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Gatti, cosa fare nell’emergenza – parte 2

fratture gattoLividi, gonfiori e segni di dolore in una determinata area possono indicare una contusione, una distorsione o una frattura. Le contusioni raramente sono gravi, ma se il dolore dovesse prolungarsi per più di qualche giorno, una visita dal veterinario è più che consigliata.
Le distorsioni, lo stiramento o lo strappo dei legamenti, e le fratture, l’incrinatura o rottura delle ossa, sono invece ben più gravi.

Di solito i legamenti o le ossa hanno bisogno di essere fissati e immobilizzati in una stecca oppure rimessi a posto manualmente dal veterinario. Può essere difficile  distinguere tra le varie possibilità, quindi è meglio ricorrere direttamente all’esperienza del veterinario. Dopo ogni tipo di trauma, inoltre, è buona norma far esaminare il vostro gatto per riscontrare eventuali lesioni interne associate.

Un arto penzoloni o un osso sporgente fuori della pelle è il segno evidente di una grave frattura. State molto attenti a non trascurarle perchè le fratture possono causare al gatto ulteriori lesioni interne. Portate il gatto dal veterinario il più presto possibile e cercate di limitarne i movimenti durante il viaggio.
È possibile immobilizzarlo su una barella, il che è particolarmente importante se si sospettano lesioni al torso, oppure, metterlo in una sorta di contenitore. Il trasportino del gatto è il mezzo ideale (in particolare il tipo che si apre dall’alto), ma una scatola di cartone o un cesto della biancheria potranno assolvere a questo compito, nel caso non trovaste di meglio a portata di mano.

Fate molta attenzione quando adagiate il gatto ferito nella cesta, soprattutto per evitare di causargli dolore, ma anche perché un gatto ferito ha la tendenza a mordere.
Se un gatto ferito resiste ad essere posizionato su una barella improvvisata o su qualsiasi altro tipo di supporto, basta avvolgerlo in un asciugamano pulito e trasportarlo così delicamente. La lotta nel tentativo di immobilizzazione può infatti causare ulteriori danni e traumi.

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