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Salviamo i gatti neri dal massacro, diciamo no alla superstizione

Salvare i gatti neri dalla superstizione. Smettere di pensare che portino sfortuna se ci attraversano la strada. Sciocchezze. Anche se in molti pensano non ci sia niente di male a fare gli scongiuri quando se ne incontra uno, non è così: tutt’altro, anche questi semplici gesti scaramantici non fanno altro che alimentare questa assurda credenza popolare. Il risultato? E’ il massacro di centinaia di gatti neri ogni anno. E chiunque prenda provvedimenti nell’incontrare un  gatto nero si macchia di questo crimine, anche se non è l’esecutore materiale della mattanza.

Pensate che sono ben 15 milioni gli italiani che credono il gatto nero porti sfortuna. Questo stando alle cifre diffuse dal centro studi AIDAA, l’Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente. Quindici milioni di italiani creduloni e poco intelligenti.

Come proprietaria di due splendidi gatti neri (ne vedete una in queste foto) mi sento chiamata in causa e rabbrividisco nel leggere le cifre abnormi degli esemplari assassinati ogni anno da fanatici che credono ancora alle streghe nel 2010 e sono convinti il colore del loro pelo porti sfiga: sono decine di migliaia. Spesso associati a riti satanici, e difesi, si fa per dire, dai satanisti che ritengano incarnino lo spirito del demonio. E’ ora di dire basta: un gatto è un gatto ed incarna semplicemente un gatto. Non c’è differenza alcuna nell’anima di un esemplare dal pelo nero piuttosto che bianco, grigio, rosso.

L’AIDAA lo scorso 17 settembre, che cadeva di venerdì, alle ore 17, per sfatare ogni stupida credenza, ha avviato il Movimento per la Riabilitazione Sociale del Gatto Nero, in collaborazione con il gruppo animalista Canone Inverso.
Il prossimo 17 novembre sarà la Festa del Gatto Nero: iettatori contro gatti neri, e vedremo chi porta davvero sfortuna.
Potete iscrivervi gratuitamente e supportare i gatti neri, dicendo no alla superstizione, inviando una mail a : [email protected] oppure a [email protected]. Prendiamo un impegno: essere responsabili delle nostre azioni. Se un gesto scaramantico contribuisce ad alimentare credenze e superstizioni che portano all’assassinio dei gatti neri, impegnamoci a non farlo più e a dare dello stupido a chi lo fa, ricordandogli che in quel momento si sta rendendo complice di un crimine. Quello che vedete nella gallery è il mio gatto nero, mi è passato davanti centinaia di volte, è passato davanti ai miei amici e nessuno è mai morto per incidenti stradali, né ha avuto giornate sfigate, non per causa del mio micio, almeno. Se proprio dobbiamo temere qualcosa, è più credibile che esista l’uomo nero: quello che investe i gatti e non li soccorre, quello che li uccide per il colore del loro pelo. Ecco, fossi un gatto, vedendo gli umani, farei un gesto scaramantico.

[Fonte: Rispendo.corriere.it]
[Foto: Tuttozampe]

4 commenti su “Salviamo i gatti neri dal massacro, diciamo no alla superstizione”

  1. È orribile poveri gatti a me sn passati davanti 5000 volte e mi hanno portato fortuna quindi io dico NO ALLE STUPIDE SUPERSTIZIONIIIIIIIIIIIIIII

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