Lettiera gatti, dove posizionarla?

Già tempo fa vi avevamo parlato dei compromessi a cui spesso bisogna scendere per accontentare i nostri amici gatti che non sempre hanno esigenze facili da soddisfare e che a volte mal si conciliano con la vita da appartamento. Ma non disperate, spesso non è niente di irrealizzabile e l’essenziale è capire di cosa ha bisogno il nostro gatto e cosa c’è che non va.

Torniamo su un argomento sempre molto caldo: la lettiera. Per chi vive in un appartamento piccolo, senza un ripostiglio, o un giardino, piuttosto che un grande terrazzo, le cose sono più complicate. Ma anche chi decide di posizionarla all’aperto è bene che la cambi spesso per evitare cattivi odori e lamentele dei vicini. Ed oggi parliamo proprio di dove posizionare la lettiera.

Taglia di 5mila euro sui colpevoli della barbara uccisione di due gatti

Purtroppo non tutti amano gli animali, anche se c’è una enorme differenza fra il fatto di non averne una passione sfrenata e non possedere alcun rispetto per le altre creature che condividono con noi il globo. Questa seconda tendenza, ovviamente, è deplorevole e, prima ancora di essere puntita andrebbe studiata, per capire come si possa giungere a simili azioni. Divertimento, incomprensibile del resto, o noia, qualunque sia il motivo, il risultato è che due gatti sono stati uccisi senza pietà a bastonate nelle scorse ore e ritrovati senza vita su una strada di Cascina Figina, in provincia di Milano. Presentavano entrambi delle ferite esclusivamente alla testa e al collo e questo fa escludere del tutto l’ipotesi che possano essere stasti investiti da una automobile o, ancora, possano essere stati vittima di un incidente. Due femmine, una rossa di tre anni circa e l’altra a strisce grigia della stessa età che appartenevano al Rifugio del luogo e regolarmente registrate al Comune che non ci sono più e, adesso, L’Aidaa ha posto una taglia di cinquemila euro per trovare gli assassini, affinchè questa macabra azione non resti impunita.

Il galateo del gatto

Quando si visita una casa in cui vive un cane si sa, bene o male, cosa aspettarsi: un quattrozampe che abbaia, che potrebbe annusarvi “dappertutto” e saltarvi addosso facendovi le feste ma anche lasciandovi addosso dei peli. Poco male se i vostri ospiti amano i cani, ma in caso contrario preparatevi a sentire delle lamentele. E per quanto riguarda i gatti? Cosa potrebbero trovare sgradevole amici e parenti in visita che noi, amanti dei pets, troviamo assolutamente normale?

Iniziamo con il dire che le libertà che lasciamo al nostro gatto sono alquanto soggettive. Ognuno si regola a modo suo. Io, ad esempio, non gli ho mai permesso di salire su tavoli, banconi della cucina (scoprite come fare), mentre avevano campo libero su sedie e divani. E partiamo proprio dalla cucina, ai nostri ospiti potrebbe risultare poco igienico, per l’appunto, e lo è, vedere la coda del gatto che si aggira vicino a piatti e pentole o dove stiamo affettando il pane o ancora vederlo annusare le pietanze. Quindi sarebbe il caso di tenere la porta chiusa e di escluderlo dal regno dei fornelli.

Diminuiscono gli abbandoni di cani e gatti, ma l’incuria dell’uomo potrebbe causare l’estinzione dei pinguini

Si vedono camminare goffi e simpatici tra i ghiacci all’interno dei documentari trasmessi in tv, visto che non sono moltissimi poi coloro che hanno la fortuna di vederli di presenza; eppure i pinguini, che sembrano sempre tantissimi, sarebbero in via di estinzione. L’uomo, infatti, che di anno in anno piano piano impara a rispettare gli amici a quattro zampe come cani e gatti, si dimentica che a causa della sua incuria e del suo egoismo, può fare seriamente male ad altre creature indifese. Non importa quanto vivano lontane, ma condividono lo stesso mondo ed hanno diritto di vivere in un ecosistema equilibrato e non carico di polveri ed inquinamento. In realtà, sono vari i motivi che potrebbero causare la loro scomparsa, quasi tutti legati alla cattiva conservazione dell’ambiente. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi da un gruppo di ricercatori che sono giunti a Boston in occasione della Internazional Penguin Conference. A tal proposito. è stato confermato che almeno dieci specie su diciotto, dovrebbero essere tenute strettamente sotto controllo.

Radio Bau&Co, per chia ama gli animali (e anche la musica!)

Per chi ama gli animali e la buona musica, ecco Radio Bau &Co! Una radio ricca di informazioni, notizie utili, curiosità, interviste (e musica, naturalmente) per soddisfare i tanti ascoltatori che a casa hanno un cucciolo o semplicemente hanno interesse alle tematiche legate al mondo animale. Radio Bau è la voce che finalmente racconta il meraviglioso mondo dei nostri quattrozampe, con competenza, affetto e simpatia. E non si limita agli animali più noti e conosciuti. Ma ci fa viaggiare alla scoperta di specie esotiche, esemplari rari, animali non convenzionali.

Radio Bau informa e sensibilizza sulle varie campagne di protezione e difesa dell’ambiente, in un mix unico di rubriche utili e notizie sfiziose, sulle frequenze di Radio Monte Carlo. Gli appuntamenti sono:

Fashion Pets: notizie di moda, shopping e spettacolo che hanno come protagonisti i nostri animali domestici. Uno sguardo affettuoso e glamour sul mondo animale. Topo di Biblioteca: interviste a scrittori, attori, che hanno aperto il loro cuore, e si sono lasciati trasportare dalla vena poetica ed hanno portato su carta le loro emozioni. Il Magazine degli Animali: in replica alle 14:10 ed alle 20:10 l’appuntamento dedicato agli animali condotto da Loredana Rancati, coordinatrice del primo sito al servizio dei nostri amici animali.

Test su animali, approvata nuova direttiva europea (video)

Tra mille polemiche e numerose proteste è stata approvata, oggi, dal Parlamento europeo, la nuova direttiva Ue che regolamenta i test scientifici sugli animali. Teoricamente il provvedimento dovrebbe garantire maggiore protezione a cani, gatti, scimmie e altri, pets e non, impiegati come cavie nei laboratori clinici. Nella pratica sono quasi tutti scontenti a riguardo e vediamo di capire perché.
C’è chi come Tiziano Motti (Udc-Ppe), si dichiara deluso dalla nuova normativa, perché altro non sarebbe che un passo indietro nella difesa degli animali ed un regalo fatto all’industria farmaceutica sulla pelle delle cavie.

Riserve a riguardo sono state espresse anche da esponenti del governo italiano nonché da membri autorevoli della comunità scientifica.
L’europarlamentare dell’Idv Sonia Alfano, supportata da un gruppo di altri 40 deputati, aveva chiesto il rinvio dell’approvazione, prontamente respinto dall’Assemblea di Strasburgo, tra le proteste della Alfano e degli altri sostenitori che si sono alzati prima del voto.

Il primo centro di ricovero per le tartarughe d’acqua abbandonate

Proprio ieri vi abbiamo parlato della nuova triste tendenza nell’abbandono degli animali, ovvero quella di sbarazzarsi delle tartarughe acquatiche lasciandole nei laghetti o nelle fontane cittadine. Se per i gatti e i cani ci sono diverse strutture che si occupano di curarli e soccorrerli in caso di abbandono, per le tartarughe ne esiste soltanto uno e si trova sul Lago Trasimeno, in Umbria.

La struttura del Centro ittiogenico di Sant’Arcangelo di Magione, proprietà della Provincia di Perugia, ospita circa un centinaio di tartarughe esotiche che sono state abbandonate nei fiumi e nei laghi dell’Umbria.

Un incendio causa la morte di 20.000 pulcini

Chi non ha mai, magari da bambino, accarezzato un tenero pulcino, piccolo come un batuffolo? Purtroppo chi abita in città sta perdendo via via l’abitudine di vivere a contatto con gli animali ma, di certo, nessuno rimane indifferente di fronte ad una creatura così piccola e indifesa e per questo ha colpito ancora di più l’opinione pubblica la notizia che un rogo, scoppiato a Pavia di Udine nei giorni scorsi, ha causato la morte di oltre 20.000 esemplari. La scomparsa di qualunque specie in modo violento costituisce un evento terribile in verità, ma questo è un caso particolare in quanto questi esserini erano davvero nati da poco e non hanno avuto praticamente scampo.

Divi per un giorno, dieci cani in cerca di famiglia

Una bellissima iniziativa è stata presentata sull’ultimo numero del mensile Quattro Zampe, specializzato in animali: si tratta di Fuori dalle gabbie, Divi per un giorno. Sono state pubblicate le foto di dieci cagnolini in cerca di un padrone, fotografie professionali degne di un vero servizio di moda, per cani modelli tuutti da adottare. I cani presentati sono stati tutti seguiti da associazioni animaliste di volontariato, come Cucciolissimi, Lav, Rifugio San Polo dei Cavalieri, Animalisti Italiani, Aidaea, Quintomondo e Lambs.

I protagonisti? Malù, Tango, Lijuba, Billy, Ringo, Pippo, Libera, Pedro, Heidi e Cristina. LIJUBA: incrocio da caccia di 3 anni, taglia media, timida e tranquilla, cerca il contatto con le persone e va d’accordo con gli altri cani. MALU‘: meticcio di 2 anni, taglia medio-piccola, affettuosa, vivace e socievole. Lo scorso 12 febbraio è stata trovata investita e paralizzata. Ora grazie alla fisioterapia e alla cura dei volontari sta imparando ad essere autosufficiente.

PEDRO: Pitbull di 12 anni, taglia media, docile socievole e affettuoso. E’ stato sequestrato a Frascati e affidato alla Lav nel luglio 2001. PIPPO: meticcio di Pastore Tedesco di 2 anni, taglia media, buono, un po’ timido, molto stressato dal canile, estremamente bisognoso d’affetto. RINGO: incrocio da caccia di 1 anno e ½, taglia media, buono, vivace e affettuoso, ha bisogno di correre e giocare con gli altri cani. TANGO: meticcio di segugio di 2 anni di taglia medio-grande, molto dolce e buono anche con gli altri animali, sempre in cerca di carezze, ha tanto bisogno di correre.

Giochi per cani, il ruolo dei colori nella scelta

Nello scegliere un gioco per cani, spesso teniamo conto di alcune caratteristiche specifiche. Ad esempio, se il nostro cane è un coccolone che ama strofinare il muso contro oggetti particolarmente soffici, opteremo per un peluche. I proprietari di cani adulti che amano masticare o di cuccioli rosicchiatutto sceglieranno piuttosto giochi molto resistenti per evitare la furia distruttiva di Fido.

E per quanto riguarda i colori? C’è chi pensa che l’acquisto di un gioco marrone, ad esempio, simulando i colori dei tronchi in natura, possa piacere di più al cane rispetto ad altri. Ma che dicono gli esperti a riguardo? Il colore conta davvero nella scelta di un gioco per cani?

L’abbandono delle tartarughe d’acqua: ecco un altro triste fenomeno

Poco prima delle vacanze di agosto vi avevamo parlato di due nuovi tristi fenomeni di abbandono degli animali: dopo cani e gatti, ad essere vittime degli abbandoni erano anche i cavalli e gli animali esotici. Ora l’Aidaa, l’Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente, lancia un nuovo allarme: anche le tartarughe d’acqua sono vittime di abbandoni. I numeri sono impressionanti: si parla di 160.000 tartarughe abbandonate negli ultimi quattro anni in laghetti, stagni e, addirittura, fontane delle diverse città.

Ecco cosa ha dichiarato a tal proposito Lorenzo Croce, il presidente dell’Aidaa:

Se da una parte possiamo dirci moderatamente soddisfatti per la diminuzione degli abbandoni di cani e gatti, non possiamo non sottolineare come molto spesso ad essere vittime di questa crudeltà sono gli altri animali; in particolare quest’anno registriamo un forte incremento di abbandoni di tartarughe d’acqua e di animali esotici, mentre cresce in maniera preoccupante la presenza di specie alloctone di pesci di origine tropicale e dei sistemi fluviali dell’est Europa all’interno dei nostri fiumi e torrenti.

Altavilla Irpina: soddisfazione dell’on. Francesca Martini per la revoca dell’ordinanza sull’abbattimento dei randagi

Era soltanto una provocazione“, ha fatto sapere Alberico Villani, il sindaco di Altavilla Irpina che nei giorni scorsi aveva fatto scoppiare la polemica, con la proposta di sopprimere tutti quei randagi che possono essere considerati “pericolosi” per la comunità. In questo modo lo stesso Comune, ha provveduto ad annullare e revocare quella che è una ordinanza illeggittima ed in contrasto con il diritto. La soddisfazione da parte del sottosegretario alla salute con delega alla Medicina Veterinaria, Francesca Martini, non è tardata ad arrivare anche perchè la stessa era intervenuta immediatamente a richiamare il primo cittadino al rispetto delle leggi vigenti in materia di tutela degli animali. Per questo ha commentato: ”Sono soddisfatta perche’ hanno prevalso il buon senso e la legalita’, infatti l’ordinanza emanata dal Sindaco non teneva conto delle leggi vigenti che sanciscono il divieto di uccisione degli animali d’affezione e l’obbligo di tutelarne la salute e il benessere. La soluzione al randagismo non puo’ essere un atto di incivilta’ e crudelta’.Fra i doveri di un Sindaco vi e’ quello di far rispettare le norme in vigore e non istigare a commettere reati. E’ giusto che le Istituzioni si adoperino per tutelare l’incolumita’ pubblica ma cio’ non si ottiene con la legalizzazione di atti di intolleranza e di violenza nei confronti di cani randagi.Al contrario la prevenzione puo’ essere attuata solo promuovendo il rispetto degli animali e la corretta relazione uomo-animale”, come riportato sul sito dell’Asca.

Padova: prima multa per omissione di soccorso ad un cane ferito

La riforma del codice della strada ha introdotto importanti novità per i nostri amici a quattro zampe: una tra tutte l’equiparazione della salute dei cani investiti o vittime di incidenti stradale, al pari di quella degli esseri umani. Se qualcuno li investe e non si ferma per soccorrerli e per chiamare le autorità competenti, viene multato per omissione di soccorso. In una cittadina in provincia di Padova è stata elevata la prima multa per omissione di soccorso verso un animale ferito. Nel nostro paese non era mai successo prima. Il pensionato dovrà pagare, secondo quanto riportato sul giornale Il Mattino di Padova, una multa di 389 euro, per omissione di soccorso ai danni di un cane meticcio che aveva investito. Il cane si chiamava Rocky, per lui non c’è stato purtroppo nulla da fare: morto dopo poche ore dall’incidente tra sofferenze, a causa dei grandi traumi inferti dall’impatto con il mezzo. L’uomo non si era fermato per soccorrerlo, ma alcuni passanti, tra i quali anche il proprietario dello stesso animale, hanno preso il numero di targa, denunciando il fatto ai Carabinieri. Gli agenti dopo varie ricerche sono riusciti a rintracciare il proprietario dell’automobile: dopo averlo trovato l’uomo e’ stato multato per omissione di soccorso. Una multa tutt’altro che leggera, dal momento che, per non essersi fermato, dovra’ pagare 389 euro. Ma poteva andargli peggio: il massimo della sanzione e’ stato fissato a 1559 euro!