Il ritorno a casa di Micia

Una bella storia di fedeltà ed amore, in cui ancora una volta protagonisti sono gli animali. Una gattina di tre anni ha percorso ben trentacinque km per arrivare alla casa in cui il padrone, di Piacenza, la portava in estate, a Ca’ Monte in Val Luretta.

A raccontare la storia di Micia, una bella felina dal manto nero, e’ stato il padrone Giorgio Verniaghi che al quotidiano Libertà ha spiegato di avere tenuto la gattina durante il periodo estivo a Ca’ Monte e poi di averla riportata a Piacenza, presso sua figlia.

Halloween e animali domestici, la ricorrenza più odiata dai nostri amici a quattrozampe

Ancora su Halloween, manca poco ormai alla notte tanto attesa da adulti e bambini a caccia di streghe, spiriti, brividi o forse più semplicemente di un’occasione per far festa, sgranocchiare qualche dolcetto al cioccolato e godersi un po’ di sano divertimento. Halloween, ormai da qualche anno, è una ricorrenza sempre più gettonata anche in Italia, attesa con fervente trepidazione da grandi e piccini.

Lo stesso non si può dire dei nostri animali domestici che non si godono granché questa festosa atmosfera lugubre. Per i nostri amici a quattro zampe altro non si tratta se non dell’ennesima festa che genera confusione in casa, con un via vai di estranei, rumori forti e fastidiosi che incutono timore e, nella peggiore delle ipotesi, spiacevoli incidenti causati da intossicazioni alimentari dovute ai dolci al cioccolato, con sintomi come vomito e diarrea; ostruzione intestinale o dello stomaco provocata dall’ingestione di caramelle e bastoncini gommosi o pezzi di costumi e decorazioni; incendi causati dalla coda del gatto piuttosto che del cane, rimasta impigliata nella fiamma della zucca; incidenti, anche fatali, generati dalla superstizione e da scherzi di cattivo gusto ai danni dei nostri pets. Una tragedia, eh?

Certo non è detto che debba andare così, è sufficiente seguire alcuni semplici accorgimenti per evitare spiacevoli conseguenze e trascorrere un Halloween a prova di cane e gatto. Di questo abbiamo già discusso sulle pagine di Tuttozampe. Oggi vogliamo parlare delle cose che più odiano di questa ricorrenza i nostri animali domestici.

Nascono i lager per cani, il primo business per la vivisezione

beagle francia

Beagle by Vycurat_AspatLa vivisezione non porta con se solamente uno strascico di polemiche e di morte ma anche un nuovo business: allevare animali che andranno a morire.

Legare le coronaria significa provocare una morte per infarto, un fatto che accade ai Beagle allevati nel dipartimento francese di Yonne in Borgogna, Francia, da una coppia di coniugi che hanno dato il via ad uno dei tanti business legati al processo di vivisezione, come accade per molti altri animali.

Animali da esibizione: come supportarli

Gli animali si sa, sono dotati di grande sensibilità, probabilmente anche più degli uomini e per questo motivo, quelli che si esibiscono davanti ad un pubblico, sono sottoposti a pressioni particolari. Se a queste si aggiungono anche i duri allenamenti e le aspettative dei padroni, percepite benissimo, è chiaro che lo stress emotivo è dietro la porta. La preparazione del resto, è sempre molto impegnativa, così come l’addestramento e le prove e per gli amici a quattro zampe, è importante mantenersi in salute per poter concentrarsi al massimo e mostrarsi svegli quando devono eseguire dei comandi. Ancora, non sempre può risultare facile, essere costretti a ripetere sempre la stessa sequenza finchè non riesce a perfezione e facilmente possono insorgere noia e disinteresse ed il conseguente rimprovero da parte di colui che sta preparando il pet all’evento. Come avviene per le persone, pure un cane ad esempio, mostra eccitazione prima della manifestazione e quando arriva in pista, uno stato mentale non perfettamente stabile può causare dei problemi di concentrazione.

L’Aglio: immunomodulatore anche nell’alimentazione canina

Una delle principali proprietà dell’aglio è di fungere da antiossidante grazie ai suoi componenti bioattivi e quindi di captare i radicali liberi che sono alla base dell’invecchiamento cellulare. Ma l’aglio ha molti altri benefici, tra i quali combattere l’ipertensione. L’aglio è un ottimo amico del cuore: rende il sangue più fluido, abbassa la pressione e aiuta a prevenire l’arteriosclerosi. Oltre a questi, l’aglio, ha la capacità di ridurre il colesterolo e di stimolare le difese dell’organismo.

Fin qui nulla di nuovo, le proprietà dell’aglio sono  note e studiate in medicina da molto tempo. Il dato interessante che forse non tutti sanno è che dagli anni novanta ad oggi è stato studiato e dibattuto il suo uso anche in medicina veterinaria. Sono stati riportati effetti positivi della somministrazione di aglio a cani colpiti da rogna e dermatofisi causata da Micosporum gypseum, ma non solo: il trattamento con estratto d’aglio, unitamente ad estratti di cipolla, limone ed altre essenze vegetali, ha determinato la guarigione di cani affetti da dermatomicosi.

Se usato regolarmente per il nostro amico a quattro zampe, diminuisce i disturbi dell’invecchiamento, aiuta la pulizia del sangue favorirendo la salute ed il benessere generale. L’aglio migliora anche l’aspetto del pelo del cane ed offre  una migliore resistenza ai parassiti.  Infatti l’aglio fa produrre al cane esalazione cutanea che non è asssolutamente percepibile dall’uomo, che si rivela insopportabile per i parassiti e gli insetti inducendoli a lasciare l’animale.

Animali, Camera ratifica convenzione salva-cuccioli UE

Buone nuove per i nostri amici tuttozampe, che da oggi, anche nel nostro Paese, saranno più protetti. La Camera ha infatti ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa relativa agli animali da compagnia, siglata a Strasburgo il 13 novembre 1987, con 489 voti a favore, 13 astenuti e nessun voto contrario.

La norma prevede pene più severe per il maltrattamento degli animali, con l’introduzione di un nuovo reato, traffico illecito di animali, punibile con pene che andranno dai tre mesi ai tre anni di reclusione e che prevederanno multe salate per i trasgressori, in una cifra compresa tra i 3.000 e fino ai 15.000 mila euro.

Inoltre, stando alla convenzione UE, ribattezzata salva-cuccioli, le attività di trasporto, commercio ed allevamento degli animali potranno subire, in chi commette reati contro gli animali, una sospensione che va dai tre mesi fino a tre anni.
La notizia della ratifica della Camera ha riscosso l’immediata ed unanime approvazione delle associazioni animaliste, che ormai da anni si battono contro la tratta di animali soprattutto dall’Est Europa e contro i soprusi e le atrocità commesse ai danni dei quattrozampe che troppo spesso restano impunite.

In Australia un dobermann salva bambina da morso di serpente

Doberman salva bambino

Doberman salva bambinoIl dobermann è della famiglia dei pinscher venuto di moda in Italia negli anni ’90 è considerato, erroneamente, cane da guardia dall’aspetto temibile, capace di dilaniare qualsiasi persona si avvicini al suo territorio.

Questa che stiamo per raccontarvi è una storia che sfata un brutto e falso mito, si è svolta in Australia terra di animali selvaggi.
Charlotte Svilicic, un bimbo di 17 mesi, stava allegramente giocando in giardino quando il doberman Khan, adottato dai suoi genitori una settimana prima, si è lanciato per afferrare con i denti il vestitino e scagliarlo lontano da un serpente.

Portare il proprio animale dal veterinario: quando è davvero necessario?

Se un animale appare meno grintoso e attivo del solito, potrebbe non essere perfettamente in salute. E’ vero che non bisogna mostrarsi estremamente ansiosi ed entrare immediatamente nel panico, ma neppure vantare disinteresse e  aspettare che la situazione peggiori. In molti, soprattutto all’inizio, si affidano ai rimedi floreali o a trattamenti alternativi, che pur non essendo potenti e ad azione veloce come gli antibiotici, possono riportare l’amico a quattro zampe, alla quotidiana allegria. Se, però, in breve tempo non si registrano miglioramenti significativi, ecco che diventa necessario portarlo dal veterinario. In particolare, poi, se:

È morto Paul, il polpo indovino

Vi ricordate il mitico Paul, il polpo che durante i Mondiali di calcio in Sudafrica aveva indovinato le squadre vincitrici dei match della fase finale, pronosticando anche la vincitrice della Coppa del Mondo, ovvero la Spagna? Purtroppo il simpatico animale è morto la notte scorsa, per cause naturali, nel parco acquatico “Sea Life “di Oberhausen, in Germania.

Forse non tutti sanno che il polpo Paul era italiano, in quanto era nato nelle acqua dell’Isola d’Elba, anche se è cresciuto in Germania: a solo quattro settimane di vita, la sua istruttrice, la dott.ssa Verena Bartsch lo catturò e lo portò in Germania dove lo addestrò, come recita il testo semi-serio letto dall’assessore al turismo del Comune di Campo nell’Elba, Lorenzo Baldetti:

E’ noto che, nel comune di Campo nell’Elba, Pier Paolo, detto Paolo, Octopus Vulgaris, di Luigino e di Maria, è nato il giorno 21 del mese di marzo dell’anno 2010, in località Porto Caccamo.

Simpatie patriottiche a parte: il polpo Paul era un animale estremamente intelligente e ricettivo; le sue doti di indovino hanno fatto il giro del mondo: otto pronostici giusti su otto partite, finale Mondiale compresa, anche se, ad onor del vero, più che di polpo indovino si dovrebbe parlare di polpo affamato.

In Calabria un nuovo centro di addestramento per cani

In Calabria è stato inaugurato un nuovissimo centro per l’addestramento dei cani della protezione civile: il centro e’ diviso in quattro aree, una di 600 metri quadrati è stata allestita la simulazione del crollo di una palazzina con 60 nascondigli diversi, costituito da blocchi di macerie, massi in pietra, colonne in cemento e detriti di varia natura, ricco di nascondigli di facile e difficile accesso.

In quell’ambiente il cane in fase di addestramento dovrà imparare a raggiungerle e segnalarle al conduttore. Una seconda postazione è riservata all’osservazione e ad attività anche senza animali, mentre in una terza zona della struttura si svolgeranno le attività in cui il cane impara l’ubbidienza.

Botticelle romane, raccolte 5.000 firme per abolizione sfruttamento cavalli

botticelle

Ancora polemiche su quello che ormai è il caso botticelle romane. Quest’estate noi di Tuttozampe avevamo seguito con apprensione le vicissitudini turbolente dei cavalli della capitale occupandoci della morte atroce di Birillo, a due passi dal Colosseo, e delle iniziative a supporto del benessere degli animali, costretti, anche sotto il sole cocente, a turni massacranti su stradine irte e tortuose. Una tra tutte aveva colpito favorevolmente la nostra attenzione: l’ambulanza veterinaria ed il pronto soccorso per i cavalli delle botticelle.

Iniziative insufficienti, evidentemente, a placare le ansie degli animalisti e dell’opinione pubblica sensibile al tema delle sofferenze dei cavalli e ben poco propensa, a giusto titolo, ad accontentarsi ancora del ritornello delle “botticelle non si toccano, fanno parte della tradizione di Roma”. Non dopo aver assistito impotenti ai tanti incidenti mortali di cui sono stati vittime negli anni i cavalli, costretti a lavorare in mezzo al traffico, e vittime del mancato rispetto delle regole per il benessere animale da parte dei vetturini.
D’altra parte anche la corrida è una tradizione e questo non è certo una giustificazione valida alla stupidità e alla barbarie insita in alcune pratiche che vanno avanti da secoli, e cui sarebbe bene finalmente anteporre la lucidità che dovrebbe contraddistinguere la contemporaneità.

Oggi, dicevamo, è ancora battaglia aperta sul caso botticelle: sul piede di guerra le associazioni ambientaliste e i cittadini contrari allo sfruttamento dei cavalli, supportati dal ministro del Turismo Michela Brambilla, che hanno presentato 5000 firme, ieri, in Campidoglio, per l’abolizione delle botticelle a Roma. La petizione popolare chiede al Comune, attraverso una delibera, il divieto dell’esercizio dell’attività a trazione animale. Dietro l’iniziativa ben diciotto associazioni animaliste, tra le quali l’Oipa e la Lav e gli schieramenti politici di PD e UDC.

Il cane distingue il volto umano

cane uomo

cane uomoMi sono chiesto molte volte se i cani potessero riconoscere i nostri visi al di là dei denti in vista, finalmente un team di ricercatori italiani mi toglie un sassolino dalla scarpa.

Sappiamo che l’olfatto è un senso molto acuto nei quadrupedi pelosi, da questo ne deduciamo che riesce a capire, nonostante l’uso di profumi, in mezzo ad una folla dove sia il suo padrone, Paolo Mongillo dell’Università di di Padova aggiunge un tassello, anzi un senso: la vista.

Sulla rivista Animal Behaviour troviamo pubblicato un’articolo su come il cane si trovi in difficoltà nel caso il padrone si metta un sacchetto in testa, quindi non è solo questione di olfatto.

La deduzione di studiare i comportamenti dei canidi oltre l’olfatto è una bellissima idea, fin’ora tanti si erano posti la domanda su come i cani interpretano il corpo umano senza trovare una risposta valida.

Gli animali che spruzzano urina per la difesa del territorio

Molto spesso gli animali spruzzano urina per segnare il proprio territorio, una “pratica” piuttosto fastidiosa per gli esseri umani, soprattutto quando riguarda aree chiuse o ristrette. Nei gatti questo non è un problema, mentre per tutti gli altri esemplari, si tratta di un vero e proprio marchio che indica il proprio passaggio o la propria presenza. La situazione diventa quasi insostenibile se un altro animale viene introdotto o invade quello che è considerato un dominio personale. Una soluzione, in questo caso, potrebbe essere quella di riorganizzare gli spazi in cui vivono gli amici a quattro zampe, per non far sentire nessuno minacciato. Non sono rare le situazioni però in cui un mico adulto non si riesce ad adattare a vivere con altri gatti e, in questo caso, la soluzione migliore sarebbe farli restare separati.

Animali e fisco: detrazioni delle spese veterinarie

La normativa fiscale prevede una vasta serie di agevolazioni importanti per chi detiene animali da compagnia, soprattutto si tratta di misure indirizzate a facilitare la cura del proprio animale tramite detrazioni sulle spese veterinarie. Un aiuto davvero importante per chi vuole garantire al proprio amico a quattro zampe un trattamento impeccabile.

Le spese veterinarie alle quali sottoponiamo il nostro amico a quattro zampe quando ve ne è necessità, sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi, con detrazione delle spese di imposta pari al 19% della spesa totale sostenuta. In particolare è possibile detrarre le spese per prestazioni veterinarie sostenute per le cure di animali detenuti a scopo di compagnia e per pratica sportiva, limitatamente all’eccedenza di euro 258,23 e fino ad un massimo di euro 387,34.

Sono anche detraibili interamente le spese per l’acquisto di un cane guida per non vedenti, anche in caso di perdita dell’animale: a loro spetta anche una detrazione forfettaria annuale di € 516,46. A chi spettano tali detrazioni? Ai proprietari di animali da compagnia o per pratica sportiva, la detrazione d’imposta non compete nel caso di spese veterinarie sostenute per la cura di animali: