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I gatti ed il freddo

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Gli animali, ed i gatti in modo particolare, hanno bisogno di cure e di attenzioni nei mesi invernali, quando la temperatura scende repentinamente: i gatti sono comunque animali resistenti alle variazioni di temperatura grazie all’isolamento termico prodotto dal pelo, che agisce come una camera d’aria isolante attorno al corpo, che viene mantenuto pertanto ad una temperatura costante.

I problemi sorgono quando tale camera isolante viene a mancare, a causa ad esempio di una caduta in acqua fredda o ad una lunga esposizione al freddo o sotto la neve. In tali casi occorre agire repentinamente per evitare spiacevoli conseguenze per il micio: la temperatura in tali casi infatti si abbassa velocemente con pericolo per la salute dell’animale.

Vi sono aree del corpo maggiormente soggette al congelamento, come orecchie, coda, orecchie, arti e organi genitali: tali zone infatti sono meno protette dal pelo e dunque soffrono maggiormente l’esposizione esterna alle basse temperature. Se la zona da un colore rosato diventa scura ed insensibile, è in atto un congelamento.

La prima cosa da fare è riscaldare l’organismo e ripristinare la circolazione: coprite subito il felino con una coperta o con qualcosa di caldo, come ad esempio le borse dell’acqua calda. Se tuttavia ciò non dovesse bastare, occorre immergere il gatto in acqua non troppo calda ed asciugarlo immediatamente: tale operazione tuttavia va effettuata unicamente quando il micio si trovi in uno stato di ipotermia.

Il corpo del gatto dovrà pian piano ed autonomamente raggiungere la temperatura corporea normale: in ogni caso l’animale va sempre portato dal veterinario per valutare i danni causati dal freddo sul suo organismo. Infine un ultimo accorgimento: nel caso in cui andiate con il gatto fuori all’aperto in una giornata di gelo o di neve, controllate sempre le zampe del micio: vi potrebbero essere delle ferite o palline di ghiaccio tra i polpastrelli, che devono essere eliminate quanto prima.

16 commenti su “I gatti ed il freddo”

  1. io ho una domanda:
    ho adottato da questa primavera un micio randagio….durante l’estate ha sempre dormito fuori e anche di giorno prediligeva le zone d’ombra al fresco sotto agli alberi….
    adesso che comincia a fare freddo, ho prediposto nel cortile esterno una cuccia di pile con un tettuccio plastificato (di modo che se piove non si impregna di acqua). all’interno della cuccia ho messo una copertina di pile e una di lana….
    secondo voi ha freddo????

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  2. con questo freddo è meglio se lo tieni dentro. applica una gattaiola : deciderà lui quando uscire a fare il giretto, vedrai che comunque non dirà di certo no a un comodo divano. iri

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  3. Salve, visto l’argomento mi permetto di chiedere consiglio..da circa due mesi ho adottato una micia randagia, predisponendole una cuccia sotto al portico con copertine di pile all’interno. La forte nevicata di ieri sera mi ha convinto a farla dormire in casa al caldo, senonché stamattina presto ha iniziato a miagolare per uscire..Sta nevicando fortissimo e lei non si è più vista, sono estremamente preoccupata perché è una meticcia di russian blue (o certosino) di taglia piccola e piuttosto giovane…che prospettive ha?!?! Premetto che era abituata a scorrazzare per il mio giardino e che solo da due mesi è un attimo più stanziale ed addomesticata.
    Stefania

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  4. Spero che la micia di Stefania abbia fatto ritorno, non credo che 1 giorno solo al freddo le abbia creato dei seri problemi….

    Vi scrivo per un …conforto… I miei genitori hanno una casetta nel cuneese ad una altitudine di 650 mt, quindi bassa.. Negli ultimi anni si è creata intorno a casa loro e al villaggio (solo di seconde case,quindi non abitualmente abitate) una piccola colonia felina. I miei genitori andavano su tutte le settimane e stavano 3-4 giorni e hanno sempre amato tantissimo i gatti, nutrendoli , coccolandoli ma mai facendoli entrare in casa. MIo padre ha anche predisposto 2 ripari per il freddo, che finora hanno funzionato bene. Hanno sempre creduto nella libertà di quei gatti, che magari vivranno non come un gatto in casa ma che faranno una vita di libertà, secondo la loro natura. Con un aiutino sotto forma di pappa 🙂

    Purtroppo ….. a dicembre mio padre si è improvvisamente sentito male e nel giro dipoche settimane è morto. Oltre al dolore che questo mi ha causato adesso si è affacciat la preoccupazione per quei gatti.
    Mia madre non guida per cui non può andare lì per conto suo. Gli altri villeggianti quando fa freddo non vanno mai. Ho accompagnato mia madre lì a settimane alterne, proprio per curare un pò i gatti. :Le temperature erano buone e qualcuno anche andava per cui …non + come prima ma la pappa l’hanno avuta.

    Ora sta cominciando il gelo, ed è caduta tantissima neve.
    Uno dei gatti , il + piccolo, lo abbiamo portato a casa perchè necessitava di cure urgenti ed è con mia madre….tra l’altro non esce mai da sotto il divano……non penso stia bene in un alloggio, abituato alla libertà e alla presenza degli altri gatti. Ma finchè non guarisce lo teniamo lì.
    Comunque io oggi vado su e mi fermo il w,.e. per nutrirli, ma sonomolto molto preoccupata per le temperature in picchiata. Gli amici mi dicono che cosa ci posso fare, ma io mi sento angosciata. Sono capitata qui perchè cercavo notizie circa la resistenza dei gatti al freddo, spero tanto che resistano.
    Loro dormono tutti insieme nei ripari, così si scaldano. spero tanto.

    Proverò ad aggiungere un ulteriore cuccia, in un angolo ben riparato, dove la neve non arriva. utilizzando del cartone e delle coperte e cuscini. E lascerò loro tante crocchette quando andrò via.
    Ma non sono tranquilla per niente.

    Vi saluto

    tiziana

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    • Sei adorabile per questi tuoi pensieri. Fai il massimo mi sembra, più di quanto farebbero tanti altri. Prova a contattare qualche associazione (tipo ENPA) nelle vicinanze e spiega loro la situazione. Magari hanno una soluzione semplice per tutti i mici;=)

  5. Ciao, sono tornata dal we di gelo e gatti.
    Nel frattempo con i veterinari convenzionati ad una associazione gattofila di Torino si è deciso che il micio che abbiamo portato qui andrà in adozione, il piccolo infatti non è cresciuto abbastanza, e seppure abbia già 8 mesi sembra un cucciolo di 3; lo abbiamo portato giù perchè lo abbiamo trovato con la coda mozza, e ho capito che l’ha persa per lo schiacciamento nella cuccia causata dall’assembramento di tutti i gatti (ho trovato il pezzo staccato lì dentro 🙁 ). Adesso è quasi guarito ma non lo riporteremo su, è troppo svantaggiato rispetto agli altri adulti, lo terranno mio fratello e mia cognata in “stallo” finchè non si troverà un’adozione per lui, si cercherà una casa con giardino, visto che è abituato alla natura. Non ci vorrà troppo credo, perchè è veramente bellino 🙂

    Ai gatti su ho dato tanta pappa e ho preparato il riparo aggiuntivo, ma avendolo terminato ieri pomeriggio non ho potuto constatare se lo useranno, i gatti sono molto abitudinari.
    Quello che penso sia stato utile è che ho preso una trapunta di quelle sintetiche che però scaldano subito , l’ho ritagliata e cucendo ne sono venute delle copertne,
    ne ho messe 2 dove ho visto dormire 2-3 di loro (nella cuccia che c’è non ci stanno tutti,sono cresciuti) nonostante il freddissimo, e ho notato che almeno ieri pomeriggio ci si sono messi a loro agio e dormivano bene, penso che così staranno meglio che solo col cuscino come li ho visti dormire la prima notte. Altre 2 nel riparo nuovo , spero che lo usino ! Domani sera farò una puntata per controllare e per dare pappa, ho lasciato comunque loro tante crocchette.
    Anche l’acqua è un problema, con queste temperature si ghiaccia nel giro di poche ore, a partire dalla superficie.
    Spero che questo gelo non duri troppo 🙁

    Cinzia ti ringrazio delle tue parole e anche del consiglio.
    SAi cos’è? A parte questi gg di freddo freddo……impegnandomici ad andare poi regolarmente finchè c’è freddo (poi dopo il villaggio si rianimerà) ….i gatti poi lì vivono tranquilli.
    Ho pensato anche io a prenderli e affidarli all’associazione per la sistemazione, tenendo conto che dovrebbero stare per un periodo non determinato in un ‘ricovero’ ……. ma il fatto è che solo 3 di loro sarebbero sistemabili così, perchè si lasciano avvicinare, toccare e messi in casa non danno di matto. Gli altri sono molto schivi e selvatici, per loro non vedo percorribile la strada dell’adozione

    Già il piccolo è bello selvatichino, però è piccolo e riusciamo a tenerlo, anche se non esce mai da sotto il divano finchè c’è qualcuno che gira per casa..

    Il prox we costruisco una cuccia come quella che aveva fatto mio padre (spero di esserne capace), ma + grande, così chissà che magari non tornino a dormire tutti insieme, o comunque da starci + comodi.

    Poi dobbiamo prendere l’ultima delle femmine non ancora sterilizzata e farla sterilizzare prima che faccia altri cuccioli

    E poi vedremo.
    Con mio padre quei gatti stavano bene, erano guardati e nutriti.
    E lui non avrebbe mai acconsentito a prenderli per rinchiuderli.
    A parte il sentimento cercherò di capire cosa è meglio per loro.

    per ora l’emergenza freddo continua , ed è questa che va affrontata

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