagrafe canina.

Veneto: l’alluvione uccide oltre 150 mila animali

Che l’uomo ne sia responsabile o meno, e in buona parte lo è sempre, a pagare le conseguenze di disastri ambientali e calamità naturali, sono sempre gli animali. Vere vittime indifese di fronte alla furia delle tempeste, questa volta in Veneto ne sono morti ben 150 mila, a causa dell’alluvione, che con grande violenza non ha risparmiato la zona. A perdere la vita nei giorni scorsi, sono state quindi una svariata quantità di specie come tacchini, polli, conigli, maiali e mucche, annegati nelle campagne della regione.La Coldiretti ha ribadito che le aree più colpite dal disastro, sono state le province di Padova, Vicenza e Verona dove forte e’ la concentrazione di allevamenti e solo ora che il peggio è passato, si cominciano a contare i danni veramente.

Portare il proprio animale dal veterinario: quando è davvero necessario?

Se un animale appare meno grintoso e attivo del solito, potrebbe non essere perfettamente in salute. E’ vero che non bisogna mostrarsi estremamente ansiosi ed entrare immediatamente nel panico, ma neppure vantare disinteresse e  aspettare che la situazione peggiori. In molti, soprattutto all’inizio, si affidano ai rimedi floreali o a trattamenti alternativi, che pur non essendo potenti e ad azione veloce come gli antibiotici, possono riportare l’amico a quattro zampe, alla quotidiana allegria. Se, però, in breve tempo non si registrano miglioramenti significativi, ecco che diventa necessario portarlo dal veterinario. In particolare, poi, se:

Gli animali che spruzzano urina per la difesa del territorio

Molto spesso gli animali spruzzano urina per segnare il proprio territorio, una “pratica” piuttosto fastidiosa per gli esseri umani, soprattutto quando riguarda aree chiuse o ristrette. Nei gatti questo non è un problema, mentre per tutti gli altri esemplari, si tratta di un vero e proprio marchio che indica il proprio passaggio o la propria presenza. La situazione diventa quasi insostenibile se un altro animale viene introdotto o invade quello che è considerato un dominio personale. Una soluzione, in questo caso, potrebbe essere quella di riorganizzare gli spazi in cui vivono gli amici a quattro zampe, per non far sentire nessuno minacciato. Non sono rare le situazioni però in cui un mico adulto non si riesce ad adattare a vivere con altri gatti e, in questo caso, la soluzione migliore sarebbe farli restare separati.

Gli animali che vengono trattati come gli esseri umani

Certi atteggiamenti, profonde emozioni e modi di fare, caratterizzano solamente l’essere umano, ma non corrispondono quasi mai e comunque non nella stessa misura, agli animali. Essi sono diversi da noi ed è bello così: ogni essere vivente, del resto deve avere delle proprie peculiarità e differenze. Non tutti i padroni, però, se ne rendono conto e consciamente o inconsciamente, vorrebbero trasformare il proprio pet in un piccolo bambino da allevare o in un amico con cui confidarsi. La grande sensibilità degli amici a quattro zampe, favorisce tale convinzione e allora cominciano i guai perchè ci si ritrova a conoscere degli esemplari simili alle persone con cui vivono nel modo di muoversi, di guardare e, nel peggiore dei casi, di abbigliarsi. Si perchè non sono rare le situazioni in cui si vedono passare degli improbabili esseri non meglio identificati con tanto di pelo colorato, ciuffi arricciati o in stile punk e mollettine colorate da più parti. L’effetto è divertente, ma a volte bisogna anche pensare alla salute psico-fisica del proprio animale.

Taranto: ancora una villa-lager per gli animali

allevamento intensivo

Esistono moltissime persone al mondo che darebbero la vita per il proprio animale o per salvarne uno in pericolo, ce ne sono altrettante, invece, che non solo non si sentono vicine a queste tenere creature, ma neppure sono in grado di rispettarle. I secondi, purtroppo, a volte sembrano avere la meglio sui primi, nonostante i continui controlli da parte delle associazioni a tema o dei volontari. L’ennesimo caso per il quale ogni commento è superfluo, riguarda una villa di Taranto, dove gli amici a quattro zampe, venivano tenuti in condizioni “incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”. Per questo è scattata tempestivamente la denuncia, una volta accertato il fatto, da parte dei carabinieri della stazione di Crispiano, nei confronti del proprietario che era un rispettabile medico del luogo. Il cinquantaquattrenne, infatti, sarebbe stato il responsabile di condizioni al limite delle decenza, con escrementi lungo il pavimento e quattro mura domestiche che erano diventate un lager per creature indifese.

Aumentano gli abbandoni e le disattenzioni nei confronti dei cani

Se a fine primavera si poteva tirare un sospiro di sollievo perchè gli amici a quattro zampe, erano sempre più benvoluti e tenuti in totale benessere nelle case dei loro padroni, adesso sembra che la tendenza si sia di nuovo, purtroppo, invertita. Lo conferma l’Enpa, ribadendo che la situazione è quasi al limite e bisogna intervenire immediatamente. Questa estate, poi, sono stati raggiunti livelli assurdi di disattenzione nei confronti dei cani: qualcuno ha trascinato il proprio pet con il motorino, facendolo morire di infarto, qualcun altro ancora, in più di un caso, ha lasciato per troppo tempo solo l’animale tenuto fra le quattro mura domestiche. Il risultato è stato quello di una uccisione volontaria o accidentale, da parte degli stessi amici dell’uomo, caduti giù dal balcone.

Proteggere un animale dalle malattie infettive

Come capita agli esseri umani, pure per gli animali i controlli devono essere regolari, per tentare di scoprire in anticipo se si ammalano di qualche malattia più grave. Alcuni disturbi, infatti, richiedono grande attenzione ed è sempre meglio comprenderli in anticipo. Un esempio può essere costituito dall’enterite felina o dal parvovirus canino o, nel caso dei cavalli, dall’adenite equina. Contro parecchie infezioni, comunque, ormai esistono dei comprovati vaccini, che i veterinari consigliano di far fare al proprio cucciolo, proprio per evitare complicazioni in età adulta. Inoculando all’interno dell’organismo dell’amico a quattro zampe il virus morto o modificato non patogeno, infatti, si sensibilizza il sistema immunitario e si scongiura il rischio, addirittura, della morte. Insomma, il consiglio è sempre quello del prevenire che è meglio del curare: è bene, quindi, non attendere che qualche brutto sintomo si faccia sentire, ma fare in modo che se in seguito il vostro pet sarà colpito da un disagio fisico, il suo corpo sarà in grado di respingerlo con estrema facilità.

Maltrattamento animali: gli italiani preferiscono denunciarlo in forma anonima

La maggior parte degli italiani, adora gli animali: lo si nota dalle migliaia di segnalazioni che ogni giorno denunciano un maltrattamento sugli amici a quattro zampe, in particolare. Si parla, addirittura, di oltre 45.000 telefonate nel solo periodo compreso tra giugno e settembre, al servizio “Io lo segnalo” , la campagna di Aidaa. Il 58 per cento di tali richieste di intervento, però, riguarda persone che vogliono assolutamente che non venga resa nota la loro identità, probabilmente per paura di ritorsioni da parte dei padroni negligenti. Quasi sempre, del resto, come conferma la stessa Associazione Italiana Difesa Animali e ambiente, si tratta dei vicini di casa con i quali poco si va d’accordo, per questo o per altri motivi e ciò costituirebbe l’ennesima occasione per litigare, anche pesantemente come succede nel 33 per cento dei casi.

Gli amici a quattro zampe che cambiano stile di vita

Gli animali spesso sono come le persone e trovano difficoltà, nell’immediato, a cambiare stile di vita o abitudini. Per alcuni si tratta di un vero e proprio stress, soprattutto se per via di un viaggio da parte del padrone, vivono in una “pensione” con degli estranei. Magari in questo luogo saranno coccolati e curati alla perfezioni, ma le loro quattro pareti domestiche resteranno insostituibili e questo può causare qualche piccolo momento di sconforto, in attesa che tutto ritorni alla normalità. La situazione si complica per quelle creature viventi la cui esistenza, è scandita da una routine che non cambia mai, come ad esempio quelle che restano sempre in casa o, ancora, gli amici a quattro zampe che si trovano negli zoo, o prendono parte ad esibizioni, o vanno a caccia o, comunque, sono abituati a ritmi esistenziali molto impegnativi. Per tante ore al giorno, infatti, si trovano a contatto con l’addestratore o con persone che pensano alla loro toelettatura o alla ginnastica di preparazione.