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La Doggy Bag: perchè no?

cane e pasta

Negli Stati Uniti è divenuto ormai un fenomeno usuale e di costume: la chiamano doggy bag, e non è altro che la sportina (o sacchetto per il cane, come da traduzione letterale) con gli avanzi di cibo che non si è consumato al ristorante, per sfamare l’amico a quattro zampe. In Italia portare a casa gli avanza dal ristorante non è certamente visto di buon occhio: qualunque esperto di bon ton impazzirebbe alla sola idea, ed il cliente additato come maleducato.

Eppure questa volta i nostri cugini oltre oceano pare proprio che abbiano avuto una bella intuizione, tanto che negli ultimi tempi le doggy bag sono aumentate del 20%. Basti pensare a tutto il buon cibo, spesso intoccato, che ogni sera rimane nei piatti dei ristoranti: carne, pasta, e ogni altro bene che certamente il nostro amico a quattro zampe apprezzerebbe. E che, diciamocela tutta, farebbe anche risparmiare un po’ le finanze dei padroni, che per una sera potrebbero evitare scatolette o crocchette per Fido.

L’idea è nata negli States dove il pranzo fuori casa è ormai una vera e propria abitudine, e ben presto è stata recepita da molti, vip e gente comune. Un esempio per tutti: al vertice del G8 Michelle Obama, moglie del Presidente Americano, al termine di un lauto pasto Made in Italy ha chiesto al cameriere di poter avere una busta con gli avanzi per il proprio cane Bo. Dopo lo sconcerto iniziale (la richiesta è stata fatta pur sempre da una first lady!) la doggy bag è stata consegnata.

Un bel gesto, significativo soprattutto in tempi di crisi: il cibo non va buttato, per principio, tanto più quando si può sfamare un animale domestico ( si pensi ceh in Italia lo spreco alimentare arriva a toccare il 30% del cibo acquistato). Doggy bag per tutti la prossima volta che vi recate a mangiare al ristorante, e se il cameriere vi guarda di sottecchi niente paura: pensate alla felicità di Fido una volta giunti a casa!

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