Perché il gatto fa le fusa?

Se c’è qualcosa che più si avvicina al settimo cielo per noi gattofili è tenere in grembo il nostro amico a quattro zampe e coccolarlo mentre inizia a fare le fusa in un crescendo di beatitudine.
Una sensazione di appagamento che i mici condividono con noi e che è dimostrato rappresenti un ottimo antistress per noi proprietari. Il corpo del gatto caldo e rilassato ci trasmette una sensazione di quiete ed ha un effetto calmante dopo una giornata stressante, per trasmetterci calore e amore.

Ma perché il gatto fa le fusa? E che cosa produce questo suono caratteristico?
Secondo il veterinario Bruce Fogle, autore di The Cat’s Mind, la funzione originaria delle fusa era quella di consentire al gattino di comunicare con mamma gatta un messaggio rassicurante: va tutto ok. Un gattino è già in grado di fare le fusa entro il secondo giorno di vita.

Ci sono molte teorie per spiegare come vengono generate le fusa, a livello acustico. Uno studio ha determinato che le fusa comportano l’attivazione dei nervi all’interno delle corde vocali.

Felini da pastore

Cuccioli al lavoro

Felini da pastore

I due felini che si muovono quatti quatti non sono in una fase di caccia ma di lavoro, sono finiti i tempi dei cani da pastore dediti a ordinare le pecore, in Sudafrica ci pensano anche i felini.

Vietato tenere legati i cani: nuovo disegno di legge a New York

Sicuramente tutti gli animalisti esulteranno leggendo questo notizia: martedì scorso, a New York è stato approvato un disegno di legge che vieta di tenere i cani legati a lungo; ecco come spiega la motivazione di questo disegno di legge il consigliere comunale Peter Vallone Junior:

Tenere legato un cane è comunque una forma di crudeltà nei suoi confronti; un animale che subisce abusi diventa in genere più pericoloso. Un cane legato è tre volte più probabile che possa mordere rispetto ad uno lasciato libero.

Cani paurosi: come trovare l’essenza adatta

Quante volte vi è capitato di vedere dei cani, anche abbastanza adulti, terrorizzati dalla vista degli sconosciuti, sempre con le orecchie basse e tremolanti? Magari ne avete allevato uno così voi stessi, preso dalla strada o traumatizzato da chissà quale terribile evento. Del resto, si sa, gli animali sono ancora più sensibili degli uomini e le cattive esperienze sono in grado di provarli parecchio. Compito di un buon padrone è imparare a tranquillizzare il proprio pet con una sorta di nuova educazione o, anche con l’aiuto di qualche essenza naturale. Potete chiedere, se volete, consigli al vostro veterinario e sceglierete insieme quelle più adatte al caso. Ne esistono moltissime, ma ultimamente sempre più persone nel mondo, si stanno affidando alle Australian Bush Flower Essences, ritenendole efficaci senza avere un ruolo di vere e proprie medicine. Vanno bene pure per i gatti. Vediamo quali sono le principali utili al problema del vostro amico a quattro zampe:

Bocce per pesci rossi: rischi e pericoli

I pesci rossi, che comunemente vediamo esposti in bocce di vetro, in realtà non dovrebbero assolutamente starci dentro: le motivazioni a sostegno di ciò sono molteplici e le analizzeremo insieme. In primo luogo il pesce rosso è un animale che ama vivere in compagnia dei suoi simili, è un pesce da branco, detto sociale: ama nuotare ed è molto cuoriso, quindi ama anche scoprire il proprio ambiente e gli anfratti che nasconde. In una boccia di vetro pensate che lo possa fare? Peggio poi se il pesce è da solo, senza simili.

Oltre a ciò sappiate che i carassius sono tra i pesci più longevi che esistono: possono vivere tranquillamente 20-30 anni, alcuni esemplari anche di più mentre all’interno di una boccia di vetro inadatta, arrivano a campare da sei mesi ad un anno. Una longevità irrisoria rispetto a quella prevista per la loro specie in natura.

Infine  analizziamo le conseguenze pratiche della boccia sulla salute del pesce rosso: la sfericità della boccia porta ad una distorsione della visuale per pesce verso l’esterno; inoltre la riflessione delle onde sulle pareti provoca seri problemi alla salute del pesce in quanto va a colpire i sensi di orientamento che gli permettono di percepire lo spazio.

Anno del coniglio, PETA si schiera contro il trend delle adozioni

Parliamo di conigli, in occasione dell’anno a loro dedicato in Cina che avrà inizio il prossimo tre febbraio quando terminerà quello della tigre. In passato ci siamo occupati spesso di conigli nani e delle problematiche legate agli abbandoni, in numero crescente anche in Italia, che fanno seguito ad adozioni impulsive e non ben ponderate.

Ebbene torniamo a trattare l’annosa questione dei conigli, considerati giocattoli birichini e carini e nulla più. Tempo fa, parlando con una conoscente, poco animal friendly a dire il vero, mi disse che ne aveva posseduto uno una volta e testuali parole:

Sì, sono carini, ma dopo un po’ ti stancano. Ti guardano come degli ebeti. Ti rendi conto che non ci puoi fare niente e ti stufano.

Ecco la sua posizione è quella di migliaia di persone in tutto il mondo che comprano un coniglio attratti dal suo aspetto tenero e non hanno la minima idea di come prendersene cura e soprattutto di quanto sia impegnativo come animale domestico, a dispetto di quello che si crede, e dunque lo abbandonano dopo pochi giorni.

Justin Bieber è il nuovo testimonial Peta

La popstar canadese Justin Bieber, idolo di migliaia di adolescenti di tutto il mondo è diventato il nuovo testimonial della Peta, People for the Ethical Treatment of Animals, l’associazione americana a sostegno degli animali.

Insomma, dopo note star di Hollywood, come Pamela Anderson e altri personaggi famosi dello show-biz e non solo, anche il cantante Justin Bieber ha deciso di sostenere la causa animalista e di posare per alcune foto a sostegno della Peta.

Animali e padroni: un legame spirituale?

Il legame che, nel corso della vita si può instaurare tra un padrone e il suo amico a quattro zampe, può essere molto forte ed, infatti, più di uno scienziato ha cercato di studiare che tipo di eventuale connessione mentale si crea fra i due esseri viventi, senza aver mai trovato una conferma in merito. Esistono, anche delle teorie alternative che ipotizzano un rapporto spirituale già deciso dal destino prima della nascita, che permette a due diversi animi di incontrarsi, ma chiaramente oggi si tratta più che altro di correnti di pensiero senza fondamento scientifico.

Ricerca USA rivela i pericoli del dormire insieme al proprio Pet

Secondo una recente ricerca, portarsi a letto il proprio animale domestico potrebbe originare infezioni anche gravi nell’essere umano. Lo studio condotto in un’università californiana in collaborazione col dipartimento della salute,  sostiene la pericolosità dei batteri presenti nella bocca degli animali, batteri che possono essere trasmessi all’uomo.

Ma quanto c’è di vero? Innanzitutto, lo stesso curatore della ricerca, il dottor Gary Winfield ammette che la probabilità che ciò si verifichi è comunque molto bassa. Le percentuali di rischio aumentano, come è normale che sia, in soggetti con sistema immunitario geneticamente debole o affetti da malattie in grado di intaccare quest’ultimo. Secondo la suddetta ricerca anche bambini e persone anziane dovrebbero avere un occhio di riguardo.

In USA pare che più della metà dei proprietari di  animali domestici dorma nello stesso letto col proprio peloso. In Italia probabilmente la percentuale è più bassa, ma è comunque un fenomeno piuttosto diffuso. A rigor di logica, se un animale è tenuto a norma di legge, salvo rari casi dovuti a circostanze imprevedibili, problemi di questo tipo non dovrebbero in alcun modo sussistere. Cani e gatti vanno trattati con anti-parassitari, vaccinati e nutriti con cibo di buona qualità e acqua non stagnante.

Cani, quando il pelo non ricresce

I modelli di crescita del pelo variano a seconda delle specie e della posizione anatomica.

In alcuni animali si verificano dei cambiamenti in base alla stagione: nei cani e nei gatti esiste una varietà di cicli di crescita e perdita legata ai diversi periodi dell’anno.

In alcune razze come lo Yorkshire Terrier, proprio come avviene nelle persone, il ciclo è continuo. Queste razze sono più sensibili alle terapie farmacologiche, come la chemioterapia, che interferiscono con la ricrescita del pelo e causano come effetti collaterali alopecia.

Il Palio di Buti un battesimo che odora di morte

Cavallo

CavalloOggi si corre il Palio di Buti, come sapete dopo la benedizione i cavalli iniziano a correre nel circuito a loro destinato, lo stesso circuito che prevede una curva a gomito dove nel 2007 ebbe un incidente il cavallo Guffanti che morì sotto il guard rail mentre il suo fantino rimase solo ferito.

Il Palio porta con se una forte contraddizione, infatti è ricorrenza della festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, una piccola polemica in confronto a tutto quello che porta il circus dei Pali che tra polemiche sul doping continua ad attirare spettatori, è in piccolo la nostra versione della corrida.

La curva della morte è rimasta invariata, anzi viene addirittura garantita nel percorso per una legge.

I gatti odiano Justin Bieber?

Il titolo, ovviamente, ha un tono ironico però è vero che gli animali spesso mostrano reazioni particolari di fronte a situazioni per noi considerate comuni, scatenando una incontenibile ilarità da parte di chi si trova vicino alla scena. Negli ultimi mesi, hanno iniziato a girare su youtube almeno tre video diversi con altrettanti felini che soffiano, graffiano, rizzano il pelo e scappano non appena notano l’idolo delle ragazzine, Justin Bieber. Chissà se si tratta di esemplari maschi, c’è da dire. Un fatto curioso, certamente esasperato dai padroni che girano la scena ma che si ripropone puntualmente facendo sorridere sempre.

Cani e negozi: regolamenti e restrizioni

Portare il proprio animale domestico in un negozio non è quasi più un problema: sono molti gli esercizi commerciali che consentono l’ingresso degli amici a quattro zampe. Più problematico invece è l’ingresso nei supermercati e nei luoghi dove si somministrano alimenti o bevande, come panifici o bar.

In tali casi dovrebbe essere indicato all’ingresso dell’esercizio il divieto di accesso del cane (un bollino rosso con scritto Io non possoo entrare): ma laddove tale indicazioni manchi? Come comportarsi? Ogni comune ha dei regolamenti che contengono anche le norme per l’accesso dei cani negli esercizi pubblici. Nel caso in cui non vi sia indicazione alcuna, i proprietai potranno condurre i propri animali domestici con museruola  eguinzaglio, avendo cura del loro comportamento.

L’ANCI, Associazione Comuni Italiani ha ribadito che Vietare l’ingresso ai cani nei locali pubblici e quindi negli esercizi commerciali è illegale: infatti il D.P.R. 320/54 Regolamento della polizia veterinaria ammette l’accesso ai cani nei locali pubblici e mezzi di trasporto purché al guinzaglio. Nessun commerciante può vietare l’ingresso ai cani.