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Sopprimere il cane malato o lasciarlo morire lentamente?

soppressione cane malato

Oggi cari lettori di Tutto Zampe ci vogliamo occupare di una problematica delicata che riguarda i nostri amici a quattro zampe malati: eutanasia si o no? Purtroppo quando il proprio amico peloso è vecchio e malato, si stringe il cuore a vederlo in difficoltà, incapace di provvedere a se stesso, di camminare o mangiare: se il veterinario ha diagnosticato una malattia incurabile che porta ad una lenta agonia, fino alla morte, starà a noi proprietari a quel punto decidere cosa fare, se continuare a farlo vivere, pur soffrendo, oppure fare quella maledetta punturina.

Personalmente considero l’eutanasia un atto d’amore nei confronti di chi, senza poterlo capire e senza potere esprimere appieno i propri sentimenti, ha davanti soltanto sofferenza, senza alcuna speranza di guarigione o remissione della malattia. Certo, nessuno ha il diritto di decidere se un altro essere vivente deve o meno morire, ma gli animali sono privi di parola e possono comunicare con noi solo attraverso i gesti ed il linguaggio degli occhi. Prima di prendere una decisione così importante è bene riflettere a lungo e chiedere consiglio al veterinario e valutare bene i pro e i contro.

Spesso infatti si fa ricorso all’eutanasia anche per malattie che sarebbero curabili, magari con margini di guarigione un pò bassi, ma perchè non provare? La chemioterapia o i chemioterapici come il cortisone, sono spesso ben tollerati dagli animali: si tratta di una chance in più che viene loro offerta prima di dire addio per sempre alla vita. Se si tratta di cure costose potrete pensare alla stipula di un’assicurazione veterinaria, che coprirà le spese sostenute a fronte del pagamento di un premio mensile. L’eutansia è normalmente effettuata attraverso l’iniezione di una forte dose di barbiturici nelle vene, che causa rapidamente il sonno, incoscienza e poi l’arresto cardiaco, di solito dura meno di un minuto.

Voi cari lettori cosa ne pensate? Vi è mai accaduto di dover ricorrere a questa pratica per porre fine alle sofferenze del vostro cane o del vostro gatto?

Foto credits: Thinkstock

42 commenti su “Sopprimere il cane malato o lasciarlo morire lentamente?”

  1. Il mio stupendo cane di nome Baldo se n’è andato 6 mesi fa, all’età di 14 anni. Se ne é andato, a mio avviso, aspettando che fossimo tutti lì vicino a lui, io, mio marito e i miei figli. Sono fuggita da chi mi diceva che lo avrei dovuto sopprimere, prima che la sua malattia lo portasse a non farlo più camminare e di certo sarebbe stata la scelta migliore e più saggia. Ho pianto tutte le mie lacrime di fronte a quella prospettiva e mi sono rivolta ad una clinica veterinaria che ha proseguito con le chemio che avevamo iniziato altrove, rimandandomi sempre a casa con una piccola speranza. Dal momento che il mio cane ha iniziato ad avere difficoltà a tirarsi su con le zampe posteriori, al momento in cui é morto è passato un mese. Ma lui mi guardava sempre con i suoi occhioni chiedendomi aiuto solo quando aveva bisogno di spostarsi; per il resto non si é mai lamentato anche se per me è stato molto faticoso. Consapevole però che stavo facendo la cosa giusta. Quando ho capito che la situazione stava peggiorando, con mio marito e i miei figli siamo corsi alla clinica per ricoverarlo e tenerlo sotto controllo, ma lui non é stato mai ricoverato perché appena arrivati lì, è morto dopo 10 minuti. I miei figli lo hanno visto morto, lo hanno toccato, accarezzato…secondo me ha scelto il momento per lasciarci e sono convinta che, nonostante la fatica e il dolore che ho provato in quei giorni, ho fatto la cosa giusta. Ho fatto per lui ciò che avrei fatto per una persona. Per non farsi dimenticare, Baldo ci ha lasciato il giorno del compleanno di mio marito! Caro Baldo sarai per sempre il cane della mia vita….<3

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    • Sopprimerlo mi sembra la ks più giusta effetti ovvia da fare..
      Nn è segno di egoismo km ho sentito dire a mlt..
      A me è successo di dover prendere qst decisione..
      E dovessi tornare indietro lo rifarei mille vlt..
      Xkè farli soffrire??
      Nn è giusto ne bello vd tirar l’ultimo sospiro di vita..

    • Ciao grazie mi hai fatto capire che il mio non e egoismo continuare ha sperare e coccolare la mia piccola figlia per me, la veterinaria dopo che gli ho chiesto di continuare ha fargli le flebo mi ha risposto non ce più niente da fare, si e rifiutata dicendo non scendo scendo in studio solo per addormentarla, ho provato uno schifo e unabbandono premetto che sono disoccupata e non avrei potuto pagare le cure lo vista da parte della veterinaria anche come a gratis non spreco nemmeno il tempo per continuare, la mia Cagnolina Nami a 5 anni ha avuto unencefalite non la curavano senza soldi un’anima buona mi ha aiutato 3 giorni in clinica fra esami mi ridanno la cagnolina con cura di cortisone , fra un mese la riporti che gli facciamo la chemio tutto questo, la cagnolina perde mezza linguetta, ha problemi ai reni e in più anemica valori sballati, una sera la riporto in clinica con dei dolori gli dico non ho soldi sta male, ma signora non può presentarsi dicendo non ho soldi dopo tanto pregare me la guardano mi dicono che dagli esami ha valori sballati e da ricoverare le prepariamo il preventivo , li ho guardati ma io non ho soldi va bene signora la porta via ma ha bisogno di ricovero e mi chiedono se ho qualsiasi cosa di soldi da dargli per la visita gli ripeto non ho soldi dopo 1,600 euro che si sono presi io di benefattori non ne avevo più, e mi lasciano andare telefono al giorno dopo la dottoressa della clinica per dirgi cosa potevo fare e lei mi dice signora si metta l’anima in pace non ce più niente da fare bisogna addormentarla certo non qua, ora sono sola abbandonata e gente che mi fa sentire in colpa dicendomi non farla soffrire falla addormentare, ma io non voglio gli sto vicino la imbocco la coccolo gli parlo sono li tutta per lei, non ho nessun diritto di decidere per la sua vita e non lo trovo egoistico, grazie

  2. Iio ho assistito momenti di agonia parekkie volte, mia madre, mio padre, i nonni, un’amica carissima, ma mai e poi mai avrei adottato l’eutanasia. io nn sono il PADRETERNO x poter decidere la sorte di nessuno, ma nn solo, anke nei momenti + brutti, quando sai ke tanto oramai sono giunti alla fine, nel mio cuore spero ke la fine giunga il + tardi possibile xkè l’idea di xdere una vita ke AMO mi farebbe morire. Nn sono egoista, ma credeteci, ke anke ki sa di essere giunto alla fine, pur soffrendo maledettamente, spera anke in un miracolo. Lo dice una ke l’ha vissuto in prima xsona. Anke se sono animali, anke loro hanno dei sentimenti, lo dimastra l’amore ke ci hanno saputo dare quando stavano bene, allora penso sia + ke giusto assisterli con quanto + amore possibile e rispettarli come si rispetta l’essere umano.Fino alla fine!

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    • @sonia: Nemmeno io sono il padre eterno, ma io ho soppresso il mio cane. Secondo me dipende da caso a caso. Il mio cane stava morendo, se non lo avessi soppresso sarebbe morto in meno di una settimana. Non ci sono speranze, miracoli…se è la tua ora, è la tua ora…fine.
      E sopprimerlo non è stato un gesto per mancargli di rispetto o togliergli speranze..E il fatto che abbia sentimenti nemmeno c’entra…
      In casa siamo in 4 e lavoriamo tutti…Di giorno ci sono solo i miei nonni che abitano nell’altra casa con cui condividiamo il giardino, ma hanno più di 80 anni entrambi non avrebbero mai potuto stargli dietro nel momento della fine…Sarebbe potuto morire mentre ero a lavoro..Cosa avrei ottenuto a farlo vivere meno di una settimana in più? Avrei dovuto lasciarlo lì a morire DA SOLO in mezzo al giardino? Ho preferito che si addormentasse tra le braccia di chi lo ha amato dal primo momento in cui ha messo il suo nasino nero fuori dalla cuccia in cui è nato…anche se ho pianto lacrime amare per giorni…io ho ucciso il mio migliore amico…l’ho visto nascere, l’ho cresciuto, l’ho accudito, l’ho nutrito e lavato e curato e portato a spasso…e poi l’ho ucciso…è esasperante, non c’è pace, non c’è consolazione…ma non c’è per me! non per lui. Lasciarlo morire “naturalmente” avrebbe tolto a me i sensi di colpa, sarebbe stata la cosa migliore per me, non per lui. Dire “Ah, io non sono il padre eterno” per me avrebbe significato “non mi prendo la responsabilità”..Se non me la prendo io le responsabilità dei miei animali, chi se le prende?
      L’ultima cosa che ha sentito in questo mondo è stata la mia mano, il mio calore, il mio affetto…Sarebbe stato meglio PER LUI se l’ultima cosa che avesse sentito fosse stata l’erbetta fresca? Dubito.
      Nel tuo caso magari è stato differente.
      Come ho detto, dipende da caso a caso, non si può generalizzare.

  3. I miei gatti e i miei cani sono morti nella loro cuccia per volere del Creatore ( o Natura come volete). Anche se sentivano le forze mancare, una carezza mia e di mio marito li faceva sentire amati….loro capiscono una cosa sola: che noi, con la scusa della sofferenza, che non vogliamo vederli tribolare, ci vogliamo liberare di loro. Quasi sempre il veterinario fa quella maledetta iniezione ( con che coraggio poi) senza la nostra presenza: vi immaginate come si sente la bestiola, sola, su un letto di acciaio senza vederci più, solo un camice bianco e una siringa? Questa è la vera sofferenza per loro, perchè dopo una vita di giochi, pappe e coccole all’improvviso tutto finisce lontano dalla propria casa e dai propri affetti. Questo è egoismo e basta….con questo ragionamento perchè mettere i vecchi malati in ospedali a lunga degenza? Facciamoli fuori e via….complimenti…un applauso….

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    • io non ho potuto veder il mio cucciolo soffrire..mi sento una merda perche lui si fidava di me ed io l ho portato a dormire x sempre. ma ogni minuto e settimane prima di esser arrivata alla decisione lo guardavo negli occhi e lui aveva paura e soffriva ..con un quarto di polmoni era troppo tardi per far qualcosa.ho 27 anni e il mio cucciolo era ed è stata la mia ragione di vita,ed ora vorrei solo raggiungerlo al piu presto.non so se avrei il coraggio potendo tornare indietro di rifarlo perche ho strappato il mio cuore e tutti i giorni ho male ma l unica forza che continua a sorreggermi e di pensare che lui è morto dignitosamente e l ultima cosa che ha visto e stato il sedile della macchina la cosa che lui amava di piu,andare in giro in macchina.aggiungo con il dire che ho preso la decisione che prenderei per me stessa vivere gli ultimi giorni felice e morire prima che il tumore mi uccida

    • Ma come ti permetti di scrivere bestialità del genere e di giudicare situazioni e persone di cui non sai nulla?
      Prendere una decisione del genere pensi che sia una passeggiata di salute ?
      Vedere il tuo cane soffrire le pene dell’inferno, divenire pelle e ossa, non reggersi più in piedi, non mangiare più, nn bere più, non dormire più per i forti dolori pensi sia divertente?
      Ma come puoi permetterti di scrivere queste bestialità e di non rispettare il dolore altrui?

  4. @ sonia:
    Brava, hai detto una cosa giusta.” Anke se sono animali, anke loro hanno dei sentimenti, lo dimastra l’amore ke ci hanno saputo dare quando stavano bene, allora penso sia + ke giusto assisterli con quanto + amore possibile e rispettarli come si rispetta l’essere umano.Fino alla fine!” Ho riportato quello che hai scritto…hai detto la sacrosanta verità

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  5. io penso che un animale non debba soffrire mai momenti del genere… anke se vediamo il nostro best friend sempre seduto con gli occhi cadenti non dobbiamo correre dal vetrinario per dire lui di prendere quella siringa perche la cosa piu giusta è stargli accanto fino alla fine donandogli ogni giorno una carezza d’amore parlando loro e dicendogli di resistere + a lungo possibile!!!! perche loro ci hanno amato sempre anche quando la suocera li rincorreva con la scopa perche rovinava i fiori oppure gli davamo uno schiaffo sulla testa perche ciaveva appena morsi… loro ci amano sempre nei momenti + belli e in quelli + brutti!!!!!!!!! Un animale in cattive situazioni va sempre tenuto fino al giorno in cui se ne andranno, nella casa in cui sono cresciuti, in cui hanno affrontato le loro paure, ci hanno conosciuti, nel posto in cui hanno imparato a tenersi sulle zampe, nella cuccia in cui hanno dormito mille sonni il primo giorno della loro vita, vanno lasciati bere nella tazza in cui per la prima volta sbagliandosi ci hanno fatto la pipi, nella ciotola in cui ci hanno miangiato il primo biscottino, sul prato in cui hanno sofferto per la prima volta magari per una brutta febbre o perche ci hanno vomitato ma ERA LI PROPRIO LI in cui noi eravamo ad agliutarli… vanno lasciati camminare dove per la prima volta hanno messo la loro bellissima zampina!!!!!! ma la cosa piu importante non lasciateli mai morire dove loro non sono cresciuti al vostro fianco… FORTI E BELLI COME VOI LI AVETE MANTENUTI !!!! come voi li avete amati e come loro vi hanno sempre donato il loro amore buttando a terra insieme a voi una lacrima di tristezza, o una di gioia.
    I nostri amici a 4 zampe devono chiudere i loro occhi e addormentarsi felicemente in eterno riposo accanto a noi; e non sopra un maledetto tavolino di acciaio con vicino una siringa vuota e tanti stupidi dottori che l’hanno voluto addormentare con il loro metodo quello piu brutto al mondo. un pensiero speciale alla mia cagnolina Laika che è al mio fianco oggi domani e… PER SEMPRE ANCHE NEL GIORNO PIU BRUTTO DELLA SUA VITA IN CUI SI SPEGNERA IL SUO FRAGORE NELLE MIE BRACCIA… CON TANTO AMORE LA TUA PADRONCINA LUCY CHE TI AMA TANTO!!! CIAO A TUTTI… <3
    SE 6 FORTUNATO A TROVARE UN CUCCIOLO ACCETTALO PER COME ESSO SIA BELLO O BRUTTO BUONO O CATTIVO LORO SARANNO COMUNQUE SEMPRE I NOSTRI MIGLIORI AMICI CHE NON CI TRADIRANNO MAI E RIPETO MAI!!!!! <3 w i quattro zampe!

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  6. Buongiorno a tutti, mi sono appena iscritta solo per dare la mia opinione. Sarò la pecora nera, perchè quello che sto per dire va contro quello che avete detto tutti voi.
    Anche io, nella mia vita, ho assistito a momenti di agonia di persone a me vicine. Non parenti stretti come i genitori, ma zii, nonni, cugini e amici. E più di una volta, nonostante la vita sia bella e si cerchi di prolungarla il più possibile, qualcuno mi ha detto che voleva morire perchè non ce la faceva più con le sofferenze. Gli animali, purtroppo, questo non ce lo possono dire. Almeno non con le parole.
    Sono nata e cresciuta in mezzo agli animali, cani, gatti, canarini, pesci, coniglietti, criceti. Ho visto morire animali in agonia per qualche pezzo di merda che li aveva avvelenati o per delle malattie, e ho visto i miei genitori prendere decisioni non facili. Di questo mi sono resa conto solo 3 anni fa quando ho fatto sopprimere il mio adorato Lothar che aveva 15 anni.
    Circa 9 mesi prima mi ero accorta che non ci sentiva più. Nel corso dei mesi gli è venuta la cataratta e quasi non ci vedeva più, oltre ad un soffio al cuore ed alla artrosi. Giunti alla fine faceva fatica a sdraiarsi e a rialzarsi o a salire sul letto ed era uno strazio vederlo così, anche se mi si stringeva il cuore ogni volta che vedevo che, nonostante la sordità, quando arrivavo a casa non so come mi sentiva e si sforzava di scendere le scale per venire a farmi le feste. Tra l’altro, facendo anche ormai fatica ad alzare la testa.
    La decisione che ho preso, dopo qualche settimana che ci pensavo sopra, di sopprimerlo vi assicuro che è stata dura e anche oggi ci penso e mi chiedo se la mia scelta è stata giusta. Ma io penso, come scrivono nell’articolo, che proprio questo sia un atto di amore. Alla fine, che siano persone o animali, siamo noi che rimaniamo a soffrire per la scomparsa di qualcuno, mentre chi se ne va può finalmente essere in pace dopo tante sofferenze.
    Oltre a Lothar, mi sono rimasti altri animali: la mia Buffy, una cagnolina bianca e nera di mezza taglia di 12 anni, dolcissima, e due gatte, sorelle, di 5 anni, una nera e una color squama di tartaruga. Quest’ultima a gennaio è stata operata di un linfoma intestinale di medio tipo, e anche qui susciterò sdegno perchè, dopo varie visite, ho deciso di non farle fare le chemioterapie. Dopo l’operazione ha avuto un’infezione, che ho fatto curare andando tutte le sere dal veterinario a fare iniezioni di antibiotico. Dopodichè si è ripresa subito, ha ricominciato a mangiare, a prendere peso, a giocare, a correre, ad arrampicarsi sul piccolo prugno che ho in giardino, la vedo stare bene e non oso pensare alla tortura di portarla ogni 3 settimane per farla stare ogni volta 20 minuti sotto flebo, con lo stess del trasportino e del posto nuovo con persone che non conosce. Ho ragionato sul fatto che i veterinari stessi mi hanno detto che, anche se la macro massa è stata tolta interamente e non c’erano metastasi, l’intestino è comunque compromesso per le cellule tumorali che vi girano e che noi non vediamo, e sul fatto che sempre i veterinari hanno detto che le chemioterapie per gli animali non sono aggressive come quelle usate per gli umani perchè non sono mirate a guarire ma ad allungare la vita, perchè comunque moriranno. E io non me la sono sentita di farle vivere i mesi che le rimangono continuando a farla punzecchiare con gli aghi delle flebo prima ad una zampa e poi all’altra (considerate quanto sono piccole le vene di un gatto…) e a farle vivere lo stress avanti e indietro dalla clinica. Inoltre, con il tipo di tumore che è risultato, davano un anno di vita con le cure. Tutti mi dicono che, a vederla, non sembra neanche una gatta malata. E prego. Perchè credo che i miracoli esistano e che sarà la Divina Provvidenza a decidere quanto dovrà vivere.
    Questa è la mia esperienza, che condividiate o no.

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    • Viene dal tuo cuore e dimostra un profondo amore, anche razionale, non istintivo. Condividere o no, una cosa è certa, la tua scelta non si può giudicare: sono decisioni personali. Grazie per la tua sentita testimonianza.

    • @latineva:
      sicuramente con quello che ho gia detto ci disdegna ma cara latineva penso che come ha detto cinzia iannaccio la decisione per il propio amico a 4 zampe è personale però ti dico forse hai ragione non riuscivi piu a guardare il tuo Lothar in quella situazione e capivi che doveva smettere di soffrire ma forse chi lo sa se avresti lasciato agire lo forze superiori (Dio) forse il tuo amico sarrebbe un po guarito da solo un po con le medicine e qualche annetto l’avrebbe fatto, ma hai ragione tu non potevi saperlo e appunto per questo solo in questa situazione ti do un po di ragione e voi che ne pensate??? rispondetemi presto ciao lucia <3

    • @latineva:

      Per il gatto hai provato a dargli l’aloe è un ricostituente, considerata una pianta miracolosa, rinforza il sistema immunitario e in caso di tumore, anche nelle persone, è molto utile (anche se ben pochi lo sanno) se vuoi sapere qualcosa puoi chiedere al tuo veterinario. Io coltivo in giardino l’aloe arborescens che è quella migliore perchè più concentrata rispetto all’aloe vera che è quella più diffusa. Puoi cercare anche su internet info vedrai che sarà molto utile ed è anche gratis.

  7. Ciao questa notte e l’ultima che passo con la mia patata per purtroppo nn si alza più da sola sulle zampe posteriori e così nn può avere una vita libera.quando lo presa nn doveva neanche vivere un anno x il problema al cuore che ha siamo arrivati a 13 anni e nn mi sembra giusto ora farla soffrire C’è anche un inzio di edema polmonare.che ora vado da lei

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  8. Pur avendo la sveglia tra qualche ora per andare a lavoro non riesco a dormire sapendo che questa é l ultima notte del mio compagno a 4 zampe che mi accompagna nella mia vita da 18 anni, prendendolo a 10 anni ha seguito tutta la mia crescita (ne ho 28) ed é tutta la sera che piango come un ragazzino a pensare che degli attacchi epilettici me lo stanno portando via, e purtroppo so che domani il veterinario mi consiglierà la soppressione. Mi mancherai mio piccolo compagno di vita. Ti voglio bene il tuo Maurizio

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    • mi spiace tanto Maurizio, ti capisco, anche io ho fatto sopprimere il mio cane a causa di un tumore alla gengiva che gli impediva di mangiare e bere, a 16 anni. è stato il momento piu brutto della mia vita..

  9. il mio amatissimo Nino all’età di 16 se n’è andato nel novembre del 2011. Era malato di cuore e per 2 anni e mezzo ho cercato qualsiasi tipo di cura. Ormai tra visite e costi delle medicine, ero costretta a risparmiare su tutto pur di garantirgli qualsiasi cosa per farlo vivere più a lungo e stare bene. Ho sempre detto al veterinario, che avrei preso la decisione di addormentarlo per sempre, solo se avesse iniziato a soffrire. E’ stata davvero dura quando il momento è arrivato, ma il veterinario mi disse che ormai non c’era più medicina, flebo o quant’altro che lo avrebbe fatto stare meglio. Era terribile sentire le sue urla di dolore e lì ho capito che era stanco e soffriva. La mattina del 17 novembre si è addormentato per sempre e anche se è stata la cosa più difficile che abbia mai dovuto fare, sono contenta di avergli dato 6 anni (l’ho adottato che aveva 10 anni) di vita felice e con tanto amore.

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  10. Ho avuto un cane femmina di pastore tedesco per 13 anni, gomito a zampa nel lavoro da quando ne aveva 2 (cane poliziotto), mi ha salvato la pelle per parecchie volte. In età avanzata e comparso un tumore ascellare e solo grazie alle cure di una dott.ssa veterinaria ha potuto vivere altri 5 anni con tre interventi chirurgici. Tutto finisce. All’età di 13 anni ha cominciato ad avere dolori lancinanti e guaiva in un modo straziante. Ho dovuto farla sopprimere, perchè, comunque a detta della Dott.ssa, non vi era più nulla da fare. Non ho avuto il coraggio di vederla “andar via” e ho delegato mia moglie e mia figlia di accompagnarla nell’ultimo viaggio. Questo nel 2009. Ancora oggi mi vengono le lacrime agl’occhi al solo pensiero di essere stato così vigliacco, anche se due persone del nucleo famigliare erano presenti alla sua dipartita. Ho altri 2 cani, uno di 13 anni ed uno di 7 mesi. Giuro che non ripeterò l’errore e se proprio mi toccherà riprendere questa orribile decisione, sarò accanto a loro sino alla fine..

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  11. nel 2002 ho dovuto prendere la decisione di fare sopprimere la mia adorata kira, aveva un tumore alle mammelle, è stata operata ma dopo tre mesi il tumore è ritornato più forte di prima, ha colpito i polmoni, era il mese di giugno un caldo terribile e lei non riusciva a respirare, abbiamo passato tutte le notti , io e mio marito, fino al 22 luglio a controllare che respirasse, ad ogni movimento era un tuffo al cuore. il veterinario era settimane che mi diceva di fare la maledetta puntura, ma io non riuscivo a decidermi, amavo moltissimo la mia piccola, non volevo perderla, ma il 22 luglio mi sono resa conto che soffriva tantissimo e allora ho deciso che preferivo soffrire io e non lei. Siamo andate in clinica e lei sembrava capisse, ha voluto bere, fare la passeggiatina nel giardino della clinica e dopo………………………….le sono stata vicina fino all’ultimo respiro, e dopo l’abbiamo seppellita al cimitero degli animali, adesso risposa da 11 anni, ma ancora adesso mi chiedo se ho fatto la scelta giusta, forse avrei allungato la sua vita di un paio di giorni, forse…………… <3

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    • Grazie a tutti, alla fine era un tumore al fegato con attacchi epilettici, ora dopo oltre un mese che il mio piccolino non c’è più ancora lo sento dentro questa casa, accendo la luce per non pestarlo 🙂 quanta compagnia che mi hai fatto in questi 18 anni. CIao piccolo mio, questo è un arrivederci e non un addio sappilo

  12. ho avuto un gattino tempo fa trovato ferito in strada, l abbiamo curato per 2 anni mio marito perfino imboccato, cambiato 4 veterinari speso soldi. poi gli è venuto l epilessia. quando le venivano le crisi io scappavo vedere questo gattino soffrire stavo male io, questo accanimento non si può, voleva perfino farlo operare. poi un brutto giorno stava male , mio marito si è convinto la portato dal veterinarioè l abbiamo addormentato,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,mio marito ne ha sofferto tantissimo la curato come un figlio……

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  13. Ci vuole piu coraggio a veder morire un cane ammalato per evento naturale o farlo sopprimere per risparmiargli il dolore ????. Sono coraggiose decisioni che solo GRANDI PERSONE DOTATE DI IMMENSO SPIRITO UMANO E CIVILE possono prendere. Complimenti per questo atto di coraggio, dimostrato nei confronti di un caro animale, Sig. ra Sabrina. Sono trascorsi piu di 4 decenni, da quando il mio cane lupo di nome Bill, di cinque anni ed in piena salute, fu soppresso (a mia insaputa) con una fucilata da una terza persona per motivi che non sto a dilungare. Allora ero studente alle superiori, abitavo in campagna, tornavo a casa ad orari quasi diversi tutti i giorni (inclusi tre pomeriggi) mi aspettava sempre nello stesso posto, nell’ansa del fiume, come facesse a sincronizzarsi….. non l’ho mai capito, pero era li e abbaiando mi salutava. Smontato dal motorino, era tutta una festa. Ogni sera d’estate era sdraiato fuori, mentre d’inverno lo portavo dentro di casa, faceva la guardia davanti alla porta, abbaiando. In pieno inverno bastava un sasso nel fiume, si tuffava in acqua come un tornado. In primavera poi le corse pazze nei campi in fiore. I metri cubi di buche scavate a caccia di ……… chissa cosa annusava!!!!!! Lui non mangiava, divorava il cibo, come se avesse sempre fretta per fare in 5 anni quello che avrebbe potuto fare il 14 o 15 anni di vita naturale. Era come la torre di Gibilterra, sempre presente e vigile nel tempo. Quanti ricordi, quante emozioni, quante sensazioni di liberta infinita mi ha trasmesso, sono tutte impresse intatte nel mio cuore. Sono passati gli anni, sono venute, passate e trapassate tante persone, come per ogni vita umana, ma l’unico, indimenticato, rimpianto amico a 4 zampe solo uno, il mio caro Bill. Sono convintissimo che l’animo non sia solo umano. Una cane ti trasme troppe sensazioni solo guardandolo dritto negli occhi, sguardo sincero e profondo. Ora , se anche per questo amico dell’uomo c’è un altra dimensione, Baldo e Bill scorazzano liberi fra le verdi praterie del cielo.

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  14. Salve a tutti io ero di quelle persone che non avrebbero mai e poi mai fatto sopprimere il mio cane e tanto meno vi avrei assistito….invece il destino avverso ha deciso diversamente….il 15/09/2012 ho dovuto far sopprimere il mio Amore grande,ma non me la sono sentita di lasciarlo solo io dovevo stare con lui fino all’ultimo,e posso assicurarvi prima di arrivare a dover prendere la decisione di togliere la vita al mio Amore sono andata ovunque,ma per lui il mio Dylan non c’era piu’niente da fare aveva un mastocitoma gigante su tutta la zampa sx sia interno sia esterno…nessun vet me lo ha.voluto operare anche xche operandolo la malattia si sarebbe solo espansa….l’ho fatto soffrire 3lunghi mesi,e solo Dio sa quanto sia stata dura dovergli dire addio aveva solo 9 anni e lo amavo come si ama un figlio e soffro ogni giorno mi manca come l’aria e tutti i giorni vorrei tornare indietro per poterlo toccare ancora una volta,dargli un bacio.sul suo testone…vorrei riaverlo qui come me…si e’vero l’eutanasia e’un atto d’amore,ma chi deve prendere una simile decisione ha dei sensi di colpa che ogni giorno li uccide un po’….il mio Dylan un gigante buono di 65kg con la malattia mangiava poco e in poco tempo con il tanto.sangue che mi perdeva tutti i giorni aveva perso 15kg faceva fatica ad alzarsi e aveva tanto troppo dolore e con gli occhi mi chiedeva pieta’….fidatevi almeno per quanto mi riguarda non prendi la decisione per liberarti di un peso,ma sei costretto e in quel momento quando chiami x fissare “l’appuntamento”vorresti che ti strappassero il cuore….perche il dolore e’talmente grande che niente e nussono potra mai alleviare…Ti amo Dylan per sempre il mio Bambino

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  15. ciao. ho un Cocker femmina di 5anni e da tre soffre di epilessia. La stiamo curando con tre pastiglie al giorno ma quando ha le crisi é una cosa terribile. Aspetto mio marito e la portiamo dal veterinario perché siami a una crisi ogni 15 minuti da ieri

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  16. Io ora devo portare il mio gatto che ha un tumore al fegato e la bronchite..
    Tutta la mia famiglia a piangere,non sappiamo se portarlo o no..ma non sappiamo se ci sono speranze che si cura o meno.

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  17. Anche a me nn piace sentir parlare di eutanasia, però quando un animaletto sta soffrendo molto e non c è cura forse è la cosa migliore da fare anche se fa male..cosa cambia se un giorno in più a soffrire da morire che ti guardano con quelli okki languidi e ti fanno capire che stanno malissimo e non ci può essere un rimedio solo le ore terribili di agonia che manca il respiro fino a quando il cuore non scoppia che tristezza infinita ?

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  18. 3 giorni fa ho dovuto far sopprimere la mia Melinda. Avrebbe compiuto 20 anni fra due mesi. Da circa 1 anno camminava malamente per l’artrosi, ma era sempre la solita Melinda, solo più triste e malinconica. Dormiva sempre e aveva molto bisogno di affetto e di certezze che io, purtroppo, non sempre le davo. Le volevo un bene dell’anima ma con mio marito abbiamo molti problemi, inoltre mia mamma ha l’Alzheimer e mio papà, come a volte capita con gli anziani, è molto egoista e pretende l’impossibile. Da qualche anno la mia situazione è molto pesante e spesso ero depressa così, anche se mi rendevo conto che la micia aveva bisogno di coccole, a volte proprio non ce la facevo, ero come svuotata dentro, avevo solo voglia di rintanarmi in un cantuccio e piangere.
    Però non era sempre così: la maggior parte del tempo facevamo molte cose insieme. A volte passavo delle mezz’ore ad accarezzarla lentamente senza smettere, cambiando solo posizione e sentivo che lei si rasserenava, la vecchiaia fa paura anche ai gatti: l’incertezza del futuro, l’incapacità a comprendere quello che le stava succedendo (“perché non riesco più a stare in piedi bene?”, “perché non riesco più a grattarmi senza cadere?”, “perché quando mangio tante volte vomito?”). I perché erano tanti, come i dolori nelle sue venerande ossa. Ma quando la accarezzavo piano piano e a lungo la sentivo placarsi: sapeva di essere amata e questo aiuta i mici così come aiuta le persone. Mille volte al giorno veniva a miagolare e allora smettevo di lavorare e andavo a prendere in frigo il suo pollo macinato (era l’unica cosa che digeriva) e spesso stavo lì a vederla mangiare: a volte mangiava “a quattro ganasce” con grande piacere, altre volte (anche se il cibo era buono come l’altro) annusava, poi dava qualche leccatina, poi sospirava come per dire “che fatica mangiare oggi” e poi alzava il capino e mi guardava per condividere le sue emozioni.
    Ho 3 cani, ma quando eravamo a tavola il boccone migliore è sempre stato per lei: ci ho sempre tenuto a far sì che i cani sapessero che lei veniva prima. La graduatoria non era determinata dalla quantità di amore, ma dall’anzianità: aveva quasi 20 anni, sapevo che ogni giorno in più era un dono di Dio e negli ultimi mesi, tra lei ed i cani, ho fatto delle differenze spudorate, ma sentivo che era giusto così. Venerdì notte avevo dei lavori in sospeso e sono andata a letto che albeggiava. Avevo dormito 2 ore quando mio marito mi ha chiamata dicendo che la Melinda non riusciva più ad alzarsi con le zampine dietro, che sembrava paralizzata. L’ha portata immediatamente dal veterinario a fare la solita punturina di cortisone, ma io sapevo che questa volta era diverso. Lo SAPEVO: era arrivata la sua volta. Ed infatti: ischemia, e paralisi posteriore. Era tutta sporca di feci perché non tratteneva più, in tutto il pomeriggio non ha mangiato né bevuto (beveva tantissimo da quasi 1 anno). A momenti cercava di alzarsi, ma persino la coda era come una cosa morta, allora la tenevo su io con le mani e le pareva quasi di stare su da sola, così accennava ad un “ronfino” piccolo piccolo. Era spaventata, ma l’ho accarezzata per ore, perché sapevo che era l’ultima volta. Avevo i crampi a stare in quella posizione, ma non aveva importanza, nulla aveva importanza: erano gli ultimi momenti di amore scambiato con la mia creaturina. Poi è venuta l’ora e siamo saliti in macchina: come sempre miagolava perché aveva paura ad andare in macchina, ma io l’accarezzavo e allora si è calmata. Quando siamo arrivati dal veterinario e la macchina si è fermata si è rilassata e mi guardava: con amore, con fiducia.
    Aveva lo sguardo pieno di fiducia….
    E io dopo pochi minuti l’ho fatta ucidere.
    Lo so che è stata la cosa più giusta: non per me, PER LEI ! Io l’avrei tenuta anche a costo di pulirle la cacca 10 volte al giorno, e di darle da mangiare e bere con una siringa, non me ne sarebbe importato niente, ma sarebbe stato solo il mio egoismo a volerlo e non era giusto per la mia bella, cara, dolce vecchietta.
    Però: lei mi guardava con fiducia, e io l’ho fatta uccidere.
    Ho dei sensi di colpa terribili, so di avere fatto la cosa più giusta: aveva quasi 20 anni, era paralizzata nella metà posteriore, era da tempo che non stava bene e vomitava se la sua pappa di pollo trito era nel piatto da qualche ora, sapevo che ogni giorno era un regalo e, se devo dirla tutta, preferisco aver dovuto prendere la decisione di farla sopprimere piuttosto che trovarla morta al mattino nella sua cuccia. Morire da soli credo che sia terribile, non importa se mi sento un verme, ma lei è morta circondata dal mio amore e quello di mio marito.
    Tornando indietro credo che farei la stessa cosa, però non riesco a dimenticare che nonostante fosse paralizzata, nonostante non avesse né mangiato e né bevuto, nonostante il male che provava, nonostante il terrore di non sentire più parte del proprio corpo … prima di scendere dalla macchina ed andare dal veterinario mi guardava con quegli occhioni rotondi buoni e fiduciosi.
    E’ questo che mi crea un dolore straziante: la sensazione di averla tradita. Che sarebbe morta presto lo sapevo, aveva già una bella età, ma non pensavo che sarebbe successo così !!!
    Credevo anche di essere preparata alla sua mancanza, ma non lo sono: mi alzo al mattino e faccio per salutarla … solo che non c’è più. Torno a casa dal supermercato, apro la porta già con il suo miagolio di protesta nelle orecchie “Mamma, dov’eri? Ho fame” ma mi accoglie il silenzio ….. e penso a tutte le volte che ero depressa per mia mamma, per mio papà, per i miei problemi di salute e per questo motivo non avevo la forza di farle le coccole di cui so che aveva tanto bisogno (anche se non chiedeva mai niente perché era orgogliosissima) … ma a volte si è chiusi nel proprio dolore e proprio non ce la si fa …
    Ci sono dei momenti che mi sembra di vederla, so che non c’è, ma la vedo con gli occhi del cuore e mi chiedo se sto andando fuori di testa.
    Una sola cosa mi consola: le ho voluto un bene dell’anima e, anche se non sempre riuscivo a dimostrarglielo, so che lei lo ha sempre saputo.

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