E’ successo alla signora Daniela Marson, sabato scorso, a Varese, di essere lasciata a piedi a mezzanotte perché il taxi non consentiva che a bordo salisse anche il suo cane. Ne vogliamo parlare anche noi di Tuttozampe perché in Italia si fa un gran dire di costruire una coscienza pet-friendly con l’estensione dell’accesso ai quattrozampe a sempre più strutture: spiagge, alberghi, ristoranti, negozi, piscine. Ma, a conti fatti, le barriere da superare, legislative e non, sono ancora tante. E di certo, lo sappiamo, far sentire discriminati i proprietari di cani ovunque vadano non è una bella mossa per arginare il fenomeno degli abbandoni e per incentivare l’adozione dei cani che sovraffollano, spesso in condizioni pietose, i canili.
Ma torniamo a quanto è accaduto sabato scorso. A denunciarlo è la stessa signora Daniela che, con il figlio ed il cane Capriccio, un Cavalier King Charles di otto chili, alle ore 23.45 ha chiamato il servizio di radiotaxi che, giunto dai clienti (era il numero 7),
appena ha visto che c’era il cane, però, ha fatto marcia indietro dicendo che avrebbe mandato un collega disposto a portare animali. Dopo 10 minuti, però, non si era ancora visto nessuno. Si rabbrividiva dal freddo. Così mi sono attaccata al telefono, cercando di contattare nuovamente il radiotaxi.