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Segugio tedesco: standard e allevamento

Segugio tedesco standard allevamento

Il Segugio tedesco, anche detto Bracco tedesco, è una razza molto antica, nata dall’incrocio di numerose razze di bracchi che esistevano in Germania, selezionata per la caccia alla piccola selvaggina. Oggi, pur conservando le sue doti venatorie e l’olfatto sensibilissimo, è considerato un ottimo cane da compagnia. Si adatta perfettamente alla vita domestica e possiede un carattere dolce, allegro e amichevole.

Segugio tedesco: standard

Il Bracco tedesco appartiene al gruppo 6 Segugi e razze affini. È un cane dalla costituzione leggera ed elegante ma robusta, ben alto sugli arti e con il ventre appena retratto. La testa è fine e allungata, la canna nasale è leggermente convessa, con tartufo scuro. Gli occhi sono scuri e hanno un’espressione amichevole e intelligente, mentre le orecchie sono arrotondate in punta e molto aderenti. Il collo è piuttosto forte e di moderata lunghezza. La coda è spessa ed è dotata di un lungo pelo cespuglioso che gli consente di proteggersi dai colpi contro gli alberi e i cespugli, viene detta anche “spazzola”. È portata pendente o rialzata. Gli arti sono forti e dritti, con giusta muscolatura.

Il mantello è dotato di un pelo duro e fitto, molto abbondante sul ventre. In genere è più lungo sulla parte inferiore della coda. I colori ammessi sono il rosso cervo fulvo, con o senza macchie nere, e il nero e focato. Sono consentiti anche il rosso cervo chiaro, nero con macchie focate poco estese o poco delimitate. L’altezza al garrese è di 40-53 cm.

I difetti più ricorrenti sono:

Struttura del corpo lunga e bassa

  • Testa da bassotto
  • Orecchi appuntiti, piegati o corti
  • Coda a falcetto e ad anello
  • Arti incorretti
  • Piedi schiacciati, non corretti
  • Color cioccolato, cane a macchie
  • Mantello pezzato

Segugio tedesco: allevamento

Questa razza è abbastanza diffusa in patria, mentre al di fuori della Germania, pur essendo di grande fascino, è molto rara. In Italia, purtroppo, non ci sono allevamenti.

Via| ENCI; Photo Credit| Thinkstock

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