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Al via un progetto di microchippatura per evitare l’abbandono dei conigli nani

coniglio nano

Pensavate che solo i cani e i gatti, o al limite i pesciolini rossi, fossero gli animali domestici più diffusi in assoluto? Bene, vi sbagliavate; secondo i dati Eurispes, i conigli nani stanno entrando prepotentemente nella classifica degli animali domestici più diffusi: sono ben 1.000.000 gli esemplari presenti nelle case degli italiani, tallonati dalle tartarughe di acqua dolce, dai roditori, che sono ben 50.000, dallo stesso numero di iguane, da circa 20.000 pappagalli e da 150.000 serpenti e animali esotici.

Purtroppo, però, nemmeno i conigli sono immuni dall’abbandono da parte di proprietari irresponsabili, e proprio per ovviare a questo fenomeno l’associazione AmiCOniglio ha istituito un progetto di registrazione e identificazione degli animali abbandonati che ha dato in adozione, formando una specie di banca dati.

Sabrina Nocente, vice presidente di AmiCOniglio spiega:

E’ pur sempre una azione limitata e quindi, in attesa che sia la legge ad imporre l’obbligo di registrazione all’anagrafe, abbiamo dato il via ad una iniziativa pubblica mettendo gratuitamente a disposizione di tutti il form http://www.anagrafelapina.it/ da compilare che permette di censire i conigli. E’ aperto a privati , veterinari ed associazioni. Microchippare un coniglio è importante per tutelare l’animale, ma  anche per dare al coniglio l’identità di un animale d’affezione, e preservare l’ambiente urbano dagli incivili atti di abbandono.

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