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Leishmaniosi canina, cosa c’è da sapere

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Questo articolo non vuole essere una guida medica sostitutiva, assolutamente, anche perchè in questo particolare caso non può proprio esserlo perchè purtroppo la Leishmaniosi è una malattia che ha ancora tanti punti interrogativi, i sintomi non sono chiari, non esiste una cura, e quindi pensare di risolvere qui alcuni dilemmi non sarebbe assolutamente possibile. Magari però chi legge conosce da poco il mondo canino e quindi, così come gli altri articoli che riguardano malattie e problematiche dei vari animali, questa può essere la sede per raccogliere notizie e poi rivolgersi a veterinari e specialisti.

Le Leishmaniosi provengono da parassiti che appartengono ai protozoi, nelle aree mediterranea questa malattia colpisce soprattutto i cani, ma è un’antropo-zoonosi, ovvero una malattia che può essere in alcuni casi trasmessa all’uomo, e l’agente principale di questo tipo di Leishmaniosi mediterannea è il Leishmania infantum.

In Italia, fino agli anni ’90, la Leishmaniosi era diffusa solo nel Centro e Sud Italia, Piemonte, Veneto, Lombardia e anche Emilia-Romagna non erano soggette al diffondersi della patologia, ma ormai, anche a causa dei cambiamenti climatici, tutta l’Italia è soggetta alla diffusione. Anche in Valle D’Aosta, regione prevalentemente montana, sono sorti dei ceppi. Questo discorso di territorio è dovuto al fatto che il veicolo principale della trasmissione della Leishmaniosi è la puntura di un insetto, simile alla zanzara, il pappatacio, che colpisce dalla sera all’alba e nel periodo che va da maggio a ottobre. Principalmente possiamo trovare questi insetti nelle zone con clima tropicale, o in quelle vicino al mare, o comunque in presenza di fiumi, laghi, paludi, proprio come le zanzare.

La prevenzione riguarda innanti tutto i comportamenti: non far dormire i cani fuori in giardino durante quel periodo dell’anno e anche scegliere bene i parchi dove portarli a passeggio e prestare attenzione che i cani non si rotolino troppo in giro. In più è molto importante la profilassi. Ci sono due metodi “medici” per prevenire le punture dei pappataci. Le sostanze che hanno la maggiore attività di difesa contro i pappataci sono i piretroidi sintetici. In commercio esistono collari e spray che hanno come principio attivo la permetrina o altre sostanze naturali, ma chiaramente l’applicazione e le tempistiche non possono garantire una prevenzione completa (con lo spray si possono saltare alcune zone del corpo e i collari perdono di intensità protettiva). Un ottima soluzione invece è quella degli spot-on, pipette che vanno spremute sulla cute, sempre a base di permetrina, che sono estremamente utili e sembra siano un metodo davvero utile per prevenire le punture. Rivolgetevi al vostro veterinario per avere maggiori informazioni.

Come sapere se il vostro cane è malato? Purtroppo la Leishmania a volte non dà sintomi. Un cane può prenderla e incubarla anche per periodi lunghissimi e il fatto grave è che se non ci sono sintomi esterni, ma solo interni, diventa anche più difficile curare gli animali nel momento in cui si scopre la presenza della malattia. Alcune delle sintomatologie comunque sono:

  • Perdita di peso in modo rapido;
  • Alopecia (intorno agli occhi, sul dorso, sulle zampe);
  • Dermatite secca esfoliativa (tipo la nostra forfora);
  • Epitassi (sangue dal naso);
  • Crescita eccessiva delle unghie;
  • Lesioni cutanee, piccole ulcere che compaiono spesso sulle orecchie;
  • Ingrossamento delle milza e del fegato;
  • Insufficienza renale;
  • Lesioni e dolori articolari, tipico il mal di schiena. Il cane resta fermo, in piedi, e tiene la testa bassa perchè in questa posizione prova sollievo;
  • Lesioni oculari (non semplice congiuntivite).

Le diagnosi vengono effettuate con semplici prelievi del sangue e controllo delle urine, o con esami più approfonditi, come prelievi citologici del midollo osseo o della milza. I sintomi sono tutti chiaramente curabili, senza alcun problema, solo che alcuni specialisti sostengono che si ottenga una completa guarigione, altri che i sintomi si ripretino comunque per tutta la vita del cane. Questo perchè è l’aspetto parassitologico che non è curabile, la malattia resta, per sempre, e va tenuta sotto controllo.

Molto importante è non farsi prendere dal panico, anche se mi rendo conto che leggendo questo articolo o altri  sull’argomento non è così semplice non lasciarsi prendere un po’ dalla paura, ma posso portarvi il mio esempio, la mia cagnolina ha vissuto in una zona della Toscana in cui il rischio era molto alto e non è mai stata punta dal pappatacio. Non bisogna farsi condizionare e privare il cane della gioia di star fuori e correre e giocare, la prevenzione è sicura, basterà quello per garantirgli una lunga vita senza Leishmaniosi.

[photo courtesy of nibbler-photo]

6 commenti su “Leishmaniosi canina, cosa c’è da sapere”

  1. ho preso un cane in un canile municipale.bellissimo incrocio labrador-meticcio.mi anno avvisato che si sta curando con delle pasticche per la leshmaniosi.diciamo che la tiene controllata.e’ attaccabile all’uomo in questo momento che si sta curando? .e se si come mi devo comportare?.grazie

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    • Ciao Paolo, prima di risponderti ci tengo a dire che non sono una veterinaria e quindi il consiglio principale che ti dò è proprio quello di rivolgerti a un medico specializzato per avere tutte le informazioni che ti servono. Posso aggiungere che a quanto ne so io, sia perchè ho avuto un cane che viveva con me in una zona a rischio (Toscana), sia per le ricerche che ho fatto per questo articolo, la leishmaniosi può essere presa solo con la puntura di un pappatacio infetto e non si trasmette nè da cane a cane nè da cane a uomo. Comunque rivolgiti al veterinario per sicurezza! A questo aggiungo che hai tutta la mia stima, e quella di tutti gli amanti dei cani credo, per aver preso non solo un cane in un canile, ma anche un cane con una patologia…. Bravissimo! Ciao, Claudia.

  2. ciao claudia ho un cane un incrocio tra pittbull e olandese ha 12 anni e da qualke mese ha problemi a camminare con le zampe posteriori, lo abbiamo portato da un veterinario e ci ha dato della pasticche ,ma nn abbiamo ottenuto nessun risultato. sono molto in pena xche chiunque ne parli dicono che hanno visto cani cosi e che hanno dovuto abbatterli.x favore puoi darmi un tuo parere grazie ciao

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  3. Ciao Nunzia, innanzi tutto ti chiedo scusa tantissimo, ho smesso di pubblicare per questo blog all’inizio dell’anno e di conseguenza non sono più stata dietro ai commenti che venivano lasciati…. Spero che il tuo cane stia bene e a distanza di così tanti mesi ti rispondo esattamente quello che ti avrei scritto alla fine di luglio: è fondamentale trovare un buon veterinario e se ami gli animali puoi accorgerti subito della professionalità e dell’amore estremo che un medico (perchè sempre di medici parliamo) deve avere per i nostri piccoli amici.
    Ho avuto una cagnolina che se n’è andata a ben 17 anni e che ha passato i suoi ultimi 6 mesi di vita, visto che fortunatamente era stata sempre benissimo prima di allora, in un modo magnifico, sempre in forma anche se anziana, proprio grazie al sostegno di una veterinaria bravissima, in gamba, speciale. Adesso ho un cagnolino di nove mesi, trovato abbandonato, che aveva la rogna, le pulci, la pelle e lo stomaco delicati, ma grazie ai consigli e alle cure sempre della stessa veterinaria adesso è una furia, sanissimo, bellissimo e so che io e lui potremo sempre contare sulle cure e sulla passione di una donna, che prima di essere medico, dà tutta se stessa nel lavoro che fa.
    Cerca fino a quando trovi un veterinario così e se per caso sei di Torino contattami subito che ti dò i recapiti della mia veterinaria.

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