Gatti, cosa fare in caso di incendio

Durante i mesi invernali, per via di caminetti, stufe, illuminazioni delle festività e candele accese, è più alto il rischio di incendi in casa.
A differenza di noi umani, il gatto rimasto intrappolato da solo in un edificio devastato dal fuoco, non può chiedere aiuto e, se gli accessi all’esterno sono chiusi, purtroppo nemmeno riuscire a fuggire e a mettersi in salvo.

La speranza, in questi casi, se l’incendio avviene durante la vostra assenza, è che i vicini allertino prontamente i vigili del fuoco e vi avvisino dell’emergenza e a quel punto spetterà a voi correre sul posto e comunicare ai pompieri che in casa c’è un animale.
Durante un incendio, i gatti sono sensibili agli stessi fattori di rischio, potenzialmente fatali, delle persone. I principali pericoli sono il monossido di carbonio, l’inalazione di fumo e le ustioni.

Il monossido di carbonio si accumula nei polmoni e da qui, legato all’emoglobina che normalmente trasporta ossigeno, entra nel flusso sanguigno. I segnali di avvelenamento da CO comprendono letargia, debolezza e collasso. Se rimossi dall’ambiente inquinato e trattati con ossigeno, molti animali si riprenderanno. Non c’è modo di eliminare il monossido di carbonio dal sangue, bisogna aspettare che venga metabolizzato.

Led luminosi per il collare di Fido

Quando si esce la sera per portare a passeggio Fido, è importante proteggerlo dalle autovetture e segnalare adeguatamente la sua presenza. A tale proposito si trovano in commercio numerosi led luminosi, alcuni da appendere al collare, altri sotto forma di vero e proprio collare luminoso, che permettono a tutti di riconoscere Fido.

Il pendente funziona a batteria, vi sono diversi colori tra i quali scegliere ed i prezzi sono generalmente contenuti: il collare invece ha un raggio luminoso potente, visibile fino a trecento metri, in nylon resistente e impermeabile. La luce è contenuta all’interno di una banda riflettente rinforzata che funziona a batterie.

Ago il Re dei tartufi

Lagotto Romagnolo

Siamo entranti nella stagione dai colori arancioni, l’autunno, come ogni anno i tartufai si preparano

La Collina dei Conigli, il primo centro di recupero per gli animali da laboratorio

Finalmente anche gli animali impiegati negli esperimenti da laboratorio possono essere curati e salvati da morte certa grazie alla Collina dei Conigli, un’Associazione Onlus con sede a Monza che si occupa del recupero degli animali da laboratorio. Ecco l’obiettivo del centro spiegato dallo stesso Presidente Stefano Martinelli:

Assistiamo circa 100 conigli, 80 ratti e 40 cavie. Li recuperiamo dai laboratori delle case farmaceutiche e veterinarie, dalle università e dai centri di ricerca privati, che per legge possono cedere a strutture apposite gli animali in buone condizioni al termine delle sperimentazioni. Noi crediamo che, dopo aver dato un significativo contributo al benessere umano, questi animali abbiano il diritto di rifarsi una vita.

Considerati i traumi che hanno sofferto in laboratorio, questi animaletti non sono in grado di sopravvivere da soli e hanno bisogno di seguire delle terapie di recupero per poter acquistare confidenza con il mondo esterno e con gli esemplari della stessa specie, in quanto, spesso vengono chiusi nelle gabbie del laboratorio fin da piccoli e non hanno contatti con niente e nessuno.

Floriterapia australiana per gli animali: ecco le essenze principali

Sono sempre di più i possessori di amici a quattro zampe che scelgono rimedi naturali per farli stare meglio; una alternativa che, non di rado, preferiscono pure le persone, trovando conforto e benessere e riuscendo ad affrontare meglio le difficoltà della vita. Per ogni sintomo o disturbo, infatti, le essenze floreali, in particolare quelle australiane, riescono ad agire e a migliorare lo stato del proprio cane o gatto, ad esempio. E’ chiaro che ciò non può sostituire le cure ufficiali e neppure eventuali problemi comportamentali che vanno seguiti dai professinisti, ma non sono rare le volte che per qualche leggero disagio si possa migliorare la condizione del proprio cucciolo, in attesa che superi magari le sue paure.

Un sotto ciotola colorato

Quando i nostri piccoli amici a quattro zampe mangiano, è importante che la ciotola sia posizionata in un luogo asciutto e famigliare: per proteggere il pavimento dagli schizzi di cibo o di acqua meglio mettere un sotto ciotola.

Il sotto ciotola è meglio che sia in materiale antiscivolo in modo da trattenere la ciotola ed evitare che questa scivoli: scegliete un modello colorato e simpatico, magari con gli stessi colori della cucina o in contrasto con la ciotola stessa.

Gli oggetti più pericolosi per cani e gatti

Quali sono gli oggetti di uso più o meno comune che rappresentano un pericolo per i nostri animali domestici? La lista dei rischi presenti nelle nostre case per Fido e Micio è lunghissima, tuttavia alcuni sono maggiori di altri e causano molti incidenti anche gravi ai nostri piccoli amici di zampa.

Gli esperti hanno stilato una classifica con gli oggetti più pericolosi per cani e gatti. Vediamoli:

  • I trituratori di carta per distruggere i documenti, con l’interruttore on/off ben in vista a portata di zampa di gatto. I gatti si infilano dappertutto e spesso vanno a curiosare dove non devono e restano impigliati con il pelo o la zampetta nel tritacarte. Il motore caldo li attira. Spesso è la lingua a restare impigliata. Meglio dunque tenerli ben chiusi in un cassetto.
  • Soluzioni antigelo, presenti in molte case o in garage, sono tossiche tanto da uccidere l’animale anche in piccole dosi ingerite.
  • Le porte, perché la coda, la zampa può essere schiacciata quando la si chiude in fretta e perché l’animale può fuggire quando resta inavvertitamente aperta e smarrirsi o peggio finire investito da un’automobile in strada.

I felini odiano l’acqua? A quanto pare questi leoncini no…

Cucciolo di Leone che nuotaL’animale in foto non è una Lontra, ma un cucciolo di leone.

Abbiamo visto come fare il bagno al gatto, che con il leone condivide la famiglia dei felini che per antonomasia è intollerante per l’acqua.  In realtà una credenza popolare visto che moltissimi gatti giocano con l’acqua e non hanno problemi a nuotare, a dimostrare questa teoria di aiutano quattro leoncini.

I quattro leoncini sono nati ad Agosto nel National Zoo di Washington DC sono tre femmine ed un maschio e per l’amore della loro mamma hanno imparato a nuotare.

Roma: aumentano le adozioni di cani e gatti

Buone notizie per tutti gli amanti degli animali: per la prima volta, le quattro strutture dedicate agli animali del Comune di Roma hanno registrato più adozioni che abbandoni. Vediamo i numeri; tra agosto e settembre sono stati 355, tra cani e gatti, gli animali abbandonati che sono stati accolti nelle strutture, ma sono stati ben 417 i pets che sono stati adottati, sia cuccioli che adulti.

Quello registrato dalle strutture municipali del Comune di Roma è un dato estremamente positivo, soprattutto considerando che in estate veniva registrati fino a quattro animali abbandonati al giorno.

La scelta delle vaccinazioni per gli amici a quattro zampe

Sarebbe auspicabile che tutti i veterinari imparassero ad incoraggiare le persone a prendere delle decisioni importanti in merito alle vaccinazioni. Non è il caso, infatti, come è avvenuto negli scorsi anni, di creare una sorta di regola generale che dia al padrone piena libertà di scelta e, soprattutto, che sia difficilmente adattabile a tutte le specie di animali domestici. Ognuno di questi programmi, comunque, è ovvio, deve prendere in considerazione la massima copertura per le malattie potenzialmente mortali ed endemiche della zona in cui si trova il pet.

Animali e ansia da separazione

Quasi tutti gli animali domestici e, soprattutto, cani e gatti, soffrono se vengono allontanati dal padrone, anche momentaneamente. Del resto loro non sanno per quanto tempo resteranno a distanza e pensano sia per sempre. Il livello di angoscia e frustrazione varia da soggetto a soggetto, ma in linea di massima è per tutti una situazione di grande disagio che può portare a momenti di grande sofferenza. Non è diverso, poi, quando sono abituati a vivere e a giocare con altri simili o con esseri viventi, con i quali hanno instaurato uno stretto rapporto, per cui l’allontanamento, per quanto possibile, sarebbe sempre da evitare.

Potenza: finalmente un ambulatorio per gli animali

buona notizia giunge dal Comune di Potenza, che ha ceduto in comodato d’uso all’azienda sanitaria del capoluogo, per 12 anni rinnovabile per uguale periodo a richiesta del comodatario e solo a seguito di provvedimento espresso dell’Amministrazione Comunale, l’ex scuola materna di contrada Trinita’ Sicilia per realizzare un servizio finora mancante: l’ambulatorio veterinario, piu’ volte richiesto dalle associazioni protezionistiche.

La struttura servira’ il capoluogo e altri Comuni per le sterilizzazioni gratuite, per evitare cucciolate indesiderate, per il pronto soccorso veterinario nonche’ per incentivare le iscrizioni dei cani padronali all’anagrafe canina.

Maialini, mica tanto -ini. Piccoli maiali crescono…

Cose che accadono: comprare un maialino da appartamento, moda molto diffusa oltreoceano, e ritrovarsi in casa un maiale da ingrasso. Grosso, ingombrante e…forte, tanto da buttarti a terra nella sua veemente e spasmodica ricerca di cibo. Non sono più tanto rari, purtroppo, casi del genere. Nell’Hampshire, riporta il Dailymail, una giovane donna si è ritrovata intrappolata in casa con un maiale affamato, pesante e molto aggressivo.

Emma Smith, questo il nome della malcapitata, era tornata a Ringwood, mentre i suoi erano in crociera. Pigwig, l’animale di casa, l’ha seguita nel capanno e ha afferrato la sacca del mangime, rifiutandosi ostinatamente di mollare la presa e aggredendola con furia. Emma è riuscita fortunatamente ad allertare i fratelli maggiori che sono corsi a salvarla. Inutile dire che la ragazza era abbastanza scossa e terrorizzata dall’accaduto.

Il maiale in questione era stato venduto alla famiglia come un maialino, una razza in miniatura che non doveva crescere granché e poteva essere tenuto in casa come animale domestico senza particolari problemi. Ma non c’era niente di micro nella bestia che ha lasciato Emma malconcia.