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American Shorthair, il gatto degli emigranti

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L’American Shorthair, ovvero il gatto americano a pelo corto, deriva dai gatti domestici portati in America dagli emigranti europei; la razza venne fissata in modo definitivo a alcuni allevatori americani e la il capostipite di questa specie nacque nel 1904 e venne chiamato Buster Brown.

La testa di questo gatto e rotonda, con le guance piene, dotata di mascelle possenti e forti vibrisse; anche il corpo è molto robusto e le zampe sono dotate di piedi forti e adatti a tutti i terreni, la coda possiede una base pesante ed è di media lunghezza. La pelliccia è fitta ma non lanosa, ed è adatta a sopportare climi invernali anche rigidi. L’American Shorthair è il gatto che in assoluto viene riconosciuto con la più vasta gamma di colori.

Il gatto americano a pelo corto ha un carattere affettuoso, casalingo, molto intelligente ed è amante dei bambini; è un ottimo arrampicatore e cacciatore e ama gli spazi aperti, ma è anche adatto alla vita da appartamento. Questo tipo di gatto è uno dei pochi che se abituato fin da piccolo accetta il bagno con acqua e sapone, ed è buona abitudine spazzolarlo tutti i giorni. Per quanto riguarda l’alimentazione va bene quella tradizionale per gatti, avendo cura di offrirgli una volta alla settimana delle frattaglie fresche.

Simile all’American Shorthair è il gatto americano a pelo duro, risultato di una mutazione genetica in una cucciolata di un Americano a pelo lungo; la sua caratteristica principale è il mantello dal pelo ricciuto ruvido sui fianchi, sulla testa, sul dorso e alla base della coda, e più morbido sul petto e sul mento.

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