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LAV, confiscata la capretta Vegan

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Una buona notizia giunge dalla Lav, lega anti vivisezione: nei giorni scorsi è stata finalmente confiscata la capretta Vegan, divenuta nota nel 2008 per essere stata gettata in un cassonetto dei rifiuti dal suo pastore, perchè non seguiva il gregge. Si è trattato senza ombra di dubbio di un atto crudele sul piano morale ma anche penalmente rilevante: il pastore ed il suo aiutante sono stati infatti condannati con decreto penale di condanna per maltrattamento ed abbandono di animale, alla multa di 2.280 euro ciascuno, con confisca dell’animale.

La capretta è stata daprima posta sotto sequestro ed affidata alle cure della LAV presso il Centro Ippico L’Ortica in provincia di Lodi: l’associazione aveva anche denunciato i pastori, che erano stati visti compiere l’ignobile e crudele gesto da una donna, che si trovava in quella zona per puro caso ed ha effettuato subito la segnalazione all’associazione animalista.

I due uomini dapprima avevano confessato di averla abbandonata perché aveva difficoltà a camminare e dunque non riusciva a seguire il gregge, e solo in un secondo momento avevano ritrattato, sostenendo di aver lasciato l’animale solo temporaneamente. La battaglia per la libertà e la custodia della capretta è stata vinta: ora Vegan vive liberamente nello stesso centro, insieme a Charlie un agnello ormai cresciuto e scampato, anche lui, ben dieci anni fa dai pranzi pasquali. La Lav felice per il risultato ottenuto commenta:

Grazie alla LAV questa capretta è stata salvata due volte: prima da una orribile morte dentro un cassonetto dell’immondizia e poi dai prossimi pranzi pasquali. Finalmente può vivere liberamente con la sua nuova famiglia. Anche gli animali cosiddetti da reddito sono spesso vittime di maltrattamenti: un reato da perseguire sempre con severità e convinzione per garantire ad ogni essere vivente rispetto e tutela.

Nelle foto che seguono ecco Vegan felice insieme all’amico Charlie.

Foto credit: Thinkstock

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