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Escherichia coli (colibacillosi), infezione nel cane

Cos’è l’Escherichia coli e come si contrae nel cane questa infezione? Il batterio Escherichia coli (E.coli) abita fisiologicamente nella parte bassa dell’intestino di tutti i mammiferi a sangue caldo, uomo e cane compresi. E’ cioè un “batterio buono”, utile, che però, come spesso accade, se se ne altera la proliferazione può scatenare un’infezione e diventare pericoloso, quale causa di colibacillosi per l’appunto.

infezione E.coli nel cane


Colibacillosi nei cuccioli, quali cause e come si trasmette

Non rari i casi, umani in cui si è parlato dell’E. coli come batterio killer! Di fatto può mettere a rischio la vita anche dei cani, specie se cuccioli. Anzi, secondo gli esperti è tra le infezioni più frequenti nelle prime settimane di vita in determinate condizioni. Quali? Anche le mamme-cane sviluppano colostro (il primo latte, a 24 ore dal parto) che è una sostanza ricca di anticorpi preziosi per difendere i cuccioli dalle infezioni non avendo un sistema immunitario adeguatamente sviluppato.
Se per qualche motivo i piccoli non assumono colostro, possono rimanere infettati dall’E.coli. Questo batterio si trasmette attraverso il sangue in gravidanza, al momento del parto o con la suzione da mammelle infiammate. Può colpire anche i cani anziani ed in combinazioni con altre patologie, può aumentare la gravità ed i rischi legati al parvovirus. Si trasmette attraverso il contatto con le feci e con alimenti / oggetti contaminati.
Il suo rischio maggiore è che conduca a setticemia.

Sintomi di infezione da E.coli nel cane

La colibacillosi è improvvisa ( si presenta cioè come acuta ) e può causare i seguenti sintomi in un cucciolo affetto:

• Depressione
• Disidratazione
• Inappetenza
• Vomito
• Battito cardiaco accelerato
• Debolezza
• Letargo
• Diarrea
• Pelle fredda (a causa della bassa temperatura corporea)
• Mucose bluastre a causa della scarsa ossigenazione dei globuli rossi

 

Diagnosi e cura della colibacillosi canina

Per individuare la presenza di Escherichia coli, bastano esami del sangue, delle urine o anche delle feci per una coltura batterica.
La terapia è antibiotica e si basa sulla coltura. Per i cuccioli (e non solo) possono essere necessari il ricovero ed un trattamento di emergenza. Utile spesso anche fluidi per scongiurare la disidratazione. La rapidità di questo intervento può salvare la vita al cagnolino.
Per un miglior sostentamento se le mammelle materne sono infette, è opportuno stabilire anche un allattamento artificiale, altrimenti è importante che assumano il latte materno capace di trasmettere anticorpi preziosi.

Prevenzione dell’infezione da E.coli, possibile?

Il miglior modo per prevenire questa infezione nei cani è quella di mantenerli tutti in ambienti sani e puliti. Un’accortezza che va garantita soprattutto in presenza di una cagna incinta e durante/ dopo il parto. Un bravo allevatore non può prescindere da questi aspetti. In seconda battuta, i cuccioli dovrebbero essere messi immediatamente nelle condizioni di attaccarsi al seno della mamma per il colostro e per il latte successivo, sempre ricchi di anticorpi. Uno dei tanti motivi per cui un piccolo non va allontanato troppo presto dalla sua mamma.

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Foto: Thinkstock

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