Home » Curiosità » Leo e il collare al pepe, vita da cane di topmodel

Leo e il collare al pepe, vita da cane di topmodel

Vita da cane…di una vip! Disgrazie e patimenti di un quattro zampe costretto  a scontare sulla sua pelle manie e capricci di una supermodella e dello showbiz. Il meticcio Leo, incrocio husky, di proprietà della top model e attrice Cara Delevingne, è stato portato dalla stessa alla prima del suo ultimo film Suicide Squad, con indosso un pepper spray collar, un collare antiabbaio che spruzza uno spray fastidioso ogni qualvolta il pet accenni ad abbaiare. Quotazioni in ribasso per la giovane star: ha provocato le reazioni indignate di animalisti, addestratori, amanti dei cani.

 

modella e cane con collare antiabbaio

Ma non sarebbe stato meglio lasciare il cane Leo in santa pace a casa, piuttosto che volerlo esibire per forza alla prima del film Suicide Squad di cui Cara Delevingne è protagonista, con indosso collare costrittivo sia pure non elettrico? Non ci avrebbe fatto più bella figura l’attrice? Difficile talvolta la vita per il cane di un vip!

Il meticcio Leo, incrocio husky di proprietà della modella e attrice britannica Cara Delevingne, è stato visto indossare il collare ritenuto da molti un pepper spray collar, ma che in genere spruzza citronella se l’animale accenni ad abbiare, molto fastidiosa per i quattro zampe, sia alla prima del film che all’hotel Claridge di Londra dove la star ha alloggiato durante la promozione del movie.

Il tentativo di Cara Delevingne di tenere a bada in questo modo Leo ha scatenato indignazione tra animalisti, critiche e commenti risentiti sui social. Il collare antiabbaio nell’occhio del ciclone, non è vietato dalla legge ma è mal visto da addestratori e animalisti perché inibisce il comportamento naturale dell’animale.

Considerato un inutile crudeltà, è solo un palliativo momentaneo che mette a tacere, spesso solo provvisoriamente, e neanche sempre, un sintomo, ma  non cura la causa dell’abbaiare, quale essa sia: disagio, noia, stress, richiesta di attenzioni.

Lynn Barber,  addestratrice dell’associazione Dogs Trust charity, boccia la scelta del collare costrittivo che Cara ha imposto a Leo.

Al Dogs Trust si sconsiglia l’uso di qualsiasi tecnica o strumento di dissuasione per qualsiasi tipo di problema comportamentale del cane – ha detto  – Bisogna scoprire la causa del comportamento del cane, piuttosto che punirla e basta.

Cara ha risposto alle critiche forse anche peggiorando la situazione, cioè di fatto non rispondendo alla questione collare, a parte dire di aver adottato il cane l’anno scorso e averlo chiamato Leo in onore del suo segno zodiacale. Spiegando la sua decisione di adottare il cane, come alternativa al suo desiderio di avere un figlio.

 

Fonte aceshowbiz.com

Photo credits twitter.com

 

Lascia un commento