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Polifagia, quando il gatto mangia troppo

Polifagia è il termine utilizzato per indicare un aumento del consumo di cibo. Gli animali con polifagia sono generalmente descritti come aventi un appetito vorace.
Nel gatto è importante riuscire a distinguere la polifagia causata da una malattia sottostante da quella causata da motivi psicologici, che è spesso il risultato di comportamenti appresi e della sovralimentazione, che causa ovviamente aumento di peso e obesità. Nella polifagia associata ad altre patologie si può invece rilevare sia l’aumento che la perdita di peso.

Cause

  • Psicologica o comportamentale. La polifagia può anche essere associata all’invecchiamento dell’animale, perché alcuni gatti tendono a diventare voraci con l’età.
  • Scarso assorbimento gastrointestinale delle sostanze nutrienti: il gatto mangia tanto eppure deperisce a vista d’occhio. La causa è spesso da attribuirsi a malattie infiammatorie intestinali, ad alcuni tipi di cancro intestinale, ed all’insufficienza pancreatica esocrina.
  • Iperadrenocorticismo, ovvero la sindrome di Cushing, una causa molto comune di polifagia nei gatti.
  • In genere è anche associata ad un aumento della sete e delle minzioni.
  • Il diabete mellito può causare polifagia per via dello scarso utilizzo dello zucchero nel sangue del corpo.
  • Tumori che producono insulina (insulinoma, tumori del fegato), sostanza che può scatenare un abbassamento della glicemia e un corrispondente aumento dell’appetito.
  • Alcuni farmaci possono indurre un aumento dell’appetito (prednisone e fenobarbital).

Sintomi

La polifagia a lungo termine può avere effetti devastanti sul vostro animale domestico:

  • L’aumento dell’appetito può essere associato ad aumento o perdita di peso. L’aumento di peso si verifica con la polifagia di origine psicologica o comportamentale. La perdita di peso si può verificare a causa dello scarso assorbimento gastrointestinale delle sostanze nutritive o dei tumori che producono insulina. La perdita o l’aumento di peso sono associati sia al diabete che all’iperadrenocorticismo.
  • Un cambiamento di comportamento. Il vostro animale domestico è ossessionato dal chiodo fisso del cibo.
  • Un cambiamento nella conformazione del corpo. Si possono notare depositi di grasso ridistribuiti in tutto il corpo, specie sulla pancia, e atrofia muscolare.
  • Vomito. Alcuni animali mangiano così rapidamente da rigurgitare il cibo subito dopo aver mangiato.

Diagnosi

Il veterinario controllerà la storia clinica ed eseguirà un approfondito esame fisico. L’anamnesi può essere fondamentale per capire se si tratta di polifagia comportamentale piuttosto che patologica. Annotate le variazioni di peso e di appetito nel tempo, torneranno utili al veterinario durante il controllo. Altri esami raccomandati potrebbero includere:

  • Emocromocitometrico completo (CBC) per valutare la presenza di anemia, infiammazioni o infezioni e la conta delle piastrine.
  • Test biochimico per valutare la salute del gatto e per esaminare la funzione degli organi vitali come il fegato e i reni. Questi test sono utili per escludere le malattie endocrine come il diabete mellito e l’iperadrenocorticismo.
  • Analisi delle urine per valutare la funzione renale e controllare se è in corso un’infezione o un’eccessiva perdita di proteine nelle urine. L’analisi delle urine è anche un buon test di screening per diagnosticare il diabete mellito.

Sulla base dei risultati dei test iniziali, ulteriori esami diagnostici possono comprendere:

  • Radiografie del torace e dell’addome
  • Immunoreattività tripsino-simile per diagnosticare l’insufficienza pancreatica esocrina
  • Endoscopia

Trattamento

Il trattamento è basato sulla causa di fondo della polifagia:

  • Misure per il controllo dell’assunzione di cibo possono essere adottate quando la polifagia è di natura comportamentale. Fornire più fibre, pasti più piccoli suddivisi durante il giorno e togliere l’accesso continuo del gatto alla ciotola, può aiutare nel controllo dell’appetito.
  • Disturbi gastrointestinali come l’insufficienza pancreatica esocrina possono richiedere cambiamenti nella dieta e farmaci per via orale.
  • Il diabete mellito spesso richiede iniezioni giornaliere di insulina.
  • L’iperadrenocorticismo (malattia di Cushing) richiede farmaci specifici.

Cure a casa

Alimentate il gatto con una quantità appropriata di cibo di qualità. Il vostro veterinario può aiutarvi a scegliere la marca e la quantità adeguate. Evitate di gettare al gatto avanzi di cucina e non premiatelo quando raccoglie cibo da terra altrimenti rischiate di favorire la polifagia comportamentale.

Se è presente polifagia di natura patologica, assicuratevi che la malattia alla base venga trattata adeguatamente. Se la polifagia non migliora o peggiora durante il trattamento, è necessario pianificare una nuova terapia con il veterinario.

[Fonte: Petplace]

2 commenti su “Polifagia, quando il gatto mangia troppo”

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