Niente cani su taxi, a Varese signora lasciata sola a mezzanotte

Raduno di cani

E’ successo alla signora Daniela Marson, sabato scorso, a Varese, di essere lasciata a piedi a mezzanotte perché il taxi non consentiva che a bordo salisse anche il suo cane. Ne vogliamo parlare anche noi di Tuttozampe perché in Italia si fa un gran dire di costruire una coscienza pet-friendly con l’estensione dell’accesso ai quattrozampe a sempre più strutture: spiagge, alberghi, ristoranti, negozi, piscine. Ma, a conti fatti, le barriere da superare, legislative e non, sono ancora tante. E di certo, lo sappiamo, far sentire discriminati i proprietari di cani ovunque vadano non è una bella mossa per arginare il fenomeno degli abbandoni e per incentivare l’adozione dei cani che sovraffollano, spesso in condizioni pietose, i canili.

Ma torniamo a quanto è accaduto sabato scorso. A denunciarlo è la stessa signora Daniela che, con il figlio ed il cane Capriccio, un Cavalier King Charles di otto chili, alle ore 23.45 ha chiamato il servizio di radiotaxi che, giunto dai clienti (era il numero 7),

appena ha visto che c’era il cane, però, ha fatto marcia indietro dicendo che avrebbe mandato un collega disposto a portare animali. Dopo 10 minuti, però, non si era ancora visto nessuno. Si rabbrividiva dal freddo. Così mi sono attaccata al telefono, cercando di contattare nuovamente il radiotaxi.

Cani in ufficio, in Austria serve il patentino

Sei fuori tutto il giorno per lavoro e non sai a chi lasciare il tuo amico a quattro zampe? Nessun problema: in Austria lo puoi portare con te in ufficio, basta che sia munito di un patentino. E datori di lavoro permettendo, ovviamente!
A valutarne l’idoneità una serie di test sul comportamento dell’animale nei confronti degli altri esseri umani, sulle sue reazioni in situazioni di stress (il cane rimane calmo o diventa aggressivo?) e sul suo feeling con il proprietario.

Ancora un altro caso di traffico di cani e gatti, provenienti dall’Est

Non è servita neppure la bella stagione a concedere una tregua ad un fenomeno che, nonostante i controlli serrati, non accenna a diminuire e, ancora, una volta, si torna a parlare della tratta di cuccioli provenienti dall’Est e costretti a subire una serie di maltrattamenti. Per fortuna, anche stavolta, il traffico illecito è stato scoperto in tempo e nove persone sono attualmente indagate. In più fra di loro ci sono pure un paio di veterinari, considerati complici. Dalla Repubblica Slovacca, infatti, arrivavano delle creature di poche settimane, soprattutto cani e gatti, per essere rivenduti in Italia e, come al solito, al loro benessere non si pensava minimamente. Durante il trasporto, per loro, quindi, nessun riguardo e nessuna particolare attenzione o cura, in caso di salute cagionevole.

Uffici pubblici italiani: tolleranza zero per gli amici a quattro zampe

Un altro brutto primato che riguarda il nostro paese: l’Italia infatti sarebbe all’ultimo posto in Europa nella classifica della tolleranza nei confronti dei cani negli uffici pubblici. Secondo un  sondaggio di Aidaa, Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente, condotto su 2.509 uffici controllati nei mesi di luglio e agosto, solamente 109 hanno accettato senza problemi la presenza di cani al loro interno.

Si tratterebbe in particolare delle città di Napoli, Palermo, Reggio Calabria,che si sono guadagnate la paletta di città pet friendly, mentre divieto assoluto a Firenze, Genova, Torino, Roma e Milano. Inoltre, i volontari Aidaa hanno rilevato che in 72 ospedali italiani sarebbe addirittura proibita l’introduzione del cane guida per i non vedenti ricoverati o che vogliono andare a trovare amici o parenti.

Tale divieto è assolutamente illegittimo e contra legem: i cani guida per non vedenti infatti hanno accesso in ogni luogo pubblico, ufficio, ospedale, o quanto altro, come stabilito dalla legge numero 60 dell’8 febbraio del 2006, che ha riformato la precedente legge numero 37 del 14 Febbraio 1974. La normativa si riferisce in particolare ai mezzi di trasporto ma è da prassi applicata ad ogni pubblico esercizio.

Video shock, ragazza inglese getta cani ancora vivi in un fiume

Su Tuttozampe solitamente vi presentiamo video divertenti che hanno per protagonisti i nostri amici animali. Stavolta a farla da protagonista, tristemente, è la crudeltà di una ragazza inglese, ormai popolare perché la sua attività preferita spopola in un filmato di appena 44 secondi, diffuso da LiveLeak, ripreso da Twitter e cliccatissimo su You Tube. Breve, brevissimo, ma sufficiente a farsi un’idea di fin dove si possa spingere la nefandezza umana nei confronti di esserini indifesi e più fragili.

Cosa fa di tanto orribile questa donna, dal video sembra giovanissima, è presto detto: prende dei cuccioli ancora vivi e li getta nell’acqua corrente di un fiume, senza farsi alcuno scrupolo, anzi divertendosi un mondo, e lo dimostra la sua espressione chiaramente compiaciuta. Dopo di che si ferma a guardarli annegare senza via di scampo, facendosi anche quattro risate.

Acquario: le cure dopo le vacanze estive

Al rientro dalle vacanze estive è possibile che l’acquario dimostri qualche segno di incuria dovuto alla vostra assenza come vetri sporchi, acqua poco pulita, troppe alghe; niente paura: bastano semplici cure e il vostro acquario ritornerà bello e in ordine come prima della partenza.

Per quanto riguarda la presenza delle alghe, sappiate che è perfettamente normale che con il caldo estivo e il metabolismo dei pesci si sia accelerata la produzione di alghe e la crescita delle piante. In ogni caso, la prima cosa da fare è prelevare dell’acqua e analizzarla con l’apposito kit, in modo da valutare gli interventi migliori per riportare l’acqua ai giusti valori di acidità.

Toxoplasmosi: la colpa non è sempre del gatto

Non appena a poca distanza si trova una donna incinta, moltissime persone cominciano a parlare dei rischi di malattie quali la toxoplasmosi e ad elencare i pericoli che comporterebbe la vicinanza con un gatto per l’eventuale contagio.In pochi anni, quindi, i felini hanno iniziato ad essere considerati molto pericolosi per il futuro nascituro e tenuti lontano nel caso di giovani in stato interessante. Eppure non è sempre così e l’informazione, ancora una volta, è la migliore prevenzione. Poveri mici, insomma, prima scacciati come zanzare se neri, in quanto portatori di “sfortuna” e vicini a streghe e donne dotate di presunti poteri magici e poi, addirittura, fonte di gravi disturbi per un neonato.

Pet Taxi: a Milano nasce l’Auto Bau

Nel comune di Milano è stata lanciata una bella ed interessante novità relativa agli amici a quattro zampe: il Pet Taxi. Si tratta di un’auto al servizio degli animali, soprattutto cani e gatti, soli o accompagnati dal proprietario. L’idea era nata quasi per gioco un paio di anni fa, ma poi Gianluca Baldon, che vanta alle spalle ben 15 anni di esperienza con gli animali, ha deciso di trasformarla in una vera e propria attività commerciale. Relativamente alla sua idea spiega:

Lavorando nel settore avevo avuto modo di constatare come uno dei piu’ grossi problemi di chi ha un animale sono gli spostamenti se non si ha una vettura propria.

L’Autobau, come ha chiamato la sua invenzione, è pensata per i cani ma trasporta ogni tipo di animale: cani, gatti, conigli, uccelli e rettili. I percorsi sono infiniti: per andare dal veterinario, dal toelettatore o all’aereoporto con o senza il padrone, per prendere un gatto difficile, per portarlo al mare o anche solo per una consulenza.

L’armadietto dei medicinali del cane, pronto soccorso e farmaci da tenere in casa per ogni emergenza

La maggior parte di noi ha a disposizione a casa, nella cassetta dei medicinali, una varietà di farmaci da utilizzare in caso di necessità: dagli antipiretici a semplici cerotti e garze al disinfettante alla comune aspirina o ancora sciroppo per la tosse, gocce per l’otite, collirio. Occhio che non siano lì da troppo tempo quando li utilizzate per evitare effetti collaterali spiacevoli.

Ma veniamo ai nostri amici a quattro zampe, nello specifico ci occupiamo dei cani. Di cosa hanno bisogno in caso di emergenza e dei malesseri più comuni? Cosa dovrebbe contenere di indispensabile un armadietto dei medicinali del cane che si rispetti? Invitandovi a non somministrare mai al cane i vostri farmaci, se non seguendo il dosaggio e le istruzioni del veterinario alla lettera, perché il metabolismo degli animali domestici è diverso dal nostro, vi elenchiamo, dopo il salto, il kit del pronto soccorso del cane.

Sindrome di autodeplumazione negli uccelli: cos’è e come curarla

La sindrome di autodeplumazione è il comportamento per cui gli uccelli, in genere i pappagalli, tendono a strapparsi le piume, danneggiandone il normale sviluppo; in alcuni soggetti, l’audeplumazione può degenerare in manifestazioni automutilatorie, dovute alla lacerazione della cute e dei tessuti da parte del becco.

Le cause che portano all’audeplumazione sono diverse, in quanto non esiste un solo fattore che la determina. Generalmente, tra le cause più frequenti di questo fenomeno ci sono la presenza di parassiti esterni che costringono il volatile a grattarsi e a beccarsi, oppure dermatiti cutanee in corso di origine sia batterica che virale, malattie interne come le diverse patologie epatiche; anche i fattori psicologici possono spingere il pappagallo ad autodeplumarsi, come lo stress causato da gabbie troppo strette o un cambiamento delle loro abitudini.

Non da meno sono da considerare eventuali disturbi del comportamento sessuale che li portano a strapparsi le penne, o l’impossibilità di accoppiarsi perché sono soli. Infine, anche le carenze alimentari possono causare fenomeni di autodeplimazione, come l’insufficienza di vitamina A causa una serie di problemi che inducono il prurito.

Nasce il tribunale per gli animali, sempre più spesso al centro di liti tra condomini

La convivenza tra condomini è messa sempre più a rischio, dall’aumento del numero di famiglie che possiedono animali in casa, i quali a volte possono dare vita a rumori molesti, in particolare i cani. Al primo posto nella classifica delle liti all’interno dei palazzi, infatti, c’è proprio questo motivo, così come gli “sconfinamenti” territoriali di amici a quattro zampe in genere e anche di galli e pappagalli e perfino di  asini alcune volte. Lo conferma Aidaa, l’Associazione Italiana per la Difesa degli Animali e l’Ambiente che per questo ha dato vita ad un organo di consulenza legale gratuita, il cosiddetto “Tribunale degli animali”. Soddisfatto il Presidente Lorenzo Croce che, infatti, afferma: “Finora abbiamo trattato 36mila 200 casi“.

Proposta choc in Sardegna: bruciare i cani randagi

Davanti ad un’emergenza bisogna avere il coraggio di misure forti e anche impopolari. Per affrontare il randagismo in attesa di migliorare le strutture di accoglienza, educare alla sterilizzazione e punire chi abbandona gli animali, sarebbe opportuno incenerire i cani abbandonati.

Questa era stata la proposta choc avanzata da Gianfranco Bardanzellu, ex AN ora consigliere comunale di Olbia per il Pdl: ovviamente tale affermazione ha scatenato numerose polemiche, nonostante il politico si sia difeso affermando che si trattava solamente di una provocazione. Provocazione piuttosto pesante, come hanno affermato diversi esponenti politici e di associazioni animaliste. L’onorevole Francesca Martini ha così commentato:

Sono profondamente indignata per una proposta così incivile e ricordo al consigliere che nel nostro paese l’ uccisione degli animali d’affezione è un reato sanzionato penalmente. Le leggi dello Stato di tutela dei cani puniscono chi li abbandona, maltratta e uccide. Ritengo indispensabile ribadire che il dovere dei rappresentanti delle Istituzioni, come dello stesso Bardanzellu, è quello di far rispettare le norme e non istigare a commettere reati, dimostrando ignoranza delle leggi di cui dovrebbe essere garante. Il randagismo non si può risolvere attraverso incivili mattanze di cani.

Il presidente dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) Lorenzo Croce, ha annunciato che domani presenterà alle autorità competenti denuncia penale contro Bardanzellu per istigazione al maltrattamento di animali. Ciò che preme ricordare è che anche una semplice dichiarazione tesa a provocare, può portare disastrose conseguenze, soprattutto in una regione dove l’emergenza abbandoni è concreta e dove i cani randagi sono molti.

Agosto: dati relativi agli abbandoni


Con la fine del mese di agosto siamo a fornire i dati relativi agli abbandoni ed al randagismo: si registra fortunatamente un calo proprio nel mese in cui l’abbandono di animali solitamente è in aumento. Nel periodo compreso dal 25 luglio al 29 agosto 2010 gli avvistamenti di cani vaganti ed abbandonati sulle strade ed autostrade italiane e segnalati al servizio telefonico e di segnalazioni via sms di Aidaa sono stati 2680 contro i 4213 dello stesso periodo dello scorso anno con una diminuzione percentuale del 32,7%.

Di queste 1435 sono state le segnalazioni relative a cani vaganti sulle autostrade italiane contro i 1945 dello scorso anno con una diminuzione del 36,3%. Le segnalazioni su cani abbandonati sono giunte prevalentemente dalle regioni del centro-sud Italia, con un picco per quanto riguarda la Puglia, la Campania, la Sicilia e la Calabria. Migliora notevolmente la situazione del Lazio ed in particolare della provincia di Roma, dove le segnalazioni quest’anno sono state inferiori del 44% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

I cani sono in grado di prevedere terremoti e tempeste?

Prima di una scossa di terremoto, il cane si agita, abbaia, è concitato. Così come prima di una violenta tempesta, appare turbato anche se c’è ancora il sole o se si trova in casa al sicuro. Questo porterebbe a pensare che gli animali domestici abbiano la capacità di prevedere cosa accade in futuro. In realtà non ci troviamo di fronte a veggenti a quattro zampe, quanto piuttosto ad animali dai sensi piuttosto sviluppati.
Cani e gatti spesso avvertono gli eventi fisici molto più acutamente di noi.

Prendiamo la previsione delle tempeste, ad esempio: molti cani, specie quelli che hanno la fobia di tuoni e temporali, diventano estremamente ansiosi prima che si scateni la pioggia.
Stando al parere degli esperti, i cani probabilmente sono in grado di avvertire, annusando, sentendo o percependo, ultrasuoni indistinti per l’orecchio umano.