Home » News » Gatti usati come micce negli incendi siciliani

Gatti usati come micce negli incendi siciliani

La notizia è di quelle che non vorremmo mai dare. Gatti cosparsi di benzina e incendiati di modo che la loro fuga disperata tra rovi e sterpaglie provochi più velocemente roghi simultanei per distruggere il territorio. Gatti quindi trasformati in involontari piromani, vittime di criminali invece consapevoli. E’ quanto sarebbe accaduto in questi giorni di incendi che hanno devastato la Sicilia, complice il vento di scirocco. La rivelazione choc viene da Giuseppe Antoci, presidente del parco dei Nebrodi, la più estesa area protetta della Sicilia.

 

Gatti usati come fossero torce per appiccare più alla svelta incendi: la denuncia viene da Giuseppe Antoci, presidente del parco dei Nebrodi (la più grande area protetta della Sicilia tra le province di Catania, Enna e Messina), gioiello naturale devastato dai roghi dei giorni scorsi.

Antoci in un articolo del Giornale di Sicilia racconta di questo metodo atroce ai danni dell’ambiente che vede come vittime innocenti dell’abuso umano, animali, nel caso specifico poveri gatti.

Cinquecento fuochi non si innescano per autocombustione. Aspettavano lo scirocco ma trovare i responsabili non sarà facile perché usano tecniche efferate. Usano gli animali come piromani. Danno fuoco ai gatti che correndo incendiano tutti i cespugli che toccano – ha dichiarato Antoci che, scampato da pochissimo a un agguato di stampo mafioso per la sua battaglia di legalità annuncia: Ci costituiremo parte civile nei processi ai piromani.

Questo uso criminale dei gatti per bruciare boschi, è stato segnalato in Sicilia già negli anni precedenti: Giacomo Patti, direttore dell’Ispettorato dipartimentale delle foreste di Trapani, Giacomo Patti nel 2006 denunciava

Il gatto viene cosparso di benzina e dato alle fiamme; l’animale comincia a correre, accendendo le sterpaglie. In alcuni casi viene legato un lungo drappo incendiato alla coda del gatto.

La conferma di queste terribili pratiche allora venne dal rinvenimento nelle aree in cui erano divampati i roghi di carcasse di poveri gatti carbonizzati, martiri della criminalità.

 

Fonte gds.it

Photo credits Thinkstock

Lascia un commento