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Per salvaguardare gli animali dai “Botti” non solo di Capodanno

I botti di Capodanno? Quest’anno alcuni comuni si sono dimostrati sensibili agli animali, in molti vietando ai propri cittadini di far esplodere fuochi d’artificio (rumorosi  e non) che potessero spaventare o uccidere i nostri amici pets oltre che essere pericolosi per gli esseri umani. Eppure i due morti (uno a Roma e l’altro a Napoli), i numerosissimi feriti (almeno 60 bambini di cui uno di quattro anni in condizioni gravi) ed i tantissimi animali morti, ci raccontano un bollettino di guerra. Anche il neo Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri ha evidenziato l’assurdità della cosa annunciando la necessità di un cambiamento di rotta. Sì? Ma come?

Il Codacons gli aveva richiesto nei giorni precedenti un’ordinanza che prevedesse il divieto di fuochi pirotecnici pericolosi in tutti gli 8.000 comuni italiani, ma tale richiesta è rimasta inevasa, persa nel vuoto. Spiacevole infine la polemica che si è creata contro chi ha affermato che i dati diffusi da AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) sugli animali uccisi la notte di Capodanno erano falsi: come avete letto si parlava di circa 230 tra cani e gatti. Ma pensate che  in Campania secondo quanto affermato dal commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, gli animali morti in quel contesto sarebbero stati almeno 900!

“… Una strage. Molti cani e gatti sono morti in modo orribile investiti da fuochi, dalle macchine in corsa e addirittura con bengala o petardi legati alle code”.

Ma allora cosa fare in concreto? Basta alle chiacchiere e alle polemiche. Ha ragione chi, come i Verdi, il Codacons e la stessa AIDAA (oltre a mille altre associazioni animaliste e non) chiede la messa al bando dei “Botti” tutto l’anno, nuove regolamentazioni di uso e sicurezza per quelli anche legali, ecc. Non basta una campagna informativa gli ultimi giorni di dicembre. Come possiamo dare il nostro contributo? Sicuramente spargendo la voce, continuando a gridare l’assurdità di queste pratiche (uccidere o maltrattare gli animali con petardi di vario tipo è abitudine mensile, non annuale), ma anche firmando qualche petizione. L’AIDAA ne ha proposta una (qui). Già arrivate  12.000 adesioni che insieme alle altre che arriveranno entro l’8 Gennaio verranno presentate al Ministro Cancellieri . Cambierà qualcosa per i nostri amici animali? Lo speriamo. Anche perché loro, a differenza di noi, animali a due zampe, non scelgono di “giocare” con i fuochi d’artificio, ne sono solo vittime, come i bambini.

Foto: Thinkstock

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