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Sentenza storica per la LAV

Mucca

Sentenza storica dal Tribunale di Cuneo: la Lav, lega anti vivisezione, costituitasi in giudizio ha ricevuto un risarcimento danni per sevizie commesse da terzi nei confronti di un animale e la condanna di ben sei persone. L’animale in questione è una mucca destinata alla macellazione, chiamata Doris, una mucca con problemi di deambulazione evidenti, spossatezza e difficoltà nei movimenti soprattutto nell’atto di alzarsi da terra.

I sei addetti alla manutenzione ed al trasporto degli animali sono stati condannati per il reato di concorso in maltrattamento di animale, con pene che variano dalla reclusione fino a 5 mesi fino alla multa. Il tutto è partito da una denuncia della Animal’s Angel del 2006 in cui si denunciavano sevizie poste in essere nei confronti di una mucca destinata alla macellazione: le sevizie sono state filmate e documentate debitamente prima di essere rese pubbliche.

L’animale infatti, che non era in grado di camminare ed alzarsi, è stata sospinta con violenza lungo il pavimento con una pala, trascinata, schiacciata, calpestata e strattonata all’interno del camion, senza preoccuparsi della sofferenza dell’animale che giaceva infine sul pavimento del camion esamine. Oltre a ciò la mucca in questione è stata più volte torturata con un pungolo elettrico per costringerla a sbrigari, nonostante l’ovvietà delle difficoltà dell’animale ad alzarsi.

Si tratta di una sentenza molto importante e significativa, perché accerta ancora una volta il maltrattamento in un contesto troppo spesso volutamente trascurato per gli interessi economici ad esso sottesi, ovvero quello degli animali destinati alla macellazione per cui molti ancora oggi vogliono credere che non ci sia alcun limite alle sofferenze inflitte

dice Carla Campanaro avvocato della Lav.

Evento ancora più importante è che il Tribunale di Cuneo ha riconosciuto alla Lav un risarcimento danni come parte civile, e ha deciso che la sentenza dovrà essere pubblicata sui quotidiani locali per ben due volte come monito per eventuali analoghi reati.

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